Brindisi, 8 gennaio 2023 – Nel solito catino ribollente d’entusiasmo del PalaPentassuglia una versione rivedibile dell’Happy Casa Brindisi 2022-23 s’inchina all’Openjobmetis Varese per 90-104 nel 14° turno del girone d’andata della LBA dando così quasi addio alle speranze di potersi garantire il viaggio tra un mesetto in quel di Torino, sede designata quest’anno delle Final Eight di Coppa Italia.
Viaggio invece saldamente oramai nelle mani di questa Openjobmetis Varese by coach Matt Brase e Michael Arcieri, una perfetta macchina da canestri che dovrà domenica prossima battere Napoli per stabilire l’esatta collocazione in griglia. Un risultato che profuma d’impresa…
La Frecciarossa è varesina!
Contro un’Happy Casa Brindisi giustamente gasata per aver violato la BLM Arena di Trento ad inizio anno dopo la sconfitta vs Scafati e solitamente difficile da superare in casa, ad eccezione del capitombolo vs Pesaro ma come confermano gli scalpi di Derthona e Reyer Venezia, era lecito attendersi una Varese guardinga, certamente non in abiura del proprio “credo” cestistico bensì più pratica ed attenta a seguito della scottatura vs Derthona!
E così è stato. Andata subito in vantaggio con un 2-12 in appena 3′ di gioco, l’Openjobmetis Varese ha sempre, costantemente tenuto le redini del match attaccando Brindisi non dandogli grandi punti di riferimento ma trovando il fondo della retina avversaria tirando da tre come sempre senza tregua ed attaccando anche il ferro: al 5′ di gioco il solito Colbey Ross siglava il +12 (7-19), massimo vantaggio del match.
Coach Frank Vitucci, con il suo fido DS Simone Giofrè protagonista di una stagione d’incorniciare proprio a Varese nel 2012-13 seppur finita a mani vuote, nonostante la pesante assenza di Jordan Bayehe non si perdeva d’animo nonostante l’inizio negativo e l’Happy Casa Brindisi risaliva nel punteggio con pazienza grazie al trio Bruno Mascolo, Ky Bowman e Marcquise Reed e sfruttando (finalmente), qualche logico passaggio a vuoto dell’attacco lombardo, non proprio condizionato però dalla difesa di casa!?!? Addirittura proprio l’ex BMC Gravelins siglava una bella tripla che fissava al 10′ il punteggio sul 27-26.
Varese sprinta nel 2° periodo!
Al rientro in campo dal mini-intervallo però, passata quella fase del match in cui usualmente le squadre si avvicendano nel punteggio senza staccarsi l’una dall’altra e con pure una varietà pregiata di gioco offensivo, ma onestamente favorita da vuoti difensivi allarmanti, sul punteggio di 37-37 al 15′ di gioco l’Openjobmetis Varese operava un break che alla fine risulterà decisivo per l’esito finale, un 2-10 che l’Happy Casa Brindisi questa volta accusava a mò di jet lag (39-47), condotta dal quadrumvirato Willy Caruso, Colbey Ross, Jaron Johnson ed ovviamente dall’MVP, Markel Brown, arginata in parte da una tripla di Ky Bowman ma che al 20′ il tabellone luminoso certificava un 44-55 netto per i biancorossi.
Terzo periodo e…Happy Casa Brindisi a provarci, eccome! Marcquise Reed (alla fine autore di 31 p.ti, season e carrier high in LBA 2022-23), e Nick Perkins si caricavano la squadra sulle spalle ma Varese, molto attenta vicini ai tabelloni (36-45 alla fine la lotta ai rimbalzi), e sfruttando anche le troppe lacune difensive degli avversari (27/40 da due per i lombardi, cioè il 68%!), nonchè la mira di un Markel Brown in versione golden age, resisteva ampiamente al tentativo di rientro da parte di Brindisi (54-60 al 24′ e 63-69 al 28′), chiudendo al 30‘ sul +10 (68-78).
Così, nel quarto periodo, altro nuovo, lodevole sussulto d’orgoglio bianco-azzurro che però, per concretizzarsi, avrebbe dovuto avere una percentuale ai liberi più alta del 67% finale: Joonas Riisma, Nick Perkins e Bruno Mascolo mettevano dentro solo un libero su due, oltre ad un 1/12 da tre letale mentre un diligentissimo Colbey Ross andava a segno con l’unica tripla della serata e la coppia Tariq Owens-Jaron Johnson riscriveva il massimo vantaggio della gara che si chiudeva, quasi inerzialmente, sul 90-104 e con lo sportivissimo pubblico brindisino ad applaudire anche gli ultimi, spettacolari zompi di quest’ultimi nel cotone di casa!
