Bologna, 13 ottobre 2022 – Era dal 29 novembre 2007 che la Virtus non vinceva una partita di Eurolega, ma finalmente, questa sera, il tabù è stato infranto.
Dopo la sconfitta interna contro il Monaco di Mike James la Segafredo era chiamata a sporcare la casella delle vittorie, visto che l’avversario dovrebbe essere una diretta concorrente alla corsa play-off.
E’ stato Daniel Hackett, sulla via del completo recupero, il giocatore che ha subito cercato di indirizzare la partita verso il binario giusto per i bolognesi, ma è l’ingresso in campo del redivivo Milos Teodosic a segnare il primo allungo bianconero e a risvegliare tutto il Paladozza, nonostante le 4 palle perse quasi consecutive il solo essere in campo ha dato più brio e aggressività a tutto l’attacco virtussino.
Dopo la sfuriata ispirata dal genio di Valjevo i ragazzi di coach Trincheri sono stati bravi a ricucire pian piano lo svantaggio e, guidati dai soliti noti Lucic e Weiler-Babb, a metà terzo terzo quarto hanno messo il naso avanti, arrivando anche sul +4 grazie ad una bomba del solito n°0 Bavarese. Qui si potevano vedere le ombre dell’ultima gara casalinga, coincisa con un altro terzo parziale sciagurato, ma la classe e la potenza di Lundberg hanno arrestato l’ emorragia ed il rientro del n°44 ha inspirato ancora i bolognesi.
L’ultimo parziale ha visto ancora la tentata fuga bolognese sul +13 con poco più di sette minuti da giocare, ma i biancorossi non si sono dati per vinti e rimontando punto su punto si sono ritrovati sul -3 palla in mano e rimessa nella metà campo petroniana, l’azione ben congegnata ha portato Lucic a scoccare una bomba dall’angolo sinistro, ma il tiro è uscito abbastanza storto dalle mani del belgradese consegnando la vittoria ai padroni di casa.
E’ stato un match duro, fisico, contraddistinto dalle troppe palle perse di Teodosic e compagni, ma che ha visto la conferma di Iffe Lundberg come migliore in campo e una sempre crescente solidità difensiva che ha permesso alla Virtus Bologna di portare a casa un match duro nonostante i soli 10 segnati nell’ultimo quarto.
Gli ospiti non hanno demeritato, ma come detto da coach Trincheri in sala stampa sono una squadra con tanti esordienti e l’Eurolega non regala nulla, però si è già vista la mano dell’allenatore milanese, che come spesso gli accade parte piano, ma nei finali di stagione è sempre un bruttissimo cliente da affrontare. Da fa tremare i polsi i prossimi impegni casalinghi contro due fra le maggiori candidate alle F4 come Barcellona e Armani Jeans Milano, sarebbe importantissimo, per i ragazzi del GM bolognese Daniele Baiesi, portarne a casa almeno una, onde non arrivare ad uno 0-4 che renderebbe il loro cammino ancora più impervio.
Vittoria importantissima per i ragazzi di coach Sergio Scariolo che non potevano permettersi un’altra sconfitta casalinga dovendo affrontare anche un doppio turno in trasferta la prossima settimana viaggiando da Kaunas a Belgrado. Una vittoria potrebbe essere un obbiettivo fattibile, sempre che salgano di giri i lunghi che stasera sono stati meno incisivi del solito, almeno offensivamente, scalpellando anche alcuni capolavori di Teodosic che avrebbero meritato migliore fortuna.
Spogliatoi:
Il commento dei due allenatori nel dopo partita:
Highlights
Virtus Segafredo Bologna vs FC Bayern Munich 66-63
Parziali: 24-16; 10-16; 22-19; 10-12
Pagelle:
Niccolò Mannion 4,5: anche questa sera si merita solo 4 minuti, ma Scariolo è stato generoso, dopo la non palla recuperata a centrocampo lasciata lì per leggerezza o per no sporcarsi le ginocchia io lo avrei messo a sedere prima.
