Venezia-Mestre (VE), 21 Dicembre 2022 – Nell’ultimo impegno pre-natalizio e casalingo del 2022 in 7 DAYS EuroCup l’Umana Reyer Venezia esce sconfitta in volata contro gli ucraini del Prometey, 71-75 il finale dal Palasport Giuseppe Taliercio (2613 gli spettatori presenti con nutrita presenza di tifosi avversari).
E’ la seconda sconfitta di fila nella competizione continentale per la Reyer dopo il ko di Badalona, 5-4 di record per gli oro-granata e stesso record di Prometey.
Che dire… è una sconfitta molto pesante per la Reyer che è riuscita solo in parte a fermare il grande attacco del Prometey (88,5 punti di media prima di questo match, miglior attacco della competizione), ma nonostante aver tenuto la compagine ucraina con 2/19 dall’arco e un 51% ai liberi (17/33), Venezia ha trovato serate negative da diversi giocatori (Mitchell Watt su tutti). Sofferto troppo Ondrej Balvin (18 punti e 8 rimbalzi per i 2,17 m pivot) e i cambi sistematici sul pick&roll con Dj Kennedy e Claeb Agada a punire la squadra di coach Walter De Raffaele. Male Venezia per molti suoi giocatori con Watt, si diceva, in giornata completamente negativa. Non è bastato Jeff Brooks e il cuore di capitan Andrea De Nicolao.
CRONACA
Inizio equilibrato sul 3-3 con Stephens e Sanon a rispondere alla tripla di Spissu, poi la Reyer Venezia piazza un break di 9-0 con Moraschini sugli scudi per il 12-3 dopo 4′, time-out Prometey. Reazione ucraina sfruttando due palle perse di Venezia e sfruttando i centimetri di Ondrej Balvin per il -5, 17-12 dopo 8′, time-out De Raffaele. Si porta sul -3 il Prometey, ma Brooks sotto-canestro ridà il +5 oro-granata, è 19-14 dopo il primo periodo di gioco.
Secondo quarto, il solito Balvin porta scompiglio nell’area colorata di Venezia con il Prometey a portarsi sul -2 con il 2+1 di Kennedy (23-21 al 13′), poi Parks e Brooks sotto-canestro si fanno sentire per il 27-21 al 14′, time-out di coach Ginzburg. Freeman si accende (31-22 al 15′), ma è un illusione poichè gli ospiti con break 7-1 firmato Hogue e Kennedy si portano sul -3, 32-29 al 18′. Ci pensa però Jeff Brooks con due canestri, inframezzati dal libero di Balvin, a chiudere positivamente il primo tempo in favore della Reyer, 36-30 all’intervallo lungo.
Secondo tempo, Balvin prima, Agada poi (autore questi della prima tripla di Prometey dopo 13 errori dall’arco) danno linfa al team ucraino su una Reyer Venezia che subisce in velocità e di fisicità gli avversari, è 40-46 dopo 25′, time-out De Raffaele (break di 4-16). Un antisportivo sanzionato a Parks conferma il momento tutto positivo del Prometey che tocca il +10 sul 40-50 al 25′ con un super DJ Kennedy (parziale di 4-20), ma Tessitori e Parks guidano una piccola reazione oro-granata, è 44-50 al 27′, time-out chiamato da coach Ginzburg. Stavolta viene chiamato antisportivo a Stephens, Brooks e Freeman continuano il parziale per il 49-54 dopo trenta minuti di match.
Ultimo quarto: il solito Balvin fa male sotto-canestro, ma capitan Andrea De Nicolao con tripla e rubata finalizza il 56-58 a 7’42” dalla fine, time-out Prometey. Dopo il nuovo -2 Venezia con Freeman e Watt, le palle perse pesano sugli oro-granata con Balvin e Lukashov a portare il +7 Prometey sul 60-67, time-out De Raffaele. Agada e Balvin mettono un massimo vantaggio ospite per il 60-71 a 3′ dalla fine con scoramento per il PalaTaliercio, ma De Nicolao guida la squadra con piccoli dettagli che portano speranza, Spissu e la tripla di Brooks portano il -3 a 51″4 dalla fine, 69-72, time-out Prometey. De Raffaele si gioca il quintetto small con Brooks da 5 e quattro piccoli, il Prometey sbagliano quattro liberi consecutivi con Agada e Kennedy a 27″1 dalla fine, Spissu ai liberi non sbaglia a 21″6 dal termine (71-72), ma Stepehens sul quinto fallo di Spissu segna dalla lunetta il 71-74. Time-out Umana Reyer Venezia, Brooks fallisce la tripla del pareggio, Stephens con 1/2 ai liberi sigilla la vittoria del team ucraino, 71-75.
Umana Reyer Venezia vs Prometey Slobozhanske 71-75
Parziali: 19-14; 17-16; 13-24; 22-20.
Progressione: 19-14; 36-30; 49-54; 71-74.
PAGELLE
Marco Spissu 5,5: parte con una tripla, illusoria, perchè poi non riesce a dirigere la squadra come vorrebbe. 2/9 al tiro, esce per falli commessi e troppe difficoltà espresse lungo la partita.
Jordan Parks 6: bravo a mettere piglio giusto difensivo nel primo tempo uscendo dalla panchina, cattura rimbalzi di voglia, ma poco può alla lunga.
Allerik Freeman 5: in un break del secondo quarto si accende bene, va a fiammate, ma purtroppo perde palloni sanguinosi da far disperare lungo il match.
Yankuba Sima 5,5: in campo per contrastare sotto il ferro i centimetri di Ondrej Balvin, 7′ di primo tempo senza prendere la sufficienza per quello che si è visto.
Riccardo Moraschini 6: ha un buon inizio offensivo di intensità, poi fatica difensivamente nel terzo quarto trovandosi nel devastante break di Prometey.
Andrea De Nicolao 7: ottimo lampo del capitano oro-granata tra le due metà campo nell’ultimo quarto, servisse sempre la sua faccia tosta in tutti i compagni, la Reyer certamente faticherebbe molto di meno. Mette una grande attitudine su tutte le piccole cose, invano.
Jayson Granger 5: dopo la grande prova contro Reggio Emilia, un match di palle perse e di fatica, troppa, nel contenere le scorribande avversarie.
Matteo Chillo NE
Jeff Brooks 6,5: buonissima presenza sotto-canestro nella prima metà del match, ha un piglio nettamente migliore rispetto a Willis giocando alla fine 25′ dalla panchina. Ottimo a rimbalzo e sotto-canestro mette un buon aiuto di energia, peccato il suo errore nella tripla per forzare l’overtime che non va a segno.
Derek Willis 5: 15 minuti giocati ma non esattamente percepito.
Mitchell Watt 4,5: primo tempo di difficoltà enormi a prendere ritmo con poca presenza e troppe palle perse, subisce la fisicità di Balvin in tutto e per tutto. Cerca di scuotersi nell’ultimo quarto, ma mette veramente poca presenza rispetto a come sa fare. Partita fuori fase, completamente negativa.
Amedeo Tessitori 6: difensivamente roccioso, al ferro ci va e subisce 4 falli, contro Hogue si fa valere molto bene. Peccato che veda poco il parquet al posto di uno spento Watt.