Bologna 15 maggio 2023 – E finalmente venne il giorno in cui l’Happy Casa Brindisi si presentò ai play off. Questa gara #2 ha rappresentato tutto ciò che ci si aspetterebbe da una gara di del genere: fisicità, provocazioni, grandi giocate e campioni.
La partita è iniziata con la Virtus che ha provato a fare la voce grossa fin dall’inizio, ma la Brindisi che si è presentata a Bologna non aveva nulla in comune con quella di sabato scorso ed ha ribattuto subito colpo su colpo. Lo ha fatto con l’ imprevedibilità dei suoi colored, lo ha fatto con la forza dei nervi, lo ha fatto mettendo in campo anche quel sano trash talking che ogni tanto fa bene vedere su un campo da basket, in questi tempi di bravi ragazzi.
Purtroppo per Brindisi, però, Bologna ha fra i suoi giocatori un paio di vecchietti irresistibili che dall’alto della loro classe hanno inciso, e non poco: Teodosic nel primo tempo e Belinelli ad inizio terzo quarto. I salentini hanno anche messo il naso avanti a fine secondo quarto, ma Isaia Cordinier ha aperto un parziale di 24-0 culminato con lo show del capitano bianconero. Una botta del genere avrebbe steso un cavallo, ma Harrison, Bowen e Perkins non hanno abbandonato la partita, anzi, con una reazione nervosa e tecnica hanno ribattuto colpo su colpo, mettendo canestri di puro talento e non abbandonando mai il campo.
Se Brindisi ha perso questa partita non è stato certamente per un atteggiamento sbagliato, o per mancanza di testosterone, anzi, ma avere dieci uomini dieci che a turno possono salire alla ribalta è stato troppo per i ragazzi di coach Vitucci, come a fine terzo quarto quando arrivati a -7 si sono visti Awudu Abass mettere due triple consecutive che hanno riportato i bolognesi a un vantaggio in doppia cifra gestito poi fino a fine match.
La partita, come dicevamo, è stata nervosa, con uno scambio di cortesie fra Hackett e Reed già nel primo quarto, tre falli tecnici, l’espulsione, cercata col lanternino, da coach Vitucci, ma è stata una vera partita di play off e certe scaramucce sono più che comprensibili.
In casa salentina coach Vitucci dovrà recuperare le energie dei suoi ragazzi, soprattutto quelle nervose e non credo sarà facilissimo, visto come ha impostato la partita fin dall’inizio. Al PalaPentassuglia venerdì ci sarà sicuramente un ambiente caldissimo, anche grazie alle azioni e alle dichiarazioni del coach veneziano, l’importante per i biancoblù salentini sarà mantenere i nervi saldi e non farsi prendere dalla frenesia forzando più del normale.
Scariolo ed il suo staff hanno portato a casa un’altra vittoria, abbastanza convincente, ma non è tutto oro quello che luccica: la tenuta difensiva non è stata ermetica come in gara #1, Alessandro Pajola non ha sicuramente giocato una buona gara e lo stesso Milos Teodosic, a parte lo sprazzo nel primo tempo, ha fatto fatica. Ora per venerdì i bianconeri dovranno recuperare un po’ di forze, risollevare l’ego di Jaiteh e consolidare i progressi di un Cordinier straripante.
Una nota per il terzetto in grigio: basta! Basta falli tecnici, basta incompetenza, basta innervosire i giocatori: è mai possibile che, quando c’è un determinato arbitro, l’attenzione degli spettatori si rivolga verso l’operato della terna?
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Happy Casa Brindisi 109-95
Parziali: 28-21; 25-27; 34-27; 22-20
Pagelle
Nico Mannion 6: gioca solo 7 minuti a causa dei 2 falli precoci di Pajola ed inizia male, ma si riprende e chiude bene il secondo quarto.
Marco Belinelli 7,5: come un gatto sornione non tocca praticamente il pallone nel primo tempo, ma al rientro dagli spogliatoi sembra una pantera ed azzanna alla giugulare gli avversari aprendo il quarto con un 10-0 praticamente 1 vs 5.
Alessandro Pajola 5: esordisce perdendo subito un pallone e non riesce mai a salire di tono, partitaccia.
Mouhammadou Jaiteh 6+: inizia molto bene, mostrando aggressività e fisicità, dopo il riposo in panchina rientra in campo e pare ritornato il solito giocatore visto fino qua. Il riposo lungo sembra fargli bene, ma qualche fallo di troppo, compreso un fallo tecnico misterioso, lo toglie dalla gara troppo presto.
Tornike Shengelia 7,5: giganteggia, fa impazzire Burnell e carica di falli tutta la batteria di lunghi avversaria.
Daniel Hackett 7: inizia subito con le marce alte mettendo due bombe, poi placa i bollori offensivi, ma non quelli nervosi. Soffre i tiratori brindisini, ma stasera li soffrirebbero tutti.
Jordan Mickey 7+: altra partita di spessore, in attacco converte a canestro tutto quello che tocca.
Gora Camara n.e.
Semi Ojeleye 6: partita svagata, ma non negativa, meno incisivo di sempre.
Milos Teodosic 6,5: meno brillante del solito in regia decide di giocare più come punta. Nel secondo tempo soffre un po’ la zona e la marcatura di Riismaa.
Awudu Abass 7: ancora un po’ lento mette la sua fisicità al servizio della squadra e nel momento del bisogno infila due bombe orovvidenziali.
Isaia Cordinier 7,5: segna solo tre punti, ma sono probabilmente i più importanti della gara, difende come un indemoniato, salta, prende rimbalzi e dimostra in ogni momento quanto sia mancato a questa Virtus.
Jason Burnell 5,5: inizia come un pazzo commettendo falli a destra e a manca, si riprende nel secondo tempo, ma non basta.
Marcquise Reed 5,5: inizia bene, ma poco dopo l’inizio la difesa bolognese gli prende le misure.
Ky Bowman 6,5: dopo la partitaccia di sabato sera gioca una partita gagliarda, con canestri dei suoi.
D’Angelo Harrison 8: gioca una partita di nervi, sempre pericoloso segna canestri quasi impossibili, partitona.
Niccolò Malaventura n.e.
Bruno Mascolo 5: confusionario e disordinato, prova a metterci della garra, ma non basta.
Dino Bocevski n.e.
Andrea Mezzanotte 7: gara di sostanza ed in enorme ripresa, bella prova.
Joonas Riismaa 6,5: dà il meglio in difesa su Teodosic, mette un paio di tiri, ma ne sbaglia altrettanti facili nel finale.
Jordan Bayehe 6: gioca una dozzina di minuti di sostanza, sgomita e prende rimbalzi.
Nick Perkins 7: dopo la partitaccia di sabato stasera risponde presente, soffre tremendamente contro Jaiteh, ma con Mickey dà il meglio di sè, male male ai tiri liberi.
Doron Lamb 5: un piccolo passo in avanti rispetto a sabato, ma ancora insufficiente.