Brindisi da rivedere, Varese sempre più in auge.
Arrivati quasi alla metà della stagione, con il girone d’andata ormai alla fine tra sette giorni, è lecito però provare a tirare qualche somma e questa sconfitta di Brindisi ha in se molto di negativo. Purtroppo il record di 6 vinte ed 8 perse non solo non porta quasi a Torino, primo obiettivo della stagione perchè dovrebbe verificarsi una situazione complessa: cioè che Brindisi giunga a pari punti con Brescia, avendola battuta lo scorso 23 ottobre. Ma affinchè si verifichi quanto, occorre che Brindisi batta Sassari a domicilio nel prossimo 15° turno, Brescia perda a Verona e che Scafati non vinca vs Pesaro in casa. Possibile? Sì ma con percentuali di successo decisamente basse.
Tuttavia questa situazione non cancella l’esclusione prematura dalla FIBA Europe Cup per mano di buone squadre ma non certo schiacciasassi, virando automaticamente verso un giudizio lontano dalla sufficienza.
Inoltre alcune scommesse non stanno pagando quando si tratta almeno di difendere, senza pretendere cioè ventelli o doppie doppie a raffica in particolar modo alla voci Dikembe Dixson, Junior Etou e Joonas Riisma e se manca Jordan Bayehe vicino agli anelli, come visto oggi, il solo Nick Perkins va in tilt stante anche la serata non proprio esaltante di un Jason Burnell, oggi l’ombra di se stesso e molto ondivago di rendimento. Le note liete vengono da Marcquise Reed ma come non evidenziare un Ky Bowman oggi sì, positivo ma lontano ad oggi dall’ideale rendimento che avrebbe potuto portare? Gli italiani fan quel che possono, e con le loro pause di prestazione. Basterà riportare in squadra il rientrante e guarito D’Angelo Harrison per ritrovare il sorriso?
Discorso opposto per Varese, in perfetta corsa (letteralmente), con quanto sta facendo vedere il suo basket che però oggi, oltre ad aver tagliato il traguardo Coppa Italia dopo 4 anni di assenza, ha segnato anche un momento di crescita. Infatti va evidenziato come, a partire dalla parte iniziale dell’ultimo periodo, la squadra di Matt Brase abbia rallentato i propri ritmi. Sì, avete letto bene, ha insomma decellerato ragionando molto di più, allargando il campo e perciò mettendo a nudo una Brindisi poco dedita a piegare le gambe in difesa e colpendola sovente con i tagli dal fondo per Owens e Johnson. Certo, in difesa si potrebbe fare meglio ma, non dimentichiamolo, non c’è un certo Justin Reyes che dovrà guarire dai problemi al menisco.
Tuttavia, alzi la mano chi avrebbe pronosticato per questa squadra appunto la qualificazione per Torino dopo 5 anni di attesa; chi avrebbe pronosticato di avere nelle classifiche di rendimento gente ai più sconosciuta come Colbey Ross o Markel Brown solo per citare qualcuno. E’ una squadra che pratica un basket che forse può anche non piacere ma dannatamente efficace, vincente (ha perso almeno tre gare con un pizzico di sfortuna nel finale) e che potrebbe anche evolvere qualora la fase difensiva migliorasse. Perchè, non ci credete?
Sala Stampa
Matt Brase
Frank Vitucci
“Complimenti a Varese per aver disputato una partita di alto livello, atleticamente e fisicamente sapevamo sarebbe stato un match dallo sforzo elevato ma siamo andati a folate e costretti sempre a inseguire. Il punteggio è ovviamente troppo alto, nei momenti cruciali non abbiamo fatto canestro quando potevamo portare l’inerzia dalla nostra ma ci è scivolata dalle mani. Bravi loro a continuare a tenere il pallino del gioco in mano. Nel secondo tempo abbiamo tirato con 1/12 da tre mentre loro 6/15, anche oggi abbiamo tirato dieci volte in più dell’avversario. C’è da capire come aggiustare la rotta, abbiamo troppe situazioni di instabilità da fissare quanto prima nel migliore dei modi“.
