Schio (Vi), 25 Aprile 2023 – In un PalaRomare sold-out (con una presenza di circa 250 tifosi provenienti da Venezia) il Famila Wuber Schio conquista il pass per la Finale Scudetto, 62-57 alla sirena finale nel derby Superclassico contro l’Umana Reyer Venezia in gara-3 di Semifinale Playoff.
E’ la 13° finale Scudetto consecutiva per Schio – ultima eliminazione in semifinale nel 2008-2009 proprio a discapito di Venezia – che giocherà contro la Virtus Segafredo Bologna, proprio come l’anno scorso quando fu il Famila a laurearsi campione, ma stavolta con lo svantaggio del fattore campo (gara-1 sarà sabato 29 Aprile al PalaDozza).
Che dire… di fronte a una cornice di pubblico assolutamente meravigliosa, si è respirata tanta tensione rispetto alle prime due gare della serie (gara-1 andata al Famila Wuber, gara-2 al Taliercio a favore dell’Umana Reyer) con un primo quarto zeppo di errori tra le due metà campo. Schio – sempre senza Astou Ndour – ha condotto dal terzo quarto in poi dopo un secondo quarto ad appannaggio di Venezia; messo il primo allungo per il +8 a 7’39” dalla fine, poi quello decisivo con Howard e Verona per il 54-46 a 2’18” dalla fine. Alla fine vano il tentativo di rimonta veneziano con il Famila Basket a festeggiare un altro raggiungimento della Finale Scudetto tenendo inviolato ancora il PalaRomare, come è stato per tutta la stagione.
Venezia – senza Martina Fassina – se l’è giocata sino alla fine dei 40′, ma ha pagato su tutto la serata assolutamente negativa di Jessica Shepard: come è successo in finale di Coppa Italia – guarda caso contro Schio -, la lunga ex Sassari ha focalizzato il gioco della squadra di coach Andrea Mazzon sbagliando tantissime scelte offensive che alla fine hanno pagato dazio contro Schio che, all’apparenza, dopo gara-2 sembrava sulle gambe e invece ha trovato grandi peculiarità difensive che hanno mandato soprattutto la n°32 oro-granata fuori-giri – oltre a limitare per bene anche Awak Kuier – e che ha accentrato il gioco veneziano.
Ovviamente non solo questa è stata la base della vittoria di Schio, mettiamoci anche la difesa su Delaere e Pan con una super Rhyne Howard da parte della squadra terza classificata in EuroLeague Women, con i lampi di Costanza Verona e il ghiaccio nelle vene di Marina Mabrey, perfetta ai liberi nell’ultimo quarto quando la palla scottava di più, oltre all’intelligenza di Jasmine Keys che ha saputo rifarsi alla grande dopo un brutto primo quarto.
Ora all’orizzonte c’è un’Estate per capire il gruppo giovane di Venezia come farlo crescere sul doppio fronte campionato-EuroCup Women con tante giocatrici che saranno confermate mentre altre partiranno per altri lidi; mentre per il Famila Wuber Schio da sabato si cercherà di vincere il Tricolore n°12 dopo aver vinto SuperCoppa e Coppa Italia per tentare quindi nuovamente il Triplete italico.
Famila Wuber Schio vs Umana Reyer Venezia 62-57
Parziali: 9-10; 19-16; 11-10; 23-21.
Progressione: 9-10; 28-26; 39-36; 62-57.
PAGELLE
Mabrey 7,5: cancella totalmente gara-2 con una prestazione buonissima e solida sotto i punti di vista. Alla fine è chirurgica con ghiaccio bollente assoluto nelle conclusioni a cronometro fermo sotto la curva ospite quando la palla pesa tre tonnellate e mezzo. Ci aggiunge 7 rimbalzi e 4 assist ai suoi 17 punti.
Bestagno 6: 20′ di sufficienza, sportellate e tanto aiuto a frenare le lunghe avversarie. Qualche errore lo commette, vero, ma lo rimedia l’azione successiva.
Mestdagh 6: non porta fatturato dalla panchina in un primo tempo abbastanza difficile, poi il suo canestro del 48-38 spiana mezza vittoria Orange. Difensivamente si fa valere, ma sono le compagne a trovare più efficienza, per Kim può pure andare bene.
Sottana 6: per mezz’ora di partita la capitana Orange gioca un match insufficiente con palle perse, scelte sbagliate e rischiando un antisportivo (poi commutato in fallo normale); ma quella sua tripla del 46-38 a 7’39” dalla fine è come un fulmine che squarcia la partita spaccandola in due. Mai fare i conti senza Gio_skirt, mai…
Verona 7,5: Cocca si accende sul finire di primo tempo con la tripla per il 16-19 e poi prende letteralmente fiducia sul finire del 20′ con altri tre canestri. Cerca di accendere le lunghe come un play vecchio stile anni ’70, ma quando c’è da segnare, vedere anche la tripla del 54-46 che pesa qualche quintale di marmo, Cocca c’è!
