Per vannizagnoli.it, diverso dal Vanni Zagnoli che scrive ancora, raramente, su Il Messaggero e su Il Gazzettino, è perniciosissimo scrivere a caldo, come avrebbe voluto fare giovedì sera, dopo le malefatte degli arbitri in Virtus-Olympiacos Pireo.
A me è venuta in mente la monetina scagliata sulla testa di Raymond Townsend, a Reggio Emilia, quasi 40 anni fa, avrò avuto 14-15 anni, forse ’84-’85, comunque il pubblico della mia città, all’epoca più scatenato, lanciò – uno, ovviamente, e oggi meriterebbe un daspo esemplare – una monetina che raggiunse alla testa il playmaker bianco americano, erede, direi, di Larry Wright.
Partita sospesa, vado a memoria, e forse proseguita, ma arrivò la sconfitta a tavolino, non esce da google, mi perdonerete se sbaglio.
Calcio, Fiorentina-Inter, giusto due mesi fa, Mario Sconcerti, scomparso di recente, disse dopo un arbitraggio contro i viola “che esisteva il delitto d’onore in Italia” e insomma di fronte alle nefandezze si può non giustificare ma insomma comprendere che alcuni tifosi toscani volessero buttare all’anello di sotto della tribuna uno che aveva la maglia nerazzurra.
Non ricordo cosa accadde a Reggio Emilia, di certo nulla giustifica gesti pericolosi, neanche pensieri infidi, scivolosi, dunque non scivolerò su passaggi ambigui di questo commento.
Però mi resta lo sconcerto, di Sconcerti, come scrivevano su Il Messaggero, considerato che Mario era sempre stato un rivale, fra Corriere dello Sport e, prima, Repubblica.
Neanche vado a vedere chi fossero i fischietti alla Segafredo arena, ma in tre non ne facevano uno, buono. Oggi, in quasi tutti gli sport, basket compreso, c’è il Var, io vorrei chiamarlo così.
Sbagliare, sul fallo contro i bianconeri, nel finale, si può, poi si corregge. Niente. E lì si è decisa la partita.
Se Geri de Rosa e Davide Pessina, due giganti, dicono che non è fallo o almeno non è fallo a favore dei greci io mi fido e il replay conferma.
Poi, ancora più verso la sirena, sbagliano la rimessa, Teodosic dà un calcio al pallone, tecnico e poi loro correggono la rimessa.
Io la penso all’opposto di Flavio Tranquillo, su Skysport24.
Se gli arbitri risbagliano, benissimo, correggono, ma cancellano il tecnico e l’espulsione. Cancellano entrambe le penalità successive a un loro errore. Questo vorrei che avvenisse in tutto lo sport nella storia, che la squadra penalizzata fosse Bologna non mi interessa. Certo, Teodosic si becca due tecnici e va censurato però l’official review c’è apposta.
A me piace la compensazione, non sto scherzando. Per me l’arbitraggio deve incidere il meno possibile sul risultato finale. Quindi, gli arbitri hanno la possibilità di rivedere la decisione e rimediare a errori loro anche se il regolamento non lo dovesse consentire. Per me è indipensabile il buon senso, ovunque, sempre.
I miei tre gradi di giudizio sono il campo, il Var, se non rimedi subito rimedia dopo, magari restituendo qualcosa a chi hai penalizzato, se hai l’onestà inttettualità di capirlo, di ammetterlo.
Ripeto, non mi interessa nulla delle italiane o dell’Italia, sono per la direzione più equa possibile, di qualsiasi disfida.
Nel dubbio, eventualmente, si sbagli a favore dei più deboli.
Sono cresciuto studiando Superbasket, Aldo Giordani e le sue teorie persino più singolari delle mie. “Gli arbitri finitimi favoriscono le squadre più vicine”.
Cioè, se gli arbitri di Virtus-Pireo sono francesi favorirebbero l’italiana, secondo il metro e gli studi del più grande giornalista italiano di pallacanestro di ogni tempo.
Per la verità la sua teoria riguardava solo il campionato italiano, chissà.
Guardo spesso Bologna e Milano in Eurolega, senza l’attenzione che ho quando devo scrivere la partita, in generale gli arbitraggi sono modesti se Pozzecco si scatena così, con la nazionale, un briciolo di ragione deve averla.
Rammento arbitraggi contro Caserta, in Europa, un terzo di secolo fa, allora impazzivo, in via Berneri, laddove oggi bestemmio, idealmente, di fronte alle furberie degli stranieri.
A Reggio Emilia, al primo playoff con Menetti, rammento un fallo tecnico a Silins, contro Siena, la Siena di un mio caro nemico, che un giorno racconterò, Minucci, un tecnico a Silins, a Reggio, #Gara4, perchè si era messo le mani sui capelli, in testa.
La provocazione va punita, più della reazione. Se un arbitro sbaglia o se il fischio è dubbio, non può, non deve fischiare tecnici gratuiti.
Quando la tensione è altissima, i giocatori devono essere tutelati, viene prima lo spettacolo, mai vorrei essere tifoso di Reggio, sono tifoso della realtà, certo ce l’ho con chi ruba e vince scudetti. Sono felice della sconfitta della Juve costruita con le plusvalenze da codice penale a Napoli, 5-1.
Siena, la Juventus, moggiopoli, non è la stessa cosa. La Parmalat e il Parma, la Cirio e Cragnotti. Quando reati in bilancio e dintorni vengono accertati occorre mettere in discussione o anche levare gli scudetti impuri.
Tornando agli arbitri, fischiare nella pallacanestro è complicato, anche in 3. Quando ero ragazzo, abbonato a Reggio Emilia, ricordo Vitolo e Duranti, tutelavano gli ospiti ma erano, credo, impeccabili.
Non c’erano il replay, nè il terzo arbitro, c’erano polemiche, certo, però erano bravi.
Gli arbitri, fra l’altro, possono restare in attività a lungo.
Invito i lettori a cercare su vannizagnoli.it, su youtube, i video in cui racconto o filmo gli arbitri, anche di altri sport.
Torno all’Eurolega pura, Bologna è stata bella, nella rimonta, ma non doveva farsi staccare, Milano idem. Temo che avremo 0 squadre ai Playoff, il potenziale, anche economico, poteva valere la doppia.
Ho visto Polonara in panchina con i lituani, nel finale, peccato. Mi piace che un azzurro di vaglia vada in Lituania, è un calcio alla tradizione, ha coraggio.
Mi spiace che Ettore Messina sia fermo a una Final4 in 4 stagioni, la prima si fermò per il covid, Milano non brillava.
Scariolo è un altro super tecnico, però Bologna rischia di arrendersi in anticipo.
Adesso è facile, entrambe sono le favorite per le finali scudetto chissà per quanti anni, finchè non si stancano Zanetti e Armani o gli eredi o i manager o i familiari.
E’ un non senso impedire alla scudettata e alla finalista, diverse da Milano, di andare in Champions, un non senso. Il palasport non mi interessa, si può emigrare o si può gremirlo e stop.
Il merito sportivo dev’essere sopra ogni cosa, in ogni sport, per questo vorrei che in tanti scioperassero contro la Fiba e anche contro Euroleague basketball.
Peraltro, a inizio girone di ritorno, spero ancora nei miracoli, soprattutto delle Vnere, per le scarpette rosse è difficillimo.