Forlì, 4 gennaio 2022 – È una straripante prova di forza fisica, mentale e tecnica, quella che Forlì mette sul parquet di una Unieuro Arena debordante di passione ed entusiasmo: la settima vittoria consecutiva è il derby di Romagna! Rimini letteralmente annichilita.
Cinciarini e compagni non lasciano scampo alla matricola RBR e giocano una partita di una solidità pazzesca. La differenza di roster, acuita dalle non perfette condizioni fisiche di Johnson, che tolgono di fatto la guardia riminese tuttofare dal match, si vede tutta. Fin dalla palla a due. I padroni di casa, in una meravigliosa Unieuro Arena, sono subito bravi a chiudere gli esterni avversari, producendo così immediatamente due effetti positivi: non lasciare tiri aperti ai pericolosissimi frombolieri riminesi e chiudere le linee di passaggio verso lo statuario Derek Ogbeide.
Forlì sprinta subito sul 7-0, ma coach Ferrari non chiama time out. E ha ragione lui. La tripla di capitan Bedetti, in quintetto, suona la sveglia. Rimini prende fiducia e stringe in difesa. Con i primi rifornimenti in area, i rivieraschi piazzano il primo break e lo stesso Bedetti ha addirittura in mano il tiro del sorpasso, sull’8-7. Siamo al 5’19’’ del derby di Romagna. Sanford cancella con una stoppata la conclusione del capitano riminese, Gazzotti recupera e manda Adrian dall’altra parte. Piedi dietro l’arco e ciuff del lungo in maglia Unieuro. Questo, di fatto, il leitmotiv della partita.
Rimini, infatti, ci proverà altre due volte a rifarsi sotto. Ma ogni volta troverà protagonisti diversi a ricacciarla indietro, fino a farla sprofondare oltre i 20 punti di svantaggio. Se nel primo tempo sono Adrian, 11 punti in un amen, e Pollone, uomo a tutto campo della truppa di Martino, nel secondo tempo sarà un indiavolato Valentini a demolire psicologicamente una RBR distrutta profondamente nel morale.
Cambiano gli interpreti, ma una costante c’è: Antimo Martino. Suoi i time out chirurgici, come quello di inizio secondo tempo, con i quali il tecnico forlivese ferma il gioco sui break avversari, catechizza i suoi, ed ottiene la reazione. Colpi ben assestati, insomma, con un timing chirurgico che non lascia scampo agli avversari. Anche perché l’Unieuro è in serata di vena e le percentuali dall’arco sfiorano il paranormale. Roba da 83%, 5/6 in un primo quarto in cui Adrian ne centra 3 su 3, e 73% all’intervallo lungo, con Valentini, Cinciarini e Radonjic a colpire dall’arco in maniera spietata. Dopo 20’ di gioco, i padroni di casa sfiorano la ormai consueta quota 50 ed il primo tempo va in archivio sul 46-31. Rimini appare in debito d’ossigeno e ci si attende una congrua reazione al rientro dagli spogliatoi.
Nel giro di breve gli ospiti hanno dalla difesa e dai canestri di Bedetti, dall’arco, e Ogbeide, incontenibile nel procurarsi una giocata da 3 punti, la tanto agognata reazione. Ma al 22’12’’ coach Antimo Martino ferma tutto, con Rimini sotto la doppia cifra di svantaggio. Al rientro in campo Valentini mette subito le cose in chiaro e centra la bomba del 49-37. Si apre un break di 12-2che di fatto spegne qualunque velleità di rimonta per biancorossi ospiti. Il garbage time fa presto capolino sul parquet forlivese e l’Unieuro finisce in gloria, fra il tripudio di un impianto che canta a squarciagola, per la seconda volta in stagione contro Rimini, “Romagna mia”. Eh sì, Forlì, la Romagna è proprio tua!
L’Unieuro Forlì incassa così la settima vittoria consecutiva e soprattutto fa un pieno di entusiasmo e fiducia, fondamentale per il prossimo impegnativo match di domenica, in casa della co-capolista Pistoia, nel frattempo uscita vincitrice dalla Giuseppe Bondi Arena di Ferrara, lì dove hanno lasciato i due punti sia Forlì che l’altra capolista Cento.
Unieuro Forlì – RivieraBanca Basket Rimini 87-65 (26-18, 20-13, 20-16, 21-18)
Frambo