Milano, 14 ottobre 2023 – Dopo una inusuale settimana di riposo, a causa dei tragici avvenimenti in Israele, l’Armani ha ripreso confidenza con la vittoria dopo un inizio non semplice.
Dopo una partenza con il freno a mano tirato l’Olimpia ha avuto la meglio su una Unahotels che per dieci minuti aveva fatto vedere i sorci verdi all’attacco milanese. Un inizio da incubo, con più palle perse che punti, 10 vs 9, e che aveva risvegliato i fantasmi della sconfitta di Napoli ai tifosi presenti al Forum è stato poi dimenticato grazie ad un secondo quarto fatto di prepotenza tecnica e difesa da Eurolega.
In questo risveglio biancorosso molto marito lo hanno avuto la grinta di un Tonut in versione mondiali, la fisicità di Kamagate, rispolverato dopo l’ n.e. di Napoli, e la ritrovata fiducia di un Kevin Pangos che, dopo un inizio balbettante, ha pian piano trovato il ritmo della partita gestendo i compagni e mettendosi in proprio come da tempo non gli vedevamo fare.
Al rientro dagli spogliatoi i biancorossi di casa hanno messo al sicuro la vittoria sfruttando le incursioni di Poythress ed il missmatch vivente che è Mirotic che ha disposto a suo piacimento dei difensori reggiani. Da segnalare il diciottenne Faye che ha fatto vedere cose estremamente interessanti inframezzate da pollaggini che sono endemiche in un ragazzo così giovane.
Non era certo questa la partita da vincere per Reggio Emilia, che però si è presentata ad Assago senza paura, ma la profondità e la fisicità avversaria sono state un ostacolo troppo erto da scalare. Ora gli emiliani sono attesi dalla trasferta di Cremona che è sicuramente alla portata, ma a patto di affrontarla con la stessa determinazione di stasera perché i lombardi sono sicuramente una compagine ostica con cui fare i conti, come ben sa anche Venezia che stasera ha vinto solo di misura.
Per l’Olimpia la notizia più importante è aver ritrovato Pangos, il canadese è troppo importante per la squadra di Messina ed affrontare il tour de force della prossima settimana contro Olimpyacos, Real Madrid e Tortona avendo il play titolare con qualche certezza in più è fondamentale.
Nota a margine: in una partita del genere, con la prossime fatiche alle porte, i 27 minuti di Shields ed i 28 di Mirotic erano fondamentali, soprattutto con un Tonut così in palla? Qualche minuto in più a Bortolani e Caruso non erano proponibili ?
Highlights
Spogliatoi
EA7 Emporio Armani Milano vs UnaHotels Reggio Emilia 79-68
Parziali: 9-18; 25-9; 26-18; 19-23
Pagelle

Alex Poythress 6,5: inizio abbastanza faticoso, con Messina che lo fa salire e scendere dalla panchina per ingenuità difensive palesi, nel secondo tempo si riprende e fa valere la sua fisicità ed esperienza.
Giordano Bortolani n.g.: come si fa a giudicare un ragazzo messo in campo per soli 3 minuti?
Kevin Pangos 7: più di incoraggiamento che per meriti assoluti, ma riuscire ad uscire dalla buca in cui è da più di un anno, a maggior ragione dopo l’inizio faticoso, fa ben sperare.
Stefano Tonut 8: è lui che suona la carica nel secondo tempo, è su ogni linea di passaggio e mette a ferro e fuoco l’area avversaria, bravo.
Nicolò Melli 10: ha il +/- migliore di tutti, basta.
Ismael Kamagate: entra in campo quasi per disperazione e cambia la geografia a centro area, chiude gli spazi e si apprezzare per la fisicità. E’ ancora legnoso, ma l’altezza non si insegna e se è stato il miglior difensore della Pro A un motivo ci sarà.
Giampaolo Ricci 5: voto uguale ai minuti giocati, e visto quello che ha fatto vedere sono stati anche troppi. Spesso in ritardo non riesce mai a trovare il suo spazio, fa anche un fallo di un’ingenuità non da lui.
Diego Flaccadori 5: replica l’inizio di Napoli, perde palloni a ripetizione e sembra sempre più insicuro.
Guglielmo Caruso n.g.: tre minuti di garbage time.
Shavon Shields 5,5: inizia con un palleggio arresto e tiro di stordente bellezza, ma dopo si perde nei meandri della partita, sbaglia bombe in libertà non usuali per lui.
Nikola Mirotic 6,5: non è in una grande serata al tiro, ed allora va a cercare fortuna più vicino a canestro, la sua aticipità è un rebus insolubile per la difesa emiliana ed i raddoppi che chiama aprono spazi per i compagni.
Johannes Voigtmann 5,5: gioca solo tredici minuti, con alcune palle perse che stanno diventando per lui una sinistra abitudine.

Briante Weber 5,5: inizia molto bene, mettendo in crisi la difesa milanese, ma gli viene messa la museruola e rimpingua il bottino a fine partita.
Giovanni Alassane Camara n.e.
Alessandro Cipolla n.e.
Kevin Hervey 5: è il solito Hervey post infortunio, gira al largo dal pitturato e spara a salve da tre punti, impalpabile e disinteressato.
Langston Galloway 5: spara da tre ogni palla che riceve, con risultati oggettivamente rivedibili, non che da due sia molto meglio, però è lì per quello ed è giusto che ci provi.
Mouhamed Faye 7: il ragazzo promette bene ed oggi lo ha dimostrato, classe ’05, non se so se mi sono spiegato…
6,5: fa vedere movimenti che a tratti fanno luccicare gli occhi, soli 18 anni mette in difficoltà vecchi marpioni come Poythress e Voigtmann, da tenere d’occhio, e con molta attenzione.
Michele Vitali 5: entra dalla panca come sesto uomo di lusso, ma stasera non ha molta efficacia, tira male e non riesce ad incidere.
Sasha Grant 5,5: entra in quintetto per marcare Mirotic, ed all’inizio fa anche un buon lavoro, ma anche lui deve fare i conti con il peso degli avversari.
Jamar Smith 5,5: non si erge a protagonista, non è nelle sue corde, ma qualcosa di più sarebbe stato lecito aspettarsela.
Lorenzo Uglietti 6: entra per mettere pressione suoi portatori di palla avversari, ed il suo lo fa, mette anche una bomba importante, ma poi sparisce insieme al resto della squadra.
Darion Atkins5: in teoria dovrebbe essere un centro, ma cerca fortuna più lontano dal ferro che da vicino, zero rimbalzi sono un dato inaccettabile.
Matteo Chillo 6: entra presto per mettere chili vicino al canestro. Fa quello che luò, ma non è certo lui quello che può cambiare le sorti della partita.