Cremona, 5 novembre 2023 – Grandissima impresa della Vanoli Cremona che comandando dall’inizio alla fine ha ragione della capolista mettendo la parola alla sua imbattibilità in campionato.
Serata da incorniciare per gli uomini di coach Cavina che, contro una Virtus Bologna probabilmente non contrata al 100%, dopo le fatiche di Eurolega di venerdì sera, sfoderano una prestazione fatta di spregiudicatezza ed attenzione, sfruttando tutti i pertugi che i bianconeri le hanno lasciato.
Partita preparata perfettamente dalla squadra del Torrazzo che ha innestato perfettamente le sue bocche da fuoco aprendo il campo per poter poi servire prima Golden e poi Adrian che hanno fatto letteralmente a pezzi la difesa felsinea. Molto interessanti anche le scelte difensive dei lombardi che, sfruttando la serataccia al tiro dalla lunga dei bolognesi, hanno congestionato l’area, raddoppiando continuamente il post basso di Shengelia, levando sbocchi al loro gioco offensivo che tanto aveva impressionato fino a questo punto della stagione.
Come dicevamo la Vanoli è partita subito forte e, nonostante il primo quarto chiuso con due lunghezze di svantaggio, ha dato sempre l’idea di giocare la partita che aveva preparato. Con i due quarti centrali praticamente perfetti Cremona partiva per l’ultimo parziale raggiungendo anche il + 21, ma quando sembrava aver chiuso la pratica doveva contrastare la reazione di orgoglio bolognese.
La Virtus coi quattro piccoli aumentava la pressione in modo spasmodico, obbligando a numerose palle perse i biancoazzurri di casa, ma un paio di difese alquanto rivedibili di Marco Belinelli, ma soprattutto l’errore in sottomano di Cacok sul -7 frustravano i tentativi petroniani ridando ossigeno alla Vanoli che con un parziale di 8-0 metteva definitivamente la parola fine alla contesa con Lacey custode della vittoria casalinga.
Brutta battuta d’arresto per coach Banchi e compagni, ma non del tutto inattesa. Sbalzi di rendimento in stagione, per chi affronta anche l’Eurolega, non sono così rari, l’importante è archiviare subito la disavventura e ricominciare a pedalare chini sul manubrio.
Unico dato veramente preoccupante è la leggerezza di Devontae Cacok, in una stagione dove, per forza di anagrafe, devi necessariamente far riposare il grande vecchio Dunston, non puoi permetterti un back-up così poco performante, a maggior ragione considerando l’assenza di Achille Polonara. Quindi sarebbe il caso che, in società, prendessero in considerazione la possibilità di toppare questa evidente falla.
Grande conferma per la Vanoli Cremona che si conferma matricola terribile. Dopo la roboante vittoria di Scafati Cremona inanella un’altra grandissima prestazione offensiva mostrando un gioco estremamente piacevole con una coppia di lunghi che poche squadre in Lba possono schierare. L’obbiettivo della stagione è sicuramente una salvezza tranquilla, ma se i lombardi manterranno questo standard di rendimento non è detto che ci possa scappare qualcosa di più. Complimenti a tutti, società, staff tecnico e giocatori.
Highlights:
Spogliatoi:
Dopo la gara con Cremona ha parlato in conferenza stampa coach Luca Banchi:
“Quando hai il privilegio di far parte di competizioni di un certo tipo è richiesto sempre uno sforzo importante. Ci sono giornate in cui sei ispirato e ci sono anche giornate come queste, nella storia e nel DNA di una squadra giornate come queste scolpiscono il carattere di chi ha la voglia di competere. Cremona era fresca e leggera, noi abbiamo fatto fatica a trovare un riferimento da cavalcare: stasera in termini di energia si è vista una Cremona vivace e reattiva, noi onestamente sempre ad inseguire.
Abbiamo perso contatto nella parte finale del secondo periodo. Questa è una condizione che ci accompagnerà per tutta la stagione e che dovremo saper gestire: quando giochi a questi livelli non puoi battezzare le partite ma devi essere consapevole di avere necessità di disciplina e personalità. Dopo aver accumulato uno svantaggio importante, siamo tornati ad avere nelle mani il possesso del -5 con Cacok, possesso che avrebbe dato un altro sapore ai minuti finali, poi dall’altra parte abbiamo concesso un canestro con fallo.
Merito a Cremona che ha giocato con consistenza e continuità, come è nelle loro caratteristiche viste le prime cinque partite: avevamo individuato il pericolo di affrontare questo tipo di squadra. Non c’è stato nessun quarto in cui siamo riusciti a tenerli al di sotto di uno standard minimo di realizzazione. Ci saranno ancora giornate come queste, con poco tempo a disposizione per preparare sfide e recuperare energie.
Sono sempre riusciti a creare vantaggi negli 1vs1 e nei giochi a due, i lunghi di Cremona hanno aperto bene il campo costringendoci a coprire più spazio. Non siamo riusciti, se non in brevi tratti di gara, a limitare le potenzialità e l’efficacia dei nostri avversari.
Bisognava essere bravi a produrre una difesa consistente indipendentemente a situazioni di cambio, con lunghi che marcano i piccoli e viceversa. È successo sia a noi che a loro ma il livello di energia e competitività è stato diverso. Abbiamo mancato in aggressività, caratteristica nelle nostre corde: siamo all’inizio del nostro percorso, con vittorie esaltanti e sconfitte come questa che ci devono dare spunti per il futuro.”
