Berlino (GER), 14 settembre 2022 – Dopo quattro sconfitte consecutive nelle competizioni ufficiali europee FIBA Europe contro la Francia e senza tralasciare quella delle Olimpiadi di Tokyo 2020 arrivata sempre ai quarti finale e sempre in modo beffardo, l’Italbasket perde la sua quinta gara ufficiale vs i transalpini per 93-85 all’overtime ma deve veramente recitare un mea culpa sportivo.
Un epilogo amaro, troppo amaro!
Peccato, veramente peccato perchè a 16″ dalla fine del match, sopra di due punti (75-77), l’Italbasket aveva il suo miglior realizzatore di questi FIBA EuroBasket 2022 in lunetta, al secolo Simone Fontecchio. Purtroppo la futura ala degli Utah Jazz collezionava un tremendo 0/2, lui che in questo torneo viaggiava ad oggi con il 81% abbondante dalla linea della carità, consentendo così alla Francia di potersi prendere il tiro anche della vittoria ma preferendo dare la palla a Thomas Huertel, MVP del match (20 p.ti nell’insieme con 8 assist smazzati), il quale in entrata puniva una difesa forse troppo molle in chiave Azzurra, lasciando però sul tabellone 5″ ancora per le meritate chances dell’Italbasket di approdare in semifinale.
Ed ancora Simone Fontecchio si caricava sulle spalle l’onere di prendersi l’ultimo tiro che però, attaccando il ferro, lo beffava e con essa la capacità dell’Italbasket di portarsela a casa contro ogni pronostico della vigilia bissando così il capolavoro eseguito vs la Serbia.
Fino a quel punto l’Italbasket era stata fantastica. Come un vero giocatore di poker, aveva atteso che la sfida le arrivasse tra le mani per poi sferrare l’uppercut da KO e mettendo a nudo le contraddizioni della Francia, come vs la Turchia negli ottavi ed in genere lungo tutto questo torneo, brutta a vedersi ma dannatamente redditizia a referto.
Tre periodi abbondanti di sofferenza, poi…
Come vs la Serbia, la gara partiva in salita per l’Italbasket. Attacco poco fluido a causa della gran difesa avversaria (prevedibile, come visto quest’estate a Montpellier, in amichevole), e Francia a scappare in avanti crivellando da tre la retina Azzurra il cui play-book di oggi recitava, giustamente, spazio sull’arco per loro (accreditati di un 34% scarso dall’arco prima di oggi), presidiando così il pitturato con i transalpini forti di gente come Rudy Gobert e Vincent Poirier. Luwawu-Cabarrot per ben due volte dava il massimo vantaggio ai suoi (21-12 prima e 27-17 dopo), puntellato da Gigi Datome da tre che chiudeva sul 27-20 i primi 10′ di gioco.
Nel secondo periodo la gara si faceva ancora più intensa, fisica e maschia con l’Italbasket ancora poco, poco fluida in attacco e Luwawu-Cabarrot a dare addirittura il +11 per la Francia e sempre da tre (33-22). Reazione Azzurra con un bel contro-parziale da 0-7 grazie al solito Simone Fontecchio, Marco Spissu ed Achille Polonara ma un’altra tripla di Guerschon Yabusele frenava l’impeto Italbasket che si spegneva sul 38-31 al secondo suono della sirena.
Tutto sommato, anche tirando male, l’Italbasket era lì e la Francia avrebbe, prima o poi, segnato meno bene da tre…

Spissu vs Gobert by FIBA
Terzo periodo ed Italbasket più intensa e più convinta in attacco con Stefano Tonut che riemergeva (finalmente) dopo un pessimo primo tempo offensivo. Era proprio la futura guardia dell’Olimpia Milano a riavvicinare di molto le squadre (50-45), ma era Gigi Datome, con una tripla delle sue, a mettere paura alla Francia: 53-52 e coach Vincent Collet doveva chiamare tempo. Ma nonostante un buon rientro in campo dal time-out da parte dei transalpini, l’Italbasket che già aveva aumentato di tono il volume in difesa costringendo a diverse perse gli avversari (alla fine ben 18 per loro), sprintava andando avanti per la prima volta nel match: dal 56-52 al 56-62 del 30′ con Gigi Datome, Nico Mannion (scongelato dalla panca ed abile come Arsenio Lupin a rubar palla ad Andrew Albicy), ed Achille Polonara con un buono e libero aggiuntivo ma, soprattutto, dava la sensazione di essere in controllo del match.
