Nessuna sorpresa a Brindisi, dove i padroni di casa si impongono largamente sulla Tezenis Verona. Troppo il divario in questo momento tra le due squadre, con la Happy Casa certamente una delle compagini più in forma del torneo e Verona che precipita ancora di più verso il fondo. 102-68 il finale, con le due squadre che si prendono 29 tiri da 3 a testa segnandone 15 contro 3.
Verona, pur senza mai dare l’impressione del sorpasso, era comunque riuscita a rimanere in scia per tre quarti. Il nuovo assetto porta un po’ di energia in più ma sono troppe le difficoltà offensive, con le basse percentuali a frustrare ogni tentativo di rientro. Brindisi controlla senza troppa difficoltà, riallungando ogni volta che gli ospiti tornano a contatto. 48-40 all’intervallo, +11 a fine terzo quarto che da il là ad un ultimo parziale dove Verona molla di testa e di gambe fino al -34.
L’arrivo di Devin Davis dà una alternativa in più a Ramagli, visto che Holman era ormai finito fuori dalle rotazioni. Per sperare nella salvezza però servirà molto di più, come mostrato anche stasera dove una volta controllato Anderson si faticano a trovare alternative. La pausa giunge nel momento giusto per una squadra che sembra al limite fisicamente e mentalmente nei suoi elementi chiave, e per una società che deve necessariamente cercare nel mercato quel talento che manca dalla fuga di Selden. Al ritorno in campo sarà subito tempo di scontro salvezza, contro una Reggio Emilia dove all’andata arrivò un’insperata vittoria.
Tutt’altro clima a Brindisi, che centra un’altra vittoria dopo aver “causato” l’esonero di De Raffaele a Venezia. Quarta di fila, con il rientro di Harrison che sembra aver dato la spinta giusta verso un bel finale di stagione.
HAPPY CASA BRINDISI – TEZENIS VERONA 102-68 (25-19;23-21;22-19;32-9)
Tabellino
MVP: era dato in dubbio ma non si nota, 17 punti in 21 minuti per Marquis Reed