Cluj, 23 novembre 2022 – La Germani Brescia cade in Transilvania, dopo aver battuto in campionato con un netto +15 la seconda forza della LBA, ovvero la Bertram Tortona: la sconfitta contro il Cluj per 91-86 ha l’aspetto di un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere domenica, ma Magro nel post gara preferisce non paragonare queste due partite. Quello che è certo è che la Leonessa ora ha un record negativo anche in Eurocup (2-3) e che, dopo un primo tempo in cui una prestazione balistica strepitosa aveva mascherato uno sforzo difensivo insufficiente, arriva una sconfitta che prende forma nel terzo quarto concluso per 24-17 e si concretizza nell’ultima frazione, in cui Brescia paga anche un po’ di (lecita) stanchezza.
I primi 20 minuti della partita erano stati, a loro modo, spettacolari: le squadre fanno scintille dall’arco e Brescia tira addirittura 12/18 da 3 punti (se non è un record, poco ci manca). La Germani trova nei soliti alfieri Petrucelli (15) e Della Valle (16) i condottieri nella metà campo offensiva, capaci di mettere in ritmo il resto della squadra: Cournooh, Akele, Moss… dal quintetto e dalla second unit arrivano tantissimi canestri… Il problema, però, è nell’altra metà campo: Stipanovic (che chiuderà con 13 punti) mostra tutta la sua esperienza e porta a scuola i lunghi di Brescia. Cluj mette in campo una fisicità maggiore rispetto agli avversari, prendendo il controllo nel pitturato: il +2 di Brescia a fine secondo quarto (49-51) è un campanello d’allarme, considerando che la stessa Germani stava tirando oltre il 60% da 3.
Il copione del terzo quarto, infatti, ha rispettato le aspettative, purtroppo per Brescia: com’era normale che fosse, le percentuali calano (la Germani tira 0/5 da 3 in questa frazione), dalla panchina il contributo inizia a essere insufficiente e il Cluj prende energia dal suo pubblico e dalle folate di Guzman (15 punti). C’è il sorpasso: all’inizio dell’ultima frazione Gabriel suona la carica e prova con un paio di giocate difensive a tenere lì Brescia. Dopo 30 minuti, finalmente, i lombardi iniziano ad alzare il livello di attenzione e fisicità sulle situazioni di blocchi e di tagli in difesa: le squadre smettono di segnare per alcuni minuti. Alcune chiamate arbitrali dubbie favoriscono i rumeni, che si dimostrano più cinici negli ultimi minuti e vincono di 5 punti, sfruttando anche uno 0/2 di Cobbins ai liberi ad una quindicina di secondi dal termine.
Per Brescia non basta il cuore di Cournooh e Gabriel (quest’ultimo soprattutto nell’ultimo quarto): la difesa è insufficiente, un’altra volta, nonostante i buoni segnali dati contro Tortona. All’intervallo era molto semplice prevedere che le percentuali della Germani sarebbero calate e ci sarebbe stato bisogno di più efficienza nell’altra metà campo, ma così non è stato: o quantomeno non lo è stato a sufficienza. Massinburg è ancora un oggetto misterioso (pagelle con giudizi in seguito), Della Valle e Petrucelli calano un po’ di rendimento (come è normale che sia, considerando quanto vengono utilizzati sia in campionato che in coppa) e arriva una sconfitta che è pesante, considerando l’ottima serata al tiro: Brescia chiude infatti al 50% da oltre l’arco, nonostante fosse al terzultimo posto in graduatoria in questa statistica prima di questa partita.
