Secondo appuntamento della trilogia (come minimo) che Dinamo Sassari e Geas Sesto San Giovanni stanno mettendo in scena, tra il quarto di Coppa Italia di Campobasso e questa serie playoff.
E possiamo dire senza paura di essere smentiti di aver assistito alla partita dell’anno. Un bailamme di emozioni infinite, con cambi di inerzia repentini, un susseguirsi di errori e prodezze, polemiche con gli arbitri, litigi tra staff tecnici.
Insomma di tutto e di più, arrivo a dire la classica partita in cui il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto; ma ci tengo a sottolineare che è stato uno spot enorme per il basket femminile che, ahimé, verrà apprezzato e visto da pochi appassionati.
Ma torniamo alla partita: Geas si è complicata la vita svariate volte rischiando di perderla. La prima volta in vantaggio di 8 al 35° minuto (54-62, con Sassari in crisi offensiva), Moore da sotto sbaglia un tiro con due difensori attaccati alle braccia. Era fallo, ma gli arbitri lasciano correre e Makurat si inventa 5 punti in fila che riaprono i giochi.
Poi negli ultimi secondi del regolamentare Moore sbaglia un semplice lay up (ma non avrebbe dovuto nemmeno tentarlo, avrebbe dovuto far scorrere il cronometro) e la Dinamo pesca il jolly del tiro da 3 (o da 2?) della stessa Makurat. (giudicate voi, se riuscite):
Poi nel primo overtime sbagliando parecchi tiri semplici, ad esempio con Gorini e Moore dalla media, tiri che di solito segnano con il 90%….
Insomma la classica partita da cuore in gola che ha premiato la squadra più profonda (nonostante l’assenza di Begic), e forse anche quella più incattivita (dai quarti di Coppa Italia di 8 giorni fa), come si è visto anche dal battibecco Zanotti – Restivo e dalla reazione della stessa coach Geas, di solito molto posata, al fischio finale. Battibecco che è sfociato in parole durissime di Restivo in sala stampa, potete ascoltarla cliccando qua sotto.
Ora per Geas c’è gara 2 in casa, un match point da sfruttare, soprattutto pensando che questi 50 minuti di gioco abbiano ulteriormente sfiancato la DInamo che ruota in 7. Inoltre la stagione ci dice che le sarde in trasferta hanno un rendimento di parecchio inferiore rispetto a quello tenuto al PalaSerradimigni.
Ma il basket è imprevedibile, e quindi appuntamento a martedì per il terzo (e non è detto sia l’ultimo, capitolo della saga)
IL TABELLINO: Dinamo Sassari – Geas Sesto San Giovanni 85 – 90 d2ts
LE PAGELLE
Toffolo 5,5: parte pure bene, poi è costretta a giocare tanto per i falli di Holmes e paga fisicamente sia contro Trucco che ovviamente contro Moore
Carangelo 7: 50 minuti filati in campo dopo una settimana passata con la febbre. Cosa le vogliamo dire? Ovvio che nel finale non sia più lucida, facendo scelte sfortunate che impattano sul risultato. Ma questa partita ha dimostrato una volta di più il cuore grande di Debora
Makurat 8: prestazione clamorosa, non tanto per il numero di punti ma per il loro peso specifico. Segna tutti i canestri più pesanti, nel finale arriva stremata e sbaglia qualcosina di troppo ma quando gioca così a me ricorda Doncic…..
Thomas 7: anche lei 48 minuti in campo a battagliare con tutte, persino contro Moore. E con ottimi risultati. Poi da segnalare le due triple dall’angolo che illudono Sassari. Giocatrice che lavora nell’ombra ma che è la più apprezzata dai coach
Holmes 5: soffre parecchio la mobilità e le braccia lunghe di Trucco, si innervosisce ed esce per falli in un momento topico. In gara 2 dovrà essere un altra Holmes, se la Dinamo vorrà fare il colpaccio
Ciavarella sv: ci ha provato per 4 minuti, poi ha alzato bandiera bianca
Gustavsson 6,5: le è toccato marcare spesso Moore, compito ingrato. Ha fatto quel che ha potuto, usando mestiere e furbizia, e per un po’ ha funzionato. Non negli ultimi minuti del secondo supplementare, ma merita un voto positivo
DOTTO C. 7,5: 17 punti, 5 assist e un 8/8 ai liberi che ha deciso la partita. Al Geas serve una guida, quando lei lo fa, e se sta bene lo fa spesso, diventa tutt’un altra squadra.
GORINI 5: totalmente fuori partita come mai quest’anno le era capitato, nei supplementari ha l’acume e l’intelligenza di non forzare situazioni e di lasciare che altri la vincano. Ma che sia acuta ed intelligente non lo scopriamo oggi.
HOLMES 6: alterna nefandezze e prodezze con la stessa rapidità con cui corre per il campo. Offre comunque un preziosissimo aiuto a rimbalzo
PANZERA 6: per il voto sono in ambasce: battuta tante volte in palleggio da Makurat e spesso in ritardo sui close out, eventi che non capitano spesso. Piazza però siluri importantissimi per la vittoria Geas ed è più lucida della rivale nel finale
BESTAGNO 6,5: porta in dote ritmo, difesa ed un paio di belle penetrazioni, anche se è un po’ pasticciona in alcuni frangenti
TRUCCO 7,5: come ho già avuto modo di scrivere, senza Begic sapendo di giocare per forza tira fuori una prestazione solida, da veterana. In difesa poi fa vedere i sorci verdi ad Holmes, abituata o ad essere più agile o ad essere più grossa dell’avversaria. Con Valeria, ha trovato proprio un brutto cliente. E cara Geas, l’anno prossimo la titolare indiscussa nel ruolo di 4 dev’essere lei
MOORE 7: una che mette lì 25 punti e 17 rimbalzi meriterebbe anche più di 7 , penserete. Eh, ma i numeri non sono tutto, dico io. L’appoggio sbagliato sul finire dei regolamentari vale da solo 1 voto in meno, perché anche l’avesse realizzato non sarebbe stata la scelta corretta. Poi altri errori non da lei hanno inficiato la sua prova. Che per il resto è da grande totem, l’ancora a cui tutti si aggrappano quando la barca dondola a causa del mare grosso. Aiutata anche dalla scelta di piazzarle Gustavsson e non Holmes per preservarla dai falli. Secondo me in gara2 Restivo cambierà……
TAVA 7: meritatissimo. Va bene che è esperta, ma dopo tanti n.e. e tante partite a giocare pochissimo non è esattamente facile entrare in una partita del genere e risultare importante. Si perché in difesa tiene, e quella tripla dall’angolo è un bel mattone sulla vittoria Geas. Brava.
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
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