Madrid, 09 novembre 2023 – Chi fermerà il Real potrebbero cantare i Pooh dopo la prestazione odierna dei Blancos. Sei uomini in doppia cifra, 134 di valutazione e 15 partite vinte consecutivamente fra Lega ACB ed Eurolega per i Campioni d’ Europa, queste sono le cifre del Madrid in questo inizio di stagione.
Davanti a questa corazzata la Segafredo non aveva iniziato male il match, anzi, ma proprio il risultato del primo quarto, con una Virtus pressoché perfetta, ha dato l’idea di come Bologna mai e poi mai avrebbe potuto portare a casa questa partita.
Partenza sprint degli uomini di coach Banchi, dicevamo, ma lo sforzo iniziale portava ad un misero +1 dal quale i padroni di casa partivano per sferrare il pugno del ko ad inizio secondo quarto, aumentando la pressione difensiva e chiudendo ogni via per il canestro ai bolognesi.
Pick and roll centrale e palle recuperate, queste sono state le chiavi che hanno aperto la partita e che non hanno dato scampo a capitan Belinelli e compagni. 27-10 il parziale del secondo e decisivo quarto, con Facundo Campazzo che già è un fenomeno di suo, ma se poi lo fai anche correre in campo aperto, ti apre a metà e non ti dà più la possibilità di fare alcunché.
Dopo l’intervallo lungo la Virtus Bologna ha anche provato a reagire, guidata dal suo numero 3, ma ogni volta che sembrava ci potesse essere uno spiraglio per provare a rigiocarsi la partita coach Mateo tirava fuori dal cilindro una asso nuovo, da Yabusele a Deck, dal solito immenso Tavares a Cozeuer e ricacciava indietro gli ospiti che a cinque minuti dalla fine alzavano definitivamente bandiera bianca.
Per provare a portare a casa questa partita i bianconeri avrebbero dovuto giocare la partita perfetta, ma così non è stato. Mickey è sembrato essere tornato il pulcino bagnato della scorsa stagione e lo stesso dicasi di Lundberg, mentre Pajola non ha festeggiato il suo compleanno nel migliore dei modi, se volevi avere una speranza di restare in partita i lunghi dovevano essere pericolosi da fuori, ma questa sera non hanno performato.
Non bisogna fare una tragedia della sconfitta di oggi, che era più che pronosticabile, ma cogliere i lati positivi, dalla voglia di reagire mostrata nel terzo quarto alla certezza che non sempre avrai di fronte dei mostri del genere, ma lo staff bianconero dovrà velocizzare l’inserimento dei nuovi che anche stasera sono sembrati ai margini. In vista del derby contro l’Olimpia la Virtus dovrà ripartire dalla vittoria contro l’Efes, dimenticando in fretta questa disavventura, anche perché la gara di martedì prossimo potrà dir molto sulle reali ambizioni di questo gruppo.
In casa Real che dire? Qualche nota stonata da parte del Chacho che forse aveva qualche sassolino da togliersi contro Hackett, e non gli è riuscito benissimo, alla scarsa mira dell’eterno Lull, ma tutti noi sappiamo che il 23 in maglia bianca quando serve si fa sempre trovare presente.
Highlights
Spogliatoi
Le parole di Coach Banchi alla termine della gara con il Real:
“Abbiamo giocato una buona partita in attacco nel primo periodo. Ma il Real ha davvero un’incredibile capacità di segnare. Nel secondo quarto si è creato un divario troppo ampio, perdendo troppi palloni. Dopo era difficile, anche se apprezzo lo sforzo di rientrare e restare in partita. Ma se finisci sotto a Madrid di così tanto, è davvero complicato farlo. Cerchiamo di prendere il meglio possibile da stasera, veniamo da una brutta sconfitta in Italia. Dobbiamo concentrarci sulla prossima partita, dove dobbiamo avere un atteggiamento diverso. Il nostro DNA è diverso, e se vogliamo stare nella competizione dobbiamo avere un differente livello di energia.
Le 10 palle perse del secondo periodo sono criminali per chi vuole competere, abbiamo alimentato il contropiede del Real, assist e canestri facili, e quando collezioni quello scarto è difficile rientrare. Nel secondo periodo siamo stati molto scadenti, palle perse e scarsa qualità dei tiri, è un dato oggettivo. Non abbiamo fatto nulla di quel che avevamo preparato. Il Real si conosce alla perfezione da tantissimi anni, livello di intesa altissimo.