Magro mastica amaro nel post gara pensando ai problemi fisici: ma la verità è che si sapeva dall’inizio che Moss (all’alba dei 40 anni) e Petrucelli (che era in dubbio per questa partita) non sarebbero potuti essere sempre al 100%, per una stagione intera di doppio impegno. Ora, oltre ad una difesa da assestare per bene, serve che Massinburg batta un colpo: altrimenti, la rotazione negli esterni si scoprirà inevitabilmente corta e tornare sul mercato diventerà solo una questione di “quando” e non di “se”. Dalle partite con Trieste e Venezia (Eurocup) si scoprirà tanto sulla condizione fisica, tattica e mentale di questa squadra in questo momento della stagione.
Cronaca
Partenza bruciante per Meindl, il capocannoniere dei rumeni: 2/2 da 3 punti e 6-2 per i padroni di casa. Qualche palla persa di troppo per Brescia, che però mette le cose a posto in difesa e risponde con due triple di Gabriel e Della Valle: 6-8 al 5′. Si segna solo da 3 in questo frangente: Catè, Petrucelli e Della Valle per l’11-17 bresciano. Molto bene la Germani in questi minuti: dopo le palle perse c’è un buon ritmo in attacco, che ispira il 5/6 da 3 punti. Cluj bloccato dopo i primi canestri dal perimetro. Prova a rispondere con la sua esperienza Stipanovic: 5 punti in fila per il 16-19. La tripla di Richard chiude questo quarto incredibilmente in parità, nonostante sia stata la Germani per larghi tratti a comandare.
5-0 di parziale bresciano per aprire la seconda frazione: risponde con la stessa moneta il Cluj per il 26-26. Ancora triple: Akele da una parte e Bircevic dall’altra: 29-29. Si accende Petrucelli, ma Brescia non riesce ancora a scappare nel punteggio: la partita è punto a punto, molto divertente. Le difese non riescono a prenderci le misure. La Germani non riesce a contenere i tagli e le scorribande in area del Cluj, che crea vantaggio troppo facilmente: 36-37 al 15′. 2 triple anche per Akele e 40 punti segnati per Brescia in 15 minuti con 10/14 da 3 punti, ma nell’altra metà campo serve alzare il rendimento. Molto bene ADV, ancora impalpabile Massinburg in questo primo tempo. Non cambiano le cose negli ultimi minuti: la Germani continua a “bombardare”, ma dietro il lavoro è insufficiente: 12/18 da 3, ma la partita è punto a punto. Un gioco da 4 punti di Petrucelli chiude il primo tempo sul 49-51.
Sorpasso e contro-sorpasso, ma Brescia non dà ancora l’impressione di essere collegata in difesa: così questa partita non si può vincere. Al 25′ il punteggio è 59-57: il Cluj inizia a mettere la testa avanti, continuando ad attaccare bene in area e sfruttando i cambi della Germani. Si abbassano le percentuali ma Brescia riesce a rimanere lì con canestri di Cournooh e ADV: ma in difesa è notte fonda. 64-63 al 27′: ora è la second unit a dover dare una risposta. Invece, prendono il controllo i rumeni: primo momento di grande sbandamento della Germani sul -6, ma miracolosamente i ragazzi di Magro sfruttano un paio di errori gratuiti del Cluj per restare a contatto. “Solo” -5 al 30′.
E’ Kenny Gabriel ad aprire le danze da 3 punti, dopo lo 0/5 della Germani nel terzo quarto: prova a prendere ritmo la Germani con un 5-0 di parziale. Ecco la difesa, ecco Brescia! La giocata della partita è sempre di Gabriel: super stoppata e coast-to-coast con schiacciata. 73-75 al 33′. Risponde Guzman da 3: partita che si preannuncia punto a punto fino alla fine. Il Cluj esaurisce il bonus dopo solo 3 minuti: può essere un fattore importante in questo quarto. E’ Gabriel a guidare i suoi in questo momento: altro sfondamento subìto, ora almeno il Cluj non riesce più ad entrare in area con troppa facilità. Ecco il contropiede, che risulta naturale quando hai voglia di difendere… +4 per Brescia. Si entra negli ultimi 5 minuti sull’80-81 grazie ad un canestro di Catè. Regna l’equilibrio: un canestro da una parte e uno dall’altra. Ora l’inerzia è leggermente dalla parte dei rumeni: la Germani non segna più e a 2 minuti dalla fine è 84-83. Non segna davvero più Brescia: il Cluj si porta sul +4 al 39′. Gabriel tiene aperta la contesa: tripla e -1 a 27 secondi dalla fine. Gordic fa 2/2 e Brescia è a -3: c’è bisogno di una tripla per forzare l’overtime. Il Cluj fa intelligentemente fallo su Cobbins, che fa 0/2 e Brescia perde.