Howard 7: difensivamente si fa sentire sempre (2 stoppate, 2 recuperi) con le stats che non raccontano quanto la n°1 del Draft WNBA 2022 sia così presente dietrotanto che nella ripresa non consente nulla a Delaere e Pan. In attacco punge poco, ma quando lo fa rispondendo al contro-break di Venezia per la tripla del 51-46, c’è, eccome se c’è.
Sventoraite 7: dopo un primo quarto abbastanza faticoso, la lunga lituana sa come pungere da sotto e come fermare Shepard oscurandole visuale e spegnerla con stoppata annessa. Si rende anche utile per le compagne.
Crippa SV
Keys 7: tanti rimbalzi quante palle perse nel confusionario primo periodo, ma poi diventa splendida in difesa sulle avversarie, e sui piccoli dettagli è veramente onnipresente. 31′ di solidità e di efficienza.
Penna NE
Villa 6,5: la sua miglior partita nei Playoff. Appena entrata dalla panchina fa capire di non sentire assolutamente la pressione della sfida, tanta naturalezza nei canestri segnati nel primo tempo. Poi viene tenuta troppo in panchina pagando colpe non sue assolute, e alla fine su ordini di scuderia prende troppo pochi tiri giocando per le lunghe perdendo malizia e qualche esuberanza con Schio che la ferma. Consiglio assoluto: per la prossima stagione Mati deve giocare più a briglie sciolte con maggiori licenze offensive.
Delaere 5,5: primo tempo di buonissime cose offensive inventandosi canestri incredibili, poi sbanda un po’ sbagliando qualcosa di troppo e non trova più la via del canestro soffrendo Howard più del dovuto. Restata troppo a mio avviso a guardare dalla panchina perdendo ritmo di gioco.
Pan 5: rispetto a gara-2 non uno, ma due-tre passi indietro. Illude con la tripla del 9-13 a inizio secondo quarto, poi fallisce canestri su canestri con opportunità che non entrano con soluzioni anche piedi a terra e smarcate. 1/7 al tiro per la capitana, soffre tanto Howard e la sua peculiarità.
Meldere NE
Cubaj 6: sbaglia “un rigore a porta vuota” in contropiede appena entrata dalla panchina, consuma 2 falli sbagliando qualcosa di troppo nel primo tempo. Poi, mette in campo una buona attitudine difensiva e quando c’è lei in campo sotto le plance si vede una Reyer giocoforza più squadra.
Madera SV: debutta sul finire di terzo quarto, 2’52” di assoluta comparsata. Era infortunata? Perchè se no, non si spiega affatto il suo basso minutaggio. Peggio di Shepard non avrebbe fatto, poco ma sicuro.
Yasuma 6: lampi di grinta difensiva quando vuole, ma ha troppa esuberanza in certi casi. Subisce le folgori di Verona nel secondo quarto, qualche canestro lo mette, ma non risulta alla fine decisiva come vorrebbe.
Fassina NE
Santucci 6,5: voglia di fare ne ha, anche troppa in certi casi nel primo tempo, brava in certi frangenti a inserirsi nelle linee di passaggio, meno in certe soluzioni prese. Si scuote totalmente alla fine segnando tutti i suoi 11 punti personali nel quarto finale di fuoco e fiamme provando la rimonta di speranza, invano.
Shepard 3: una pessima partita, sotto tutti punti di vista. Ripete ancora peggio se si può gara-1. Serrata sotto-canestro e totalmente fuori giri nel primo tempo con le lunghe orange a chiuderle ogni spazio, ma è anche a sua volta lei stessa a cancellarsi da sola. Sbaglia tutte le scelte per 37′, e quando fa una scelta giusta davanti, dietro perde dei giri inesorabili. Gioca per la maggior parte 27′ di individualismo schizofrenico. Come in finale Coppa Italia, la difesa di Schio le lascia l’antipasto al suo attacco per prendersi primo, secondo e dolce.
Kuier 5,5: fatica a trovare la retina del canestro nel primo tempo, alterna buone scelte di tiro a difese di difficile entità. Ha alcuni buoni lampi ma fatica a trovare ritmo e continuità.
Nicolodi SV: entra a fine primo quarto mettendo il suo sigillo con un canestro, nient’altro da segnalare.