Bologna, 24 febbraio 2023 – Oggi sarà una data da ricordare poiché è quella del ritorno di un grande ragazzo, di un grande atleta, di una grande professionista: Awadu Abass.
Probabilmente, senza la vittoria casalinga della Virtus, questa grandissima performance del cestista comasco sarebbe potuta passare in secondo piano ed invece il rientro vero, a grandi livelli, è coinciso con un successo che lascia aperta la strada per le top 8 e che ha valenza anche doppia, dopo la scoppola della Finale di Coppa Italia, persa meritatamente contro Brescia.
Dopo un inizio sfavillante dei bianconeri, alla Segafredo Arena si è spenta letteralmente la luce e la prolungata pausa ha subito spento gli entusiasmi dei felsinei i quali, evidentemente, nel buio hanno perso pure il bandolo della matassa del gioco tanto da collezionare ben 7 palle perse nel solo primo parziale.
Di queste nefandezze ne hanno approfittato i baschi che, nonostante l’attacco abbastanza sbilanciato, hanno chiuso il quarto sul +3 grazie alla coppia Hommes/Giedraitis, autori di tutti i punti iberici. Grazie ad una ritrovata logicità, ma soprattutto alla vena che ultimamente sta accompagnando Capitan Belinelli, la Segafredo è riuscita a colmare subito il gap con gli avversari, e pian pianino a chiudere la prima metà di gara sul +3.
Dopo il riposo lungo Bologna ha provato a scappare, ma i baschi non si sono mai fatti distanziare più di tanto e grazie al solito Giedraitis, oltre al redivivo Howard sono rimasti sempre a contatto degli avversari, non permettendo mai a Bologna di prendere un vantaggio consistente.
Per essere onesti, in questa resilienza gli uomini di Pennaroya hanno avuto la complicità dei lunghi bolognesi, e di Jaiteh in particolare, che è riuscito a sbagliare ben tre sottomano 1vs0 da taglio delle mani, esposizione alla gogna e pure inginocchiamento sui ceci in sala mensa durante la proiezione de “La corazzata Potemkin“.
Nonostante la quinta colonna i bianconeri sono riusciti a non perdere la testa e, guidati da un redivivo Abass, hanno addirittura incrementato il vantaggio. Fatemi spendere una parola sul n° 55 bianconero, dopo un anno e mezzo di Calvario, questo ragazzo si è preso il proscenio, dando un segnale a tutto il mondo virtussino urlando con i fatti: SONO TORNATO!!! 4/4 al tiro, di cui 2 bombe prese senza paura, un sottomano rovesciato, ed un 1vs1 giocato con convinzione e sicurezza ma questo è nulla, partito in quintetto ha tolto subito dalla partita Howard e dopo i bei segnali dati a Torino, ha confermato la sua crescita, ma l’azione che mi ha commosso e che mi ha fatto urlare, Welcome Back Abi, è stata la stoppata data a Kotsar ad inizio ultimo parziale: un concentrato di tempismo, atletismo e mancanza di timore adatta al palcoscenico di una partita di Eurolega.
Nonostante tutto ciò Baskonia non ha lasciato andare la partita e c’è voluta tutta l’esperienza della coppia Teodosic/Hackett per portare in salvo una vittoria preziosissima, che pone adesso la squadra di Scariolo ad una sola vittoria dalla zona play off.
Sì perchè il genio serbo ha spiegato al mondo intero come procurarsi dei falli, mentre il figlio del grande Rudy nel finale ha portato costantemente in post basso Markus Howard approfittando della stazza e dei quattro falli del folletto del New Jersey. Unico rammarico è stato non riuscire a ribaltare la differenza canestri, ma se nell’ultimo quarto si concedono quattro giochi consecutivi da 2+1 non si può pretendere più di tanto.
In casa basca, dopo l’ennesima sconfitta in trasferta, resta la consolazione di avere una squadra vera, tignosa, che non molla mai e che ha la capacità di trovare sempre protagonisti diversi nell’attaccare le difese avversarie. Se poi consideriamo la presenza sugli spalti de La Fossa dei Leoni, storicamente gemellata con i tifosi iberici, l’aver tenuto la partita aperta fin quasi allo scadere è da considerarsi un mezzo miracolo…
Per Scariolo sono arrivate ottime notizie: bravissimo il coach bresciano a schierare fin dall’avvio Abass, dandogli da marcare il giocatore avversario più pericoloso e coinvolgendolo subito, a scapito di un Kyle Weems n.e.
La vittoria di questa sera è ancora più preziosa se si pensa che le V nere stanno giocando praticamente senza una guardia di ruolo poichè Cordinier è ancora ai box e non si sa fino a quando, mentre Iffe Lundberg, oltre ad avere il solito dito ancora infortunato, stamane aveva 38,5° di febbre, e con dei centri che pare giochino per gli avversari, tante sono le scempiaggini che riescono a sommare offensivamente.
Da rimarcare la prova da professore universitario del gioco di Tornike Shengelia, nonostante i trenta minuti giocati ieri sera con la propria nazionale, dopo un minimo di ambientamento, nel secondo tempo ha tenuto una lectio magistralis di post basso e regia occulta. Fa veramente rabbia pensare a dove sarebbe potuta arrivare questa squadra con un centro di livello.
Spogliatoi
Highlights:-
Virtus Segafredo Bologna vs Cazoo Baskonia Vitoria-Gasteiz 88-83
Parziali: 16-19; 28-22; 24-1; 20-21
Le Pagelle
Marco Belinelli 7,5: è il suo momento, offensivamente non sta sbagliando una partita, da inizio stagione mai visto così tonico.
Alessandro Pajola 5,5: non è al top fisicamente, e col suo gioco anche le prestazioni ne risentono.
Ismael Bako 6: ha capito che stando assieme a Teodosic può crearsi una carriera, sbaglia un paio di possessi difensivi abbastanza rivedibili. Un consiglio: fijo mio, se devi/vuoi fare falli, non attendere altrimenti provochi dei 2+1 tutte le volte.
Mouhammadou Jaiteh 5: dopo averle provate tutte consiglio allo staff biacnonero un esorcista, non vedo altre vie.
Tornike Shengelia 7,5: dopo i trenta minuti di ieri sera con la nazionale stasera sta in campo più di 18′ di gioco e nel secondo tempo dispensa pallacanestro, molto bello il duello con Costello.
Daniel Hackett 7: perde un paio di palloni di troppo, ma la pressione, gli assist e le cellule grigie nel finale lo fanno meritare.
Jordan Mickey 5: anche lui con la sindrome Jaiteh…non schiaccia, appoggia a canestro ogni cosa gli passa per le mani.
Gora Camara n.e.
Kyle Weems n.e.
Semi Ojeleye 5,5: ancora molto indeciso sul da farsi, ha perso tutti i riferimeti di gioco.
Milos Teodosic 7,5: mette subito un paio di bombette, fa vedere qualche sprazzo di genio, nel finale gestisce da par suo.
Awudu Abass 10: dopo il Calvario, l’ Ascensione, non c’è bisogno d’altro.
tromba