Happy Casa Brindisi – Openjobmetis Varese 90-104
Parziali: 27-26; 17-29; 24-23; 22-26.
Progressione: 27-26; 44-55; 68-78; 90-104.
Le pagelle
Happy Casa Brindisi
Jason Burnell 5: come sta accadendo da qualche gara a questa parte, Il Capitano parte in sordina…Oggi molto in sordina, collezionando addirittura un +/- da -8 nel primo tempo che in parte giustifica un 44-55 al 20′ di gioco, mancando probabilmente il suo macinato al mulino di Brindisi. Alla fine è addirittura peggio, -10 che poi è la traduzione di 6 p.ti in 32′ di gioco, con 6 rimbalzi (ok), 2 assist ed 1 persa ma nel complesso non è certo il Burnell che ci attendeva stasera per vincere una gara così importante. Sfiduciato? O forse è proprio questo il suo limite, quello cioè di mancare quando serve?
Marcquise Reed 8: la sfida contro questa Varese lo esalta, 10 tiri nel primo round del match che al 20′ si tramutano in 13 p.ti pesantissimi nell’economia di una gara, senza i quali Brindisi avrebbe già un piede nella fossa. Al termine mette insieme la sua miglior prova in stagione ed in LBA, 31 p.ti però con 21 tiri dal campo con anche 8 rimbalzi e 4 assist beccandosi però 3 stoppate per…Eccesso di generosità? Sarebbe stato lui l’MVP perchè applicarsi in difesa dovrebbe essere la norma nel basket.
Junior Etou 4: il suo primo passaggio sul legno del PalaPentassuglia non lascia grande traccia di sè nonostante 10′ di gioco lato offensivo. Sull’altro lato, dovrebbe curare Johnson ma l’ala lombarda non risente per niente del trattamento, anzi…Nel terzo periodo centra il palo del tabellone dall’angolo destro della difesa varesina con metri di spazio, poi si fa perdonare chiudendo su Caruso, quasi salvando un canestro fatto. In 22′ di gioco mette insieme 3 p.ti, 2 recuperi e 2 rimbalzi ma questa prima parte della stagione per lui non è positiva.
Ky Bowman 7: l’ex NBA oggi sembra ispirato (bontà sua), anche se parte dalla panca, cedendo il posto a Bruno Mascolo. Come Reed spara 10 tiri concludendo al 20′ in doppia cifra (11 p.ti). Al termine i suoi punti sono 18 in 29′ di gioco, mette dentro una tripla importante ad inizio quarto periodo che fa sperare Brindisi (73-78 al 32′), in difesa s’arrangia, stoppa anche Ross e comunque, visto l’andazzo…Per lui anche 2 rimbalzi e 2 assist con 2 recuperi ed 1 persa. E’ l’inizio di una risalita di prestazioni?
Bruno Mascolo 7,5: parte in quintetto perchè, a rigor di logica, dovrebbe arginare le folate di Ross&Brown. All’inizio ci capisce poco ma almeno segna punti pesanti e, tutto sommato, non molla cercando sempre di applicarsi almeno tamponando un pò quì, un pò là. Chiude con 11 p.ti, 6 rimbalzi e 4 assist, annullando la persa con il solo recupero. Chiedere di più è lecito, appare in crescita.
Andrea Mezzanotte s.v.: come Etou ma con molto meno tempo, 3′ di gioco e poi panca senza incidere e senza neanche avere un’idea di quanto valutarlo.
Joonas Riisma 5: uguale uguale a Mezzanotte…Poi, nel terzo periodo, replica Etou perchè, mentre Brindisi cerca di avvicinarsi a Varese, spara una tripla in transizione dall’angolo (sinistro), ma almeno centra il ferro, non il palo…Non è da lui che si pretende chissà cosa ma nemmeno, in 10′ di gioco, il solo punto e 2 rimbalzi.
Nick Perkins 7: è sempre l’architrave primario del gioco di Brindisi, nel bene e nel male. Owens è molto più agile e sgusciante di lui che fa della potenza fisica la sua arma principale ed infatti il varesino sovente annaspa contro di lui. Nel secondo tempo però subisce sia lui che Caruso, segna i suoi 20 p.ti d’ordinanza, diciamo, raccoglie 6 rimbalzi ma non coperto dagli esterni viene infilato in modo sistematico. In 29′ di gioco rifila anche una stoppata ma non è il Perkins delle serata belle.