Tu devi cercare di ripulire il gioco con dedizione e concentrazione massima. Contro i campioni d’Europa ti aspetti questo atteggiamento, invece nei primi 10’ ci siamo un po’ specchiati, e poi improvvisamente tutto è deflagrato. Abbiamo fatto scelte di passaggio sconcertanti che non rendono giustizia alla qualità dei nostri allenamenti. Livello del gioco inaccettabile, non solo per il Real, si è visto a Cremona. Questi momenti di sbandamento non ce li possiamo assolutamente permettere.”
Real Madrid vs Virtus Segafredo Bologna 100-76
Parziali: 26-27; 27-10; 15-14; 32-23
Pagelle
Fabien Cozeur 5,5: va in doppia cifra, vero, ma soffre tremendamente Marco Belinelli.
Rudy Fernandez 10: è come Melli, non si sa perché, ma certi personaggi meglio non averceli contro, il +/- di +27 con 12.41 minuti giocati è irreale.
Alberto Abalde n.e.
Facundo Campazzo 9: gestisce la gara come più gli piace, e ringraziare che non ha avuto una grande mira da 3 punti.
Mario Hezonja 6,5: non ha le sue solite strisce in cui è immarcabile, ma fa abbondantemente il suo.
Sergio Rodriguez 5: l’unico a steccare la partita, un po’ troppo nervoso non regala mai uno dei suoi splendidi guizzi.
Gabriel Deck 7,5: mette in difficoltà Shengelia e si fa sempre trovare pronto sugli scarichi per punire i raddoppi del georgiano, chirurgico.
Vincent Poirier 6: non è Tavares, ma lo fa rifiatare senza fare danni vista la precisione dalla lunetta.
Walter Tavares 8: dovrebbe essere illegale poter portare in giro quel telaio, con quell’altezza e quella velocità.
Sergio Lull 6: il vecchio drago non brilla, ma tiene sempre botta in difesa.
Guerschon Yabusele 7,5: gioca molto nel secondo tempo e fa sempre la giocata importante, praticamente infallibile, mette canestri pesanti quando la Virtus prova a rientrare.
Dzanan Musa 6: sembra invisibile, ma poi ti accorgi che anche lui va in doppia cifra.
Iffe Lundberg 5: involuto rispetto al rientro, sembra tornato il solito masturbatore di palleggi senza prendere iniziative.
Marco Belinelli 6,5: inizio difficile, nel secondo tempo prova a prendersi la squadra sulle spalle, ma non è sufficiente.
Alessandro Pajola 4,5: dopo il primo canestro in post basso, mai visto così in difficoltà contro nessun altro avversario, questa sera si sognerà Campazzo che gli sfugge da tutte le parti.
Jaleen Smith 5: mette punti a partita finita, anche lui sembra timido ed impacciato. Deve ancora trovare il suo ruolo, ma da lui ci si aspetta che si metta in proprio quando i compagni faticano.
Ognjien Dobric 6: solo 15 minuti in campo, ma i numeri non lo condannano, anzi…
Devontae Cacok n.e.
Toko Shengelia 5: viene sopraffatto dalla fisicità madrilista. Non riesce a trovare i suoi movimenti e sembra aver perso la sicurezza nel tiro da fuori che tanti gli ha aperto in questo inizio di stagione.
Daniel Hackett 7: è l’unico che sembra avere la garra giusta per provarci fino alla fine. Non ha paura di penetrare e di giocare con decisione, troppo solo.
Jordan Mickey 4,5: sembra un pulcino bagnato, esita in ogni decisione, fa tiretti corti sul primo ferro che denotano mancanza di decisione, senza il tiro da fuori è un boccone molto facile per i lunghi avversari.
Bryant Dunston 6+: nello splendido inizio della Virtus c’è molto di suo, ma se poi i compagni non riescono più a trovarlo, e se a lui si accende la spia della riserva ci sta un calo, comunque avercene.
Awudu Abass 5: neanche i minuto e mezzo in campo per tirare due bombe, sbagliare due bombe, ed accomodarsi in panchina.
Isaia Cordinier 6+: dopo l’ottimo inizio viene frenato dai falli e poi fa troppa fatica contro la difesa madrilista, ma il coraggio non gli manca certamente, non ottimale il suo rapporto con la terna.