Bologna 16 settembre 2023 – Non si può certo dire che gli accadimenti di ieri in casa Virtus siano stati un fulmine a ciel sereno, anzi, ma la repentinità con cui tutto è accaduto ha lasciato gli addetti ai lavori a bocca aperta.
Alle 10:56 con questo comunicato l’ ufficio stampa della società felsinea comunicava l’ esonero di coach Sergio Scariolo ed in serata faceva seguire quest’altro per comunicare l’ingaggio con contratto biennale di Luca Banchi.
Come dicevamo che qualcosa bollisse in pentola era abbastanza chiaro a tutti, fin dalla conferenza stampa di fine stagione, richiamata a chiare lettere dal comunicato Segafredo, coach Scariolo aveva preso le distanze dal nuovo corso Virtus e le parole non erano sicuramente piaciute ai vertici della società bianconera, ma esteriormente nulla era uscito.
Evidentemente il fuoco continuava a covare sotto la cenere ed alla prima occasione utile il coach bresciano, nella conferenza stampa del 13/09, aveva rincarato la dose parlando di mercato scarno, con giocatori a lui poco conosciuti, non adatti a chiudere le partite e scelti dalla società.
Ora che in casa bianconera ci sia stato un ridimensionamento è palese a tutti, ma che Dobric sia un giocatore sconosciuto, che Polonara non sia stato scelto da lui, dopo che è stato inseguito tutta la scorsa stagione o che Cacok non sia giunto dietro sua indicazione è abbastanza difficile da credere.
A questo punto, secondo Luca Baraldi, ma soprattutto Massimo Zanetti, la situazione era diventata insostenibile e si è giunti alla separazione non consensuale.

Triste epilogo di un’esperienza iniziata in pompa magna e finita lanciandosi gli stracci: sicuramente il coach bresciano ha portato una Eurocup con conseguente qualificazione in Eurolega, ma bisognerebbe anche ricordare come si arrivò a quel successo, raggiunto grazie agli innesti di Hackett e Shengelia mentre la squadra arrancava e di come fu gestito il prosieguo della stagione, sbandierando ai quattro venti il raggiungimento dell’obiettivo annuale arrivando scarichi ad un play off che vide Bologna soccombere in finale per 2-4, tralasciando la figuraccia in Coppa Italia contro Derthona.
Veniamo all’ultima stagione dove fin dall’inizio si sono visti i primi scricchiolii con le lamentele, riportate ad ogni occasione utile, sul mancato arrivo di un lungo, e di un ritorno in Eurolega costellato da vittorie di enorme prestigio e da debacle fragorose con le ultime partite affrontate come gite enogastronomiche di sabatiniana memoria.
Se l’esperienza europea non è stata sicuramente esaltante che dire di quella italiana? Anche quest’anno la Coppa Italia ha visto la clamorosa sconfitta contro la Germani in finale, col coach bresciano che scaricava le responsabilità sulla squadra e lo scudetto andare a Milano in una finale dominata dal fattore campo, lo stesso fattore campo inopinatamente perso con la sconfitte contro Scafati, Napoli e Treviso.
A mio parere l’esperienza bolognese di coach Scariolo, valutata nei due anni, non raggiunge la sufficienza fra risultati e rapporti non certo idilliaci con lo spogliatoio e, viste le ultime esternazioni, il matrimonio non poteva continuare e devo fare un enorme appunto alla società che doveva prendere questa decisione a fine giugno, anche a fronte dei vari, palesi contatti avuti dall’allenatore bresciano durante i play off con Raptors e Real Madrid.
L’arrivo di Luca Banchi è sicuramente la scelta migliore e probabilmente i contatti erano già iniziati proprio a fine stagione scorsa, l’allenatore grossetano è sicuramente persona seria, preparatissima e meritevole di un rientro ad alto livello, ed è incredibile come, dopo l’incredibile lavoro di Pesaro, non sia stato preso in considerazione lo scorso anno per panchine prestigiose. A conferma di ciò non dimentichiamo il titolo di miglior coach agli ultimi Mondiali asiatici dove ha portato la Lettonia ad un incredibile quinto posto.