Dikembe Dixson 4: come Etou, Mezzanotte e Riisma primo tempo quasi da cartonato e se la second unit fa cilecca, si fa difficile per tutte le squadre di basket! Dovrebbe almeno mettere il fisico, dare dimostrazioni atletiche di doti che possiede ma in 8′ di gioco 1 rimbalzo ed un 1 assist. Troppo poco, troppo.
Dino Bocevski, Pietro Basta e Mario Fausto De Donno n.e.
Openjobmetis Varese
Colbey Ross 8,5: dopo l’eccellente prestazione vs Derthona, il miglior giocatore della LBA in termini di valutazione (21,1 di media prima di oggi), lascia più spazio a Markel Brown tirando pochissimo dalla lunga, un dettaglio statistico quasi simile alla rarità del celeberrimo francobollo Gronchi Rosa!?!? L’effetto è un aumento del numero di assist ed una prestazione che oggi ne certifica la sapienza cestistica perchè mette sempre in difficoltà il dirimpettaio di turno servendo appunto 11 assistenze e segnando 20 p.ti e raccogliendo 6 rimbalzi…Ok, ne perde 5 di possessi e subisce una stoppata ma è un differenziale che ci sta alla grande per l’ex Pepperdine.
Tomas Woldetensae 7,5: sta diventando molto, molto velenoso da fuori Tommasino e questo lo si poteva intuire date le sue caratteristiche. Se poi non forza troppo, come fatto ad esempio vs Derthona, avventurandosi cioè al ferro con frequenza ma solo quando sa di poterlo fare, allora la sua gara è molto, molto positiva. Speranza Azzurra, chiude con 15 p.ti, 3 rimbalzi, 1 assist ed 1 recupero.
Giovanni De Nicolao 6,5: quando le stats danno numeri poco edificanti è perchè, a volte, non si vede il lavoro sporco, quello insomma che si compie per la squadra. Oggi si dedica a tamponare, serve 2 assist che poi si annullano con 2 perse in 25′ di gioco. Eppure il suo apporto alla squadra è decisamente positivo per come lavora e si dedica alla squadra.
Giancarlo Ferrero 4: altra serata in cui Il Capitano non produce quello che gli riesce meglio, tirando cioè dalla lunga. Serataccia, 10′ di zero per lui, resettare e ripartire.
Tariq Owens 8: alla vigilia ci si chideva come avrebbe potuto resistere a Nick Perkins, lui che gli rende almeno 20 chili? Eppure…Alla fine la vince lui perchè va di doppia doppia (13 p.ti ed 11 rimbalzi), dimostrando che non solo è un giocatore da tenere d’occhio (è un classe ’95), perchè, come tutti i suoi compagni, esegue alla perfezione quanto gli viene detto da coach Brase servendo anche 1 assist e stoppando Reed in penetrazione. E quando rientra Reyes…
Markel Brown 9: MVP del match con 28 p.ti, 8 rimbalzi, 2 stoppate (1 presa…), e 2 assist. Giocatore totale in questo sistema che a volte pare si muova come le lancette di un orologio. Certo, starà anche vivendo un momento di fiducia particolare ma certe cose non le fai se non c’è magari un coach che ti da massima fiducia. Forse è lui l’emblema di questa Varese sorpresa di questo girone di andata LBA 2022-23!
Guglielmo Caruso 7,5: sta crescendo. Adesso prende e da botte (sportivamente parlando), senza paura del contatto fisico e ha aumentato il tasso di cattiveria agonistica. Bene. Contro Perkins, del resto, o reagisci o soccombi. Chiude con 6 p.ti, 3 rimbalzi, 1 assist e ed 1 stoppata. Bene al quadrato.
Jaron Johnson 8: altro giocatore sbucato dal nulla che oggi fa felice un popolo intero perchè c’è un coach che ha creduto in lui e nella sua voglia di credere all’idea di basket di Matt Brase. Perfetto in attacco, oggi magari meno del solito (2/7 dalla lunga), ma vicino al ferro è una sentenza (7/7) e se ti distrai un attimo ti fa secco! Chiude con 20 p.ti, 6 rimbalzi ed 1 assist in 30′ di gioco, un minuto in meno di Ross il che significa tanto.
Nicolò Virginio e Sergio Librizzi n.e.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto