Termina l’incubo playout per Faenza che si salva vincendo una gara 3 diversa dalle altre partite, soprattutto da gara 2 dove le toscane avevano lottato con grinta prima che tecnicamente. In questa partita invece la chiave di volta è stato il differenziale a rimbalzo , un + 21 a favore delle romagnole devastante. Solo Pallas ne ha presi 19 in 21 minuti……
A completare l’opera poi ci mettiamo le percentuali di tiro, perché se già non prendi i rimbalzi ed in più non fai canestro mai a questo gioco è impossibile vincere.
Brava Faenza ad ingabbiare il pericolo pubblico n.1 di nome Madelaine Garrick con raddoppi sistematici, difese faccia a faccia secondo il classico principio “che ci battano le altre, non lei”. Ed il piano partita ha funzionato egregiamente, con le compagne della statunitense che non hanno approfittato della situazione sbagliando tantissimo da dietro l’arco
Chiude quindi una stagione tribolata la E-Work e da domani si penserà a rafforzare questa squadra che secondo me ha reso meno del suo potenziale. Già si vocifera sul nome del nuovo coach ma mi sento per adesso di complimentarmi sia con Sferruzza che ha guidato la nave nel porto nella tempesta, sia con Simona Ballardini perché è stata, a mio avviso, ingiustamente esonerata.
Valdarno invece dovrà lottare ancora in una nuova serie thrilling, l’ultima prima dell’inferno della A2. Avrà delle chances solo se tornerà a giocare, e a segnare, come in gara2 in casa. Certo è però che una vittoria in trasferta la squadra di Matassini è obbligata a farla, e in un campo comunque non semplice nonostante l’esempio di Lucca sia incoraggiante.
Per quanto fatto vedere lungo la stagione e contando anche la sfortuna Moncalieri si meriterebbe forse di più la permanenza in A, ma questi discorsi non portano punti. E’ una squadra in difficoltà e le toscane devono essere brave a cogliere l’attimo per riuscire a salvarsi
IL TABELLINO: E-Work Faenza – Bruschi Galli San Giovanni Valdarno 66 – 48
LE PAGELLE
Franceschelli 6,5: è lei la sacrificata su Garrick, ma difende forte su tutte anche dopo i cambi difensivi. Attenta e reattiva sulle palle vaganti, traccia la strada della lotta e dell’abnegazione e le compagne la seguono
Kunayi-Akpanah 6,5: primo tempo da 8, anche da 9. Domina come faceva Shaq ai tempi dei Lakers contro i vari malcapitati pivot avversari. Poi il terzo fallo ingenuo le spegne la luce e da lì in poi varie nefandezze le fanno abbassare il voto finale.
Moroni 5,5: partita che è il manifesto della sua stagione. Anonima
Cupido 5: 1/10 al tiro e lucidità veramente ai minimi termini. Non da lei.
Policari 7: il coach le regala più spazio e lei ripaga con una delle migliori partite dell’anno. Incisiva in attacco pur tirando male da fuori
Hinriksdottir 5,5: invisibile nel primo tempo, un po’ meglio nella ripresa
Baldi 7: entra con il giusto approccio, segnando due canestri non banali e dando una mano a rimbalzo
Davis 7,5: finalmente, nell’occasione più importante, fa l’americana prendendosi responsabilità e tiri difficili mandandoli a bersaglio. Comunque, difficilmente la rivedremo il prossimo anno
Campisano 7: gioca 4 minuti da star, mettendo a ferro e fuoco il canestro di Valdarno. I suoi punti ricacciano indietro le toscane impegnate nell’ultimo sforzo per rientrare nel punteggio. Quando questi 4 minuti diventeranno 25 o 30 potrà tornare a Schio……
Schwienbacher 6,5: la grande ex, risulta la più attiva ed intraprendente offensivamente
Tassinari 5: il suo 1/8 al tiro suona come una condanna per l’attacco di Valdarno che ha bisogno dei suoi punti come il pane
Paulsson 4,5: nel rapporto potenziale/rendimento è la peggiore
Krivacevic 4: come i suoi punti. Kunayi le passa sopra a rimbalzo e non riesce a dare nulla negli altri aspetti del gioco, in primis in attacco
Brezinova 4: un altra che Kunayi se la sognerà la notte. In più sbaglia praticamente ogni tiro preso ed in difesa è troppo lenta per tenere chicchessia
Lazzaro 5,5: non può essere lei a svoltare il match
Missanelli 6,5: lei si che sembra viva e collegata, ma gioca solo 9 minuti…..
Bove 4,5: in attacco non entra nulla, in difesa va già con la clava ma non basta
Garrick 5: nervosa fin dall’inizio, non riesce mai a sbloccarsi. La salvezza di Valdarno passerà dalle sue prestazioni
SALA STAMPA
Alberto Matassini: ““Abbiamo perso meritatamente contro una squadra che ha saputo incanalare la propria rabbia e trasformarla in energia. La nostra voglia di vincere è diventata nervosismo, tensione, a tratti egoismo. Dispiace perchè ci tenevamo tutti tanto e nessuno voleva andasse così. Vincere a Faenza era un’impresa difficile, ma ci avremmo voluto provare più di così. Ora bisogna resettare, ripartire e provarci fino in fondo nel prossimo turno contro Moncalieri”.
Photo credit: pagina Facebook Faenza Basket Project
Cristiano Garbin
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