Parziali: 21-21; 28-30; 24-17; 18-18
Progressione: 21-21; 49-51; 73-68
Cluj Napoca 91 – Germani Brescia 86
Le pagelle – di Sergio Bertazzi
Germani Brescia
Kenny Gabriel 6,5: è lui a suonare la carica all’inizio del quarto periodo. Un paio di giocate difensive top e il coast to coast con schiacciata scuotono Brescia, ma non basta. Peccato per le 4 palle perse.
CJ Massinburg 4,5: probabilmente i piani all’inizio erano diversi e non avrebbe dovuto ricoprire questo ruolo in questa rotazione. Ma il ragazzo deve anche fare un passo avanti e mostrare di valere quasi 450k dollari in due anni. Il PIR (dato riconducibile alla nostra cosiddetta valutazione) è -8, che spiega tutto quello che si deve spiegare. C’è aggressività da parte sua, ma anche tantissima confusione.
David Cournooh 7+: ci mette ancora il cuore e la grinta, dopo la vittoria con Tortona. 14 punti, 6 rimbalzi, 4 assist: un piccoletto che quando va in campo giganteggia. Nelle due metà campo forse è il più costante.
Amedeo Della Valle 7: un inizio bruciante, con 3/3 dall’arco nel primo quarto e tante letture sublimi. Cala un po’ alla distanza e la sensazione è che nella parte finale di gara non ne abbia più: 16 punti, 5 assist e 4 falli subiti. Comunque, non può che essere sufficiente.
Nicola Akele 5,5: un po’ troppo leggero e troppo permissivo in difesa e a rimbalzo. Ok, ci sono 9 punti con 3/3 dal campo: ma il sottoscritto preferisce concentrarsi sul resto della partita, non sul momento in cui a Brescia riusciva tutto nella metà campo offensiva.
David Moss 6-: molto preciso in attacco (3/3), partecipa anche lui alla festa nel primo tempo di Brescia. Peccato per qualche errore nell’altra metà campo.
Tai Odiase 5,5: abbastanza inconsistente. Non fa un gran che per limitare gli avversari sotto canestro e il tabellino langue: 4 punti e 3 rimbalzi. Buone le soluzioni in post e le letture offensive nel primo tempo, ma la prova è complessivamente insufficiente.
Mike Cobbins 5: più o meno lo stesso discorso fatto per Odiase. Troppo poco per contrastare gli avversari, soprattutto Stipanovic che è molto bravo a sfruttare la sua esperienza e le indecisioni avversarie. E i liberi sono un problema. Magro ammette nel post partita che metterlo in campo nell’ultima azione (in cui fa 0/2) è stato un errore: ma non va bene che un giocatore sia quasi sempre sotto il 50% dalla lunetta…
Chris Burns sv: 5 minuti senza squilli
John Petrucelli 7: era “game time decision” per un problema muscolare. Lui non lo dà a vedere e si spende come sempre: ne mette 11 nel primo tempo, chiude con 15, 4 assist e 3 rubate.
Tommaso Laquintana 5,5: serve ancora un po’ di tempo per ritrovare il vero Laquintana, dopo un mese di stop. Alcuni errori (specialmente le due palle perse a lui attribuite) sono abbastanza pesanti. 4 punti, 0 assist in 16 minuti.