Quarto periodo e l’Italbasket metteva subito alla frusta la Francia con Pippo Ricci, 56-64 e max vantaggio Azzurro nel match, con esaltazione evidente di tutto il clan Azzurro, più che giustificata. E qui Thomas Huertel, fino a quel momento 6 p.ti in tutto, iniziava a scuotere i suoi compagni entrati in una sorta di panic room dalla quale non riuscivano ad uscire. Ma quando Simone Fontecchio da tre dava all’Italbasket il +7 (68-75) al 38′ di gioco con relativo time-out francese, in pochi avrebbero previsto quando sarebbe accaduto da lì a poco. Prima Rudy Gobert accorciava e, subito dopo, incredibile tecnico a Marco Spissu per floppin’ quando lo stesso centro francese, di sicuro non intenzionalmente (?), lo aveva steso al suolo nel tentativo del play Azzurro di passargli sopra su di un blocco! Stranamente Il Poz non andava fuori giri (ascoltate però la conferenza stampa post-gara), ma Evan Fournier realizzava il libero e subito dopo altri due punti, 73-75 e ritmo cardiaco a mille! Marco Spissu siglava il 73-77 ma Terry Tarpey lo imitava e dopo accadeva quello che abbiamo già descritto: il sanguinoso 0/2 ai liberi di Simone Fontecchio, il canestro in entrata dell’incredibile Thomas Huertel e l’ultimo tiro sbagliato dell’ala Azzurra: supplementare!
Nell’overtime la Francia, con maggiori risorse emotive ma anche avvantaggiata dalla scelta di non appiccicare il solito, eccellente Alessandro Pajola in difesa allo scatenato Thomas Huertel, la portava a casa con solidità nonostante un Marco Spissu commuovente in attacco, sfruttando la lucidità sempre del solito Thomas Huertel e costretta ad issare bandiera bianca sui liberi di Rudy Gobert (uno che invece di solito li tira male…), e sulla conseguente azione vincente di Terry Tarpey ma la sostanza era che la luce del furore Azzurro si fosse ormai spenta da quei sfortunati liberi di Simone Fontecchio.
Torniamo a casa ma proviamo a tirare una riga?
Esattamente come a Tokyo 2020 sempre la Francia, anche oggi non irresistibile, a sbarrarci la strada ma se in Giappone c’eravamo rimasti male, stavolta il dispiacere è raddoppiato. Aldilà della bisunta retorica che si potrebbe usare in questi casi, l’Italbasket oggi aveva dimostrato sul campo non solo di saper soffrire come vs la Serbia ma soprattutto di non essere inferiore ad una squadra che vanta un mare di talento, chili e centimetri, fattori meno diffusi ad ampie mani in campo Azzurro.
E non ha nemmeno senso colpevolizzare Simone Fontecchio, reo degli ultimi, decisivi errori perchè si potrebbe allora discutere delle prove balbettanti di quasi tutti gli Azzurri nel primo tempo senza le quali, forse, si sarebbe potuto gestire meglio un vantaggio arrivato deciso solo ad inizio ultimo periodo.
Comunque si torna a casa ma con dei valori accresciuti malgrado un girone di Milano ricco sì di zone di luce ma anche di ombre. Non si devono cercare alibi ma onestamente, un Danilo Gallinari a questi livelli non lo si regala a nessuno specie se l’Italbasket ha diffuse lacune nel suo roster comunque ben assortito.
Questa squadra è infatti ben lungi dall’essere perfetta, la Francia dei Thomas Huertel ed Evan Fournier ha oggi dimostrato che dobbiamo crescere di qualità e di numero nei lunghi ma pure nel settore dei piccoli, aumentando quel livello di qualità e di atletismo che onestamente abbiamo poco. Ma lo spirito c’è. Eccome, e da lì si deve ripartire per i prossimi Mondiali 2023.
Poco da dire sulla conduzione tecnica, Il Poz è questo e sebbene possa entusiasmare poco qualche sua scelta come quella di oggi di non provare Pajola su Huertel, la sua fortissima componente umana può mettere in secondo piano questo aspetto. Ascoltatelo in conferenza stampa e, pure se non vi piace, date un giudizio sulla qualità del trasporto che ci mette.
Infine, sarà l’ultima volta di Gigi Datome in Azzurro? Speriamo tanto di no ma la prossima stagione significa 35 anni nel 2023. Vedremo se Gigione se la sentirà di partecipare alla prossima estate Azzurra…
Sala Stampa
Parziali: 27-20; 11-11; 18-31; 21-15; 93-85.
Progressione: 27-20; 37-31; 56-62; 77-77; 18-8.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto