Brescia, 21 marzo 2023 – Due punti conquistati che servono per prendere fiducia, in una partita interpretata molto bene solo a metà. Brescia mostra ancora sia il lato buono che quello cattivo della medaglia, giocando un primo tempo entusiasmante nelle due metà campo (chiuso sul +16) e poi rischiando la clamorosa rimonta fino al +1 dell’ultimo quarto. Alla fine il Cedevita Lubiana deve capitolare, in una partita che metteva poco in palio se non la possibilità di prendere un po’ di ritmo per gli impegni nei rispettivi campionati: finisce 84-82.
Una vittoria è sempre una vittoria, anche se il finale rocambolesco fa passare ben più di un brivido ai tifosi bresciani: i primi 20 minuti erano stati ben interpretati, con un Gabriel ad indicare la via e i compagni a seguire. La Germani si porta sul +16 facendo registrare ben 15 assist in 20 minuti: vengono sfruttati molto bene i vantaggi creati sui coinvolgimenti difensivi di Omic e le palle perse degli sloveni, con una notevole prova balistica (6/8 da 3).
Poi nel secondo tempo si spegne di nuovo la luce: la palla si ferma un po’ troppo in attacco e i punti segnati nel terzo e quarto quarto sono solo 32, a fronte dei 46 totalizzati dagli ospiti. La classe di Ferrell (18 punti e 8 assist) e di Adams (19 punti) diventa improvvisamente un problema enorme, con Della Valle in serata no e Caupain che deve ancora riprendere in mano le redini dell’attacco bresciano.
Alla fine il tutto si risolve con una vittoria con il brivido, che rende ancora possibile il sesto posto (in attesa del risultato di Bourg en Bresse) e per cui si ringrazia il 50% da 3 punti di Brescia e il 9/30 dalla lunga distanza degli avversari, oltre al vantaggio conquistato con merito nel primo tempo, anche se l’ennesimo calo nei secondi 20 minuti non può che lasciare un po’ di preoccupazione.
Dopo tutti questi mesi si è capito che Brescia deve sempre rimanere con il piede sull’acceleratore, sbagliando poco in difesa per permettersi di non dover abbassare troppo il ritmo e giocare tanto contro la difesa schierata. Ora bisogna riportare la buonissima condivisione del pallone e l’abilità nel punire gli errori difensivi del primo tempo nel campionato, in cui servono vittorie: per ottenerne una domenica contro l’Olimpia Milano servirà di più, ma a questa squadra dai continui alti e bassi si lascia sempre il beneficio del dubbio. A patto che si riesca a trovare quella continuità nei 40 minuti che nel 2023 si è vista quasi esclusivamente nel weekend di Torino.
La cronaca
Brescia mette subito in chiaro che la serata per Lubiana non sarà delle più semplici: Della Valle e Gabriel puniscono gli errori difensivi degli sloveni, mentre dall’altra parte c’è il solo Ferrell a provocare qualche allarme con le sue “zinagarate” dentro l’area. La Germani scappa prima sul 13-4 e poi sul 24-16 (10′). Omic è più un debito che un vantaggio per gli ospiti, considerando la sua lentezza nella difesa sui blocchi sul perimetro e l’imprecisione in attacco: l’ingresso della second unit targata “Massinburg-Petrucelli” aumenta il vantaggio dei padroni di casa fino al 44-29 del 17′. Le fiammate di Adams e Rebec non sono abbastanza per contenere una Germani da 6 triple su 8 tentativi e 15 assist nei primi 20 minuti: si va all’intervallo sul punteggio di 52-36.