Marco Belinelli 6: gioca solo 7 minuti nel primo tempo, ma li fa molto bene, senza forzare nulla, allargando gli spazi e rendendosi utile con un paio di rimbalzi e un assist: umile.
Alessandro Pajola 6,5: il Mastino dell’ Arcoveggio sta tornando, anche stasera tre palle rubate e un +/- di +8 in soli 17 minuti, mezzo voto in meno per non aver concretizzato l’assist di Teodosic.
Ismael Bako 5,5: difensivamente le sue lunghe braccia si fanno sentire, ma ancora commette delle igenuità difensive che fanno imbestialire Scariolo. Compiti a casa per il ragazzo: deve fare qualcosa per le mani, gli sfuggono troppi palloni, ma soprattutto aumentare prontezza e visione periferica, con Teodosic in campo si deve aspettare che gli arrivi il pallone in qualunque momento.
Mam Jaiteh 5: andrebbe denunciato per danneggiamento di opere d’arte dopo aver sprecato il più bell’assist della partita da parte del n°44. Anche stasera si fa trovare spesso in mezzo al guado con gli aiuti lasciando autostrade agli avversari, anche per lui compiti a casa, che insegua e catturi le galline modello Rocky.
Gabriel Lundberg 7,5: semplicemente il migliore, unico bolognese in doppia cifra, segna quando deve, difende e non ha paura delle responsabilità.
Daniel Hackett 6,5: ottimo avvio, non si ripete nel secondo tempo, ma è sulla buona strada per un completo recupero.
Jordan Mickey 6: meno brillante di altre volte si salva tirando giù 10 rimbalzi, non pochi contro una vecchia volpe come Otello Hunter, deve comunque crescere.
Kyle Weems 6,5: finalmente si sono rivisti sprazzi del vecchio Kyle, preciso, puntuale, senza strafare, è atteso da altre prove, ma la strada è quella giusta.
Semi Ojeleye 6,5: gioca da tre o da quattro indifferentemente, non forza nulla, ma mette i suoi canestri quando chiamato in causa, solido.
Milos Teodosic 7+: è vero, ha perso 4 palloni, ma da Charlie Parker non ti puoi aspettare la canonicità, soprattutto da un Charlie Parker assente da 4 mesi dai palcoscenici, quando lui è in campo il ritmo della Virtus è Jazz. Spero si faccia pagare le cene da Jaited, Bako e Pajola.
Isaia Cordinier 4,5: deve capire che qui se batti il tuo uomo, ne hai altri due più grossi di te e veloci almeno quanto te, la sua fisicità non basta, deve affinarsi e capire la competizione.
Nick Weiler-Babb 7+: partita totale, preciso dall’arco dei 6.75, nelle conclusioni più ravvicinate patisce le attenzioni speciali che la difesa bolognese gli riserva.
Corey Walden 6: anche lui patisce la fisicità avversaria, ma mette 5 punti consecutivi molto importanti.
Cassius Wilson 6: anche lui più preciso dall’arco che da due punti, non trova mai la strada libera verso il canestro, però la sua aggressività gli fa rubare tre palloni.
Othello Hunter 6,5: 36 anni e non sentirli, è ancora utilissimo, con la sua intelligenza e la sua esperienza, da clonare.
Ognjen Jarama 6: mr. non mi vedi, ma ci sono. Prezioso con i suoi punti.
Vladimir Lucic 7: il solito lupo di mare, non forza nulla ed ha anche il tiro del pareggi. avercene…
Jason George n.e.
Andreas Obst 6: fa parte della batteria dei tiratori bavaresi, ed un paio di bombe le mette pure, compito fatto.
Paul Zipser 5: più di sette minuti senza lasciare alcuna traccia.
Niklas Wimberg n.e.
Augustine Rubit 5: frenato subito da due falli sparisce dal campo.
Freddie Gillespie 5: dovrebbe dare qualche minuto ai lunghi titolari, ma non è ancora pronto.
tromba