Le percentuali? “Sarebbe riduttivo pensare solo a quello. Cremona è stata brava comunque a rallentare il flusso del nostro gioco, la palla non ha circolano con adeguata fluidità. Abbiamo comunque costruito tiri aperti senza segnarli: è un indice di prontezza e lucidità. Incassiamo questa sconfitta, facciamo un’analisi sui numeri ma non possiamo pensare che sarebbe bastato tirare meglio per fare una partita diversa. Ci sono varie componenti con cui analizzare, serate come questa ce ne saranno ancora.”
Il commento di Coach Cavina alla vittoria contro la Segafredo
Vanoli Basket Cremona vs Virtus Segafredo Bologna 93-83
Parziali: 21-23; 25-14; 25-15; 22-31
Pagelle:
Nathan Adrian 7,5: nel primo tempo si limita ad aprire gli spazi per i compagni con un paio di tiri da fuori, nel secondo appare al proscenio per fare il protagonista, fa impazzire l’avversario di turno con una partita praticamente perfetta.
Marcus Zegarowski 7: sembra uno di quei gatti sornioni, che paiono dormire sui cuscini, ma che appena ti avvicini ti danno una zampata ad artigli spianati, mette un paio di canestri importanti sempre nei momenti giusti.
Andrea Pecchia 6: non una partita da grandi numeri, ma con lui in campo la Vanoli è più equilibrata e più ringhiosa difensivamente, partita senza picchi, ma con tanti intangibles.
Davide Denegri 7: gara senza paura del ragazzo di Tortona. Metti tiri, smazza assist, e non ha il benchè minimo timore reverenziale verso gli avversari, bravo.
Trevor Lacey 8: gestione pressochè perfetta da 9 assist a fronte di zero palle perse. E nel momento di maggior difficoltà della gara mette i canestri che tengono a distanza gli avversari.
Matteo Piccoli 6+: 9 minuti di applicazione difensiva ed una bomba, bene così.
Wayne McCullough 6,5: non appariscente, ma presente, mette i tiri quando servono e soprattutto mette tante pressione sulle linee di passaggio, sporcando i giochi avversari.
Grant Golden 8: partita al limite della perfezione, fa ammattire Cacok e Mickey che non riescono neanche a prendergli la targa, un po’ leggero nel momento della tentata rimonta bolognese, ma alla fine ha ragione lui.
Simone Zanotti 5: non riesce a gestire i falli, spesso in ritardo nelle chiusure difensive, serataccia.
Paul Eboua 5,5: prova a dare un po’ di ossigeno ai compagni, ma sbaglia un paio di cose molto banali, tanto da convincere coach Cavina a farlo accomodare presto in panchina.
Marco Belinelli 4,5: brutta serata per il capitano. Inizia dalla panchina e appena in campo spara a salve per tre quarti. Appena ritrova la mira, in piena rimonta, compie almeno due scelte difensive che definire rivedibili è essere molto buonisti, che rendono vano il lavoro dei compagni.
Alessandro Pajola 5,5: parte in quintetto, ma non riesce mai a trovare il ritmo partita. Deve anche gestirsi a causa dei falli, infatti prova anche l’ebrezza di un fallo tecnico.
Jaleen Smith 6+: tra le guardie probabilmente il migliore. E’ l’unico con medie accettabile da dietro l’arco, si conferma difensore tignoso, da sfruttare.
Ognjien Dobric 5,5: litiga col canestro dalla lunga distanza, ma nel complesso farebbe una partita sufficiente, non fosse per l’amnesia su rimessa che permette ai cremnesi una comoda bomba dall’angolo che mette definitivamente la parola fine alla rimonta bianconera.
Bruno Mascolo 5: deve far rifiatare Pajola, gli vengono concessi 5 minuti, ma non li sfrutta per guadagnare spazio, se vuole giocare non può limitarsi al solo compitino.
Devontae Cacok 4,5: oltre a non prendere mai nemmeno la targa di Golden sbaglia anche il canestro che avrebbe potuto riaprire completamente la partita, inoltre il 40% dalla lunetta per un giocatore professionista non è accettabile.
Toko Shengelia 5,5: una partita al di sotto del suo meraviglioso standard di questo inizio di stagione. Soffre i raddoppi e non riesce a limitare Adrian, serata no.
Daniel Hackett 5: entra solo ad inizio terzo quarto, ma anche lui non è il solito mastino. Prova a dare la sveglia alla ripresa dei giochi, ma non è serata, forse era il caso di farlo riposare anche stasera.
Leo Menalo n.e.
Jordan Micke5: va in doppia cifra anche stasera, ma i punti oltre a contarli vanno pesati, e quelli di stasera avevano davvero poco peso specifico. Anche lui dovrà ricorrere agli almanacchi per vedere le fattezze di Golden, considerato che in campo non lo ha mai visto. Il suo airball da tre punti è la fotografia della sua gara.
Awudu Abass 6,5: per intensità e garra è stato probabilmente il migliore dei suoi. La rimonta bolognese coincide col suo ingresso in campo nell’ultimo quarto, anche se non precisissimo ha messo in campo tutto.
Isaia Cordinier 6: l’energia non gli manca mai. Fa il suo, ma non eccelle.