Ultima fatica europea per le due italiane entrambe deluse da questo lungo cammino durato 34 partite. Certo il grado di insoddisfazione è diverso, con l’Olimpia Milano partita con il minimo obiettivo dei playoff, mancato a causa degli infortuni ma non solo, mentre i bianconeri nonostante budget e blasone risultavano pur sempre dei debuttanti, quindi bisogna essere più permissivi nei giudizi
Ma per i bilanci ci sarà tempo più avanti, ora voglio spendere qualche parola su questa partita. Checché ne dica il buon Geri De Rosa al commento non è stata una partita intensa, almeno non nel senso che intendo io. Lo è stato molto di più, a mio avviso lo scontro di 3 settimane fa in LBA, per dire.
Si è corso tanto, difeso pochino e battagliato solo in apparenza: nei playoff, qualora dovessero incrociarsi, sarà senz’altro tutt’altra musica fatta da contatti duri, ritmi lenti, con polemiche ad ogni fischio avverso…Tutta roba che a sto giro non si è vista.
Certo il fatto che non contasse nulla ha influito parecchio e per chi volesse trarre qualche conclusione dopo i 40 minuti odierni dico che le assenze sono state troppo impattanti affinché questa partita possa lanciare dei segnali validi per i playoff.
Sappiamo tutti che a fine primavera i minuti per i vari Deshaun Thomas o gli stessi Lundberg e Hackett si ridurranno. Per motivi diversi ma si ridurranno. Credo comunque che in casa milanese questa partita abbia fatto aprire gli occhi a Messina (sempre in caso non li avesse aperti in precedenza), su quanta fatica Pangos faccia contro avversari più grossi ed ostici.
In proiezione mercato estivo direi che oggi è stato un exit poll per Pangos ma non solo: scongiurata l’ipotesi di trovarsi tra i piedi Cabarrot anche ad ottobre venturo, c’è da capire il futuro di qualcuno tipo Davies ma anche Shields, mentre sembrano segnate le sorti dei vari Thomas, Biligha, Alviti, Mitrou Long…Ma anche per l’argomento mercato avremo tempo…
IL TABELLINO: VIRTUS BOLOGNA – OLIMPIA MILANO 89 – 84
DIAMO I NUMERI
25 – i minuti di Pangos, conditi da 5 punti, 3 assist e 4 perse. Numeri impietosi, anche senza confrontarli con quelli di Hackett suo avversario diretto. L’impressione è che il suo modo di giocare c’entri poco con le caratteristiche dei suoi compagni e che per rendere al massimo la squadra dovrebbe alzare ritmo e numero di possessi. Non esattamente l’idea di coach Messina. Vediamo che succederà, ma mi sbilancio e scrivo la parolina magica che a stagione finita troveremo in un comunicato della società: risoluzione consensuale.
13 – i punti del duo Hall e Shields. Il motivo della sconfitta per me è racchiuso in questa statistica. Loro sono e saranno il motore di questa Olimpia insieme all’assente Napier e Milano non si può permettere che giochino male entrambi. E’ altresì vero che bisogna aver pazienza data la lunga assenza: ora hanno un mese per prepararsi per i playoff, di certo c’è che se non dovessero tornare ai loro livelli non solo sarebbe a rischio lo scudetto ma anche il loro futuro a Milano specie se Messina dovesse salutare.
46 – il fatturato del dinamico duo di giovincelli italiani Daniel e Marco, classe 1987 il primo ed un anno in più il secondo. Mentre azione dopo azione crivellavano il canestro milanese stavo pensando a quanto forti fossero 10 anni fa, a quanto lo fossero anche Bargnani, Gallinari e tanti altri nati nella seconda metà degli anni 80 e nei primi 90 (Melli, Gentile…). Che questo gruppo di ragazzi non abbia vinto nulla in Nazionale è veramente incredibile…
4 – i punti di Jordan Mickey. E’ sempre stato un mio pallino, ma dopo questa stagione credo di aver preso un abbaglio. O quello ammirato negli anni scorsi semplicemente era diverso, più cattivo e convinto, ora gioca da pappamolla, tirando qualche tripla qua e là, non risultando quasi mai decisivo. Eppure un paio di anni fa avrei fatto carte false per vederlo al Forum, ad esempio ero convinto che al posto di Leday ci sarebbe stato alla grande. Valli a capire ‘sti giocatori…
0 – i minuti a Mitrou Long. Io insisto nel dire che non è la strategia giusta quella di averlo escluso totalmente dalle rotazioni perché potrebbe dare una mano, perché Pangos o Napier potrebbero saltare qualche partita per mille motivi, perché in Italia ha un impatto diverso, perché mi piacerebbe vederlo pungolato a diventare uno specialista difensivo. Prima di Virtus Bologna-Olimpia Milano abbiamo visto i suoi ex compagni di Brescia perdere in Eurocup ad Ankara; con lui in campo chissà…Io ho pensato: ecco, il classico trasferimento estivo in cui ci hanno perso tutte e 3 gli attori in gioco.
180 – a spanne, i giorni che ci separano da una nuova stagione in Eurolega. Purtroppo sappiamo già che non cambierà format, avanti con le millemila partite attuali…Ma chissà se ci sarà la Virtus Bologna che, tra licenze, permessi e rinnovi sembra un cittadino in Comune per chiedere la ristrutturazione della propria abitazione. Chissà come sarà Milano, se rivoluzionerà o meno, se Messina sarà ancora al comando delle operazioni, se sulla canotta arriverà la terza stella. Ci aspettano quindi sei mesi intensi, da vivere sempre insieme a noi, su questi schermi vi racconteremo tutto, a modo nostro. Speriamo vi continui a piacere.
SALA STAMPA
Photo credit: Ciamillo e Castoria (Resto del Carlino e OA sport)
Cristiano Garbin
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