Sto meglio, grazie all’omeopatia, anche se sono reingrassato, essendomi autoridotto da due a una volta al giorno, spesso, la somministrazione delle 8 gocce omeopatiche, di anantherum muraticum, ovvero un antidepressivo naturale, mi sforza parecchio l’ossessione, i pensieri ossessivi, appunto, fra gli affitti non pagati, problemi sempre nuovi e la disoccupazione dura, degli ultimi 4 anni.
E allora ogni tanto c’è voglia di lasciare il segno, qui su All-Around.net, e dunque di fare davvero l’editorialista, approfittando della compiacenza sempre del direttore, Fabrizio Noto, che, a differenza di Andrea Rizzi, di Dailybasket, o Umberto de Santis di Pianetabasket.com, raramente mi cassa le idee più particolari.
Non ho mai seguito l’Eurolega tanto come quest’anno, ancora devo andare a Bologna, stasera sono stato a un passo, anche senza accredito, non sono andato perchè dovevo uscire con Francesco, un giovane arbitro di calcio che mi ha concesso, assieme ad amici coevi, la sua storia, la sua vita, da un paio d’anni fa. Poi mi ha tirato il bidone. Per uscire sapete che intendo poi raccontare in video, magari senza titolare.
Sono abbonato a Dazn e così guardo il basket, in differita, ma senza sapere il risultato, dando una scorsa alla prima mezz’ora di partita, magari, se è equilibrata, e poi guardando un po’ di più tutto il finale, in base alla voglia di vedere basket. Magari con il cursore avanzo e salto di 30 secondi in 30 secondi, per seguire bene tutti gli attacchi di Milano giovedì sera, e non tutti quelli del Panathinaikos.
Una tecnica che consiglio a tanti, certo non ai tanti appassionatissimi di basket. Per me è una grande passione, ma non più di calcio (le grandi partite) e volley, di atletica e nuoto, che per la verità seguo un pò meno, negli ultimi anni, non dovendo più scrivere per il Gazzettino, che assorbe lo sport quasi interamente da Il Messaggero.
Ebbene, nei secondi decisivi, quel fallo greco su Melli, a rimbalzo. Non c’era, semplice, non ha senso un fischio del genere, esattamente come quello di un mese fa, circa, a Bologna, contro la Virtus.
I tifosi hanno la memoria corta, logicamente. Come mi sono scagliato contro gli arbitri quella volta, decisivi contro i bianconeri, stavolta prendiamo atto che l’Olimpia Milano sia stata favorita. Il calcio storicamente fa questo, con i presidenti più scaltri. Quando hanno una decisione a favore la minimizzano, quando a sfavore iniziano filippiche in tv che fanno impallidire le mie.
Ieri sera ho visto anche la Virtus Bologna, allora, siamo a una vittoria dall’8° posto, ma le pretendenti sono tante e resta durissima. Ancora più per Milano, a -4. L’altra notte ho fatto un calcolino, per passare l’EA7 dovrebbero perderne una sola, al limite due, anche per la Virtus la qualificazione ai quarti di finale di Eurolega sarà durissima.
Per pigrizia, termine che usò per sè una volta Alberto Caprotti, di Avvenire, rimproverandomi di avere bucato una notizia in breve del Parma, non vado a rivedere le altre italiane nelle coppe, fatto sta che facciamo fatica ad arrivare in fondo, c’è stata giusto la Virtus Bologna, un anno fa, ad aggiudicarsi l’Eurocup. Sempre le Vnere si aggiudicarono la Champions league, nel 2018-19, mentre Venezia arrivò in semifinale. Il resto sono le coppette, il quarto trofeo, Eurochallenge cup o Fiba Europe cup, come si chiama adesso, conquistati da Reggio Emilia, Venezia e Sassari, di proposito non controllo se altre. Rammento semifinali europee di Trento e Varese.
E’ un peccato che l’Italia sia lontana da una finale di Eurolega, che a parte Bologna in Eurocup non sia andata oltre la semifinale di Reggio Emilia e che neanche la terza coppa sia davvero azzurra, neanche talvolta la quarta. Brescia, Trento, Brindisi, ma anche altri club in lotta per la salvezza o persino in serie A2 dovrei puntare di più sull’Europa.
Il mio taglio è da periodico, da settimanale, ancora devo valorizzare il videoraccontone dei miei due giorni a Torino, per l’avvio della coppa Italia, abbiamo tempo.