Berlino, 13 settembre 2022 – Con un totale cambio di marcia tra primo e secondo tempo la nazionale di Scariolo approda per l’undicesima volta consecutiva alla semifinale degli Europei. Dopo un primo tempo “shock” per leggerezza e mancanza di intensità e concentrazione, gli iberici prendono il sopravvento nei secondi 20 minuti facendo valere la differenza di valori e di fisicità con una squadra che oltre a Markkanen (che chiude con 28+11) ha troppo poco da offrire. Il risultato finale dice 100-90 per gli iberici, forti dei 27 punti di un ottimo Willy Hernangomez.
Cade sicuramente con onore la Finlandia, che nel primo tempo ha sfoderato una prestazione praticamente perfetta in attacco, con ottima circolazione del pallone, creazione del vantaggio e finalizzazione con il tiro da 3 punti (oltre il 50% nei primi 20 minuti). Arriva anche a +15 la squadra di Tuovi, riuscendo a mettere tutti in ritmo senza dover essere troppo dipendente dalla sua star: dall’altra parte, nei primi 20 minuti, trova una squadra insufficiente per atteggiamento e aggressività. Ai 16 assist del primo tempo della Finlandia, però, corrispondono 10 palle perse che consentono alla Spagna di trovare un po’ di fiducia e chiudere a -9, nonostante un pessimo 19% da 3, tamponando l’emorragia con la difesa a zona.
La prova di forza della Spagna nel secondo tempo
Nel secondo tempo cambia la musica ed esce la maggior qualità e varietà di interpreti della Spagna: ai fratelli Hernangomez si unisce un Lorenzo Brown impalpabile nel primo tempo, ma in grado di crescere e chiudere con 10 punti e 11 assist, e nella metà campo difensiva gli iberici alzano un muro. La Finlandia non riesce più a creare tiri aperti e a girare il pallone come nel primo tempo: deve affidarsi tanto a Markkanen, che però non può fare miracoli.
Sotto canestro Madsen ha problemi di falli e fatica contro la ditta “Hernangomez Brothers”: Jantunen prova a tamponare l’emorragia con i suoi punti (il prossimo giocatore di Treviso chiude con 18 punti) ma non basta. La difesa spagnola forza altre 9 palle perse agli avversari con le magate di Rudy Fernandez (11 punti e 5 rubate al termine) e gli iberici corrono in contropiede, creando tiri aperti dall’arco (chiuderanno addirittura con il 36% dopo il disastroso 19% dei primi 20 minuti). Garuba, Diaz, Fernandez, Willy Hernangomez… la Finlandia si scontra ripetutamente contro un muro e mentalmente crolla davanti alla crescita degli avversari, con i giocatori di Scariolo che ne approfittano e segnano 57 punti nel secondo tempo. Rudy Fernandez, clamoroso per palle recuperate, “deflections” e canestri importanti, chiude la partita con due triple da distanza siderale.
Non sarà stata una Spagna perfetta e costante nei 40 minuti, ma la Nazionale di Scariolo chiude in crescendo e va ancora in semifinale (contro la vincente di Germania-Grecia).
Progressione: 19-30; 43-52; 73-67; 100-90
Parziali: 19-30; 24-22; 30-15; 27-23
La partita
Inizio di partita che sorride alla Spagna, che scappa sull’8-2 grazie al dominio nel pitturato di Willy Hernangomez: non si fa attendere la risposta della Finlandia. I giocatori di coach Tuovi muovono divinamente il pallone, cogliendo impreparata la difesa della Spagna, insufficiente nella comunicazione e nell’attenzione sui blocchi lontano dalla palla. Nonostante Markkanen non si prenda ancora le luci dei riflettori, la Finlandia sfrutta bene i vantaggi in attacco per creare tiri ad alta percentuale sul perimetro e scappa sul 19-30: Miro Little con gli assist, Jantunen con le triple e il buzzer beater clamoroso da metà campo. La spinta dei finlandesi non si arresta: è addirittura è +15 a metà secondo quarto (33-48). La Spagna, finalmente, risponde: la zona raffredda i bollenti spiriti dei tiratori avversari e la squadra di Scariolo rientra, nonostante un pessimo 19% da 3 punti. In doppia cifra la premiata ditta “Fratelli Hernangomez”, che riportano gli iberici sotto la doppia cifra di svantaggio: 43-52 al 20′.
Il copione della partita cambia totalmente nel terzo quarto: finalmente scende in campo una Spagna concentrata, aggressiva in difesa che ora riesce a fermare la verve dei Finlandesi. Lorenzo Brown con un paio di letture giuste a inizio quarto, Willy Hernangomez che continua a fare la voce grossa contro avversari che non possono reggere il suo fisico e i finlandesi si ritrovano addirittura in svantaggio (60-57). Ora gli uomini di Tuovi fanno una fatica tremenda contro la difesa iberica, salita di tono e in grado di rubare diversi palloni e mettere un parziale da 30-15 per ribaltare l’inerzia della gara. E’ 73-67 al 30′. La Finlandia prova a rimanere a contatto con le iniziative di Markkanen e qualche canestro “dalla spazzatura” di Salin e Madsen, ma l’inerzia è tutta dalla parte degli spagnoli: con le triple del +8 (90-82) e del +11 (95-84) la chiude Rudy Fernandez (vice-MVP dopo Willy H.). Finisce 100-90.