Al rientro dagli spogliatoi Lubiana fa vedere di averne di più e alza le sue percentuali al tiro: con un parziale da 11-0 Adams e Radovic riportano il Cedevita a contatto (54-47). Brescia ora è piuttosto lenta e macchinosa in attacco, con un Caupain che alterna buone letture a giocate meno buone e Lubiana che mette un po’ a posto la difesa sui giochi a due. Matkovic si rivela una soluzione più ordinata di Omic sotto i tabelloni e Lubiana arriva addirittura a -2 (71-69) nell’ultimo quarto, con un altro parziale di 8-0. Con tanta paura e un Gabriel che si rivela una delle poche sicurezze nel corso dei 40 minuti Brescia riesce comunque a sfangarla: la tripla del 83-75 quasi chiude i conti. Gli sloveni provocano ancora qualche brivido al pubblico di casa portandosi a -2 a 5″ dalla fine, ma il tempo scade e la Germani vince.
Germani Brescia 84 – Olimpia Lubjana 82
Parziali: 24-16; 28-20; 17-21; 15-25
Progressione: 24-16; 52-36; 69-57
Pagelle
Kenny Gabriel 7,5: mostra la via ai compagni giocando un primo quarto da 6 punti e 4 rimbalzi. Prende energia con ogni carambola conquistata e chiude con 13 punti e 9 rimbalzi.
CJ Massinburg 6+: entra molto bene in partita nel secondo quarto, segnando una tripla difficilissima sulla sirena e aggiungendoci altri 5 punti che si rivelano utili per aumentare il vantaggio. Pochi altri squilli nella partita: termina con 11 punti e 3 assist (2 perse). Gli errori del terzo quarto forse non giustificano totalmente la sua “sparizione” dalla partita.
Amedeo Della Valle 5,5: forse per una volta possiamo andare sotto la soglia della sufficienza. E’ vero che il conto finale dice 11 punti e 6 assist, ma tira solo 3/12 dal campo e soprattutto nel secondo tempo le letture non sono sempre delle migliori.
Troy Caupain 5,5: c’è ancora ruggine dal levare dai suoi ingranaggi e queste partite servono proprio a tale scopo. Qualche lettura sbagliata nel primo tempo, in cui però fa totalizzare anche 5 assist: chiude con 7 assistenze e 4 perse. Molto sfruttato contro i play avversari per creare vantaggio in post, una situazione usata ad inizio stagione e poi, ovviamente, accantonata
John Petrucelli 6,5: la solita aggressività in difesa (anche se a volte è un po’ troppo “flottato” sul lato debole) a cui aggiunge 12 punti che male non fanno in uscita dalla panchina
Mike Cobbins 6+: ingresso di energia nel secondo quarto che porta dividendi alla Germani. Gioca una partita molto solida, dando una mano a rimbalzo e con del buoni movimenti in difesa: è risultato in crescita rispetto alle ultime uscite. 5 punti e 7 rimbalzi.
Tai Odiase 7: contro Omic il compito non è dei più semplici, tanto è vero che l’ex Oldenburg fa fatica a rimbalzo (chiude addirittura a 0). E’ bravo però a contestare al meglio i tiri effettuati sotto il canestro della Germani e a punire la difesa di Lubiana che, inevitabilmente, è lenta a recuperare su di lui nei giochi a due. Preciso al tiro, per lui 12 punti.
Christian Burns 6: sotto le plance fanno meglio Cobbins e Odiase ma anche l’ex Milano dà un contributo prezioso nell’ultimo quarto.
Aleksej Nikolic 6: in difesa ci mette la solita grinta (a volte anche troppa e commette un paio di falli evitabili), in attacco mostra tutta la sua abilità nel far uscire il pallone dalla pressione sul portatore del pick and roll. Qualche errore evitabile e 0/3 da 2 punti, ma alla fine sono ben 8 assist a referto.
David Cournooh 6: non spende tantissimi minuti (solo 4) sul parquet considerando che c’è Troy Caupain da rimettere in ritmo, ma l’ex Cremona si rende comunque utile con una prestazione ordinata.
David Moss 5,5: parte in quintetto senza lasciare particolarmente il segno. Partita abbastanza incolore.
Nicola Akele 6: diverse cose preziose nel primo tempo e pochi errori da segnalare, anche se il boxscore non sembra molto ricco. Meriterebbe anche più minuti, ma con questo Gabriel è normale non avere troppo spazio.