Dopo aver provato a mettere in fila le magnifiche 13 a fine agosto senza ancora poter vedere le nuove straniere e valutare l’amalgama raggiunto dalle squadre siamo qui ora, dopo 6 partite di campionato, a riformulare il nostro ranking in base a quanto visto fin qui.
Tra parentesi trovate la posizione nel nostro ranking estivo. Partiamo!
#1 – REYER VENEZIA (3)
Partenza a razzo per la squadra di Mazzon che nonostante gli infortuni a Santucci e Shepard e Kuier che è arrivata in ritardo non ha perso un colpo vincendo tutte le partite ma soprattutto riuscendo ad avere la meglio su Schio nel sentitissimo derby.
Matilde Villa ha preso in mano la squadra dimostrando di essere più che pronta per portarla in alto. Fino a dove? Mah, per quanto fatto vedere anche l’obiettivo grosso non sembra così una chimera come poteva sembrare in estate e le sue grandi perfomance in azzurro non fanno che aumentare la fiducia in lei da parte di tutti
La squadra ha ottime individualità e pare più coesa delle rivali, inoltre pare proprio aver assimilato tutti i dettami tattici di Mazzon. Inoltre sta beneficiando della crescita impetuosa, oltre che della playmaker classe 2004, anche di Cubaj che è partita alla grande e che è molto migliorata rispetto alla stagione passata
Da registrare anche i progressi, seppur lenti, di Pan e le conferme di Fassina, Kuier e la sorpresa di una Meldere più incisiva che in passato
Vi sono anche dubbi e perplessità: Berkani ad esempio, ha offerto fin qui un rendimento altalenante e il suo modo di giocare non sembra, visto da fuori, l’ideale di coach Mazzon. Ma ha talento e una volta inserita meglio potrebbe dare senz’altro un contributo maggiore.
Capitolo Shepard: in pochi si sono accorti della sua assenza ed è un gran complimento per la squadra. Ora che è tornata però ci saranno da stabilire e rimodulare equilibri e questo processo potrebbe portare a qualche problematica.
Fondamentale è per Mazzon cercare di modificare il gioco dello scorso anno dove la ricerca in attacco di Jessica era spesso forzata e ridondante. Abbiamo visto in queste prime partite che la squadra si esprime meglio con un flusso più naturale senza che tutte le giocatrici giochino esclusivamente per servire Shepard.
La sfida per Mazzon sta proprio qua, se riuscirà nell’intento la Reyer potrà puntare a tutte le competizioni, campionato compreso e ad oggi ha buone chances in ognuna di loro di arrivare fino in fondo
#2 – VIRTUS BOLOGNA (1)
Perde una posizione la squadra di Vincent a causa soprattutto delle ultime settimane, con sconfitte inaspettate più che nella forma nella sostanza.
Cioè, contro San Martino di Lupari ci si può appellare alla stanchezza e alla concentrazione non al massimo, ma in Eurolega contro Villeneuve D’Ascq e contro il CDK Mersin le scuse non bastano più.
La squadra sembra che giochi ad un intensità troppo bassa per emergere a questi livelli. Le nuove come Cox e Peters hanno inciso a tratti ed in mancanza di Laksa tanto peso offensivo è ricaduto su Dojkic, che non sempre si è fatta trovare pronta.
Lo zero contro Villeneuve pesa parecchio come anche lo 0/5 da tre contro Mersin, ad esempio, e come detto non c’è in panchina una alternativa che possa portare punti sicuri.
Pasa sta anche giocando bene ma segna il 90% dei punti in penetrazione, quindi manca pericolosità da dietro l’arco che la pattuglia delle italiane non riesce a colmare (in Eurolega poi, giocano pochissimo)
Zandalasini non può fare tutto da sola: lei si sforza per coinvolgere le compagne, ed il buon numero di assist lo dice chiaramente, ma poi capita sovente che si spazientisca ed inizi a giocare da sola creandosi tiri dal palleggio che non muovono la difesa e che non mettono in ritmo le altre.
A mio avviso ci vorrebbe un play capace di mettere punti alla bisogna che sposti Dojkic in guardia liberandone il talento e levandole i compiti di regia.
Anche le lunghe non sono scevre da critiche: se Olbis è stata la più continua, da Rupert ci si aspetta un cambio di marcia deciso ed anche Cox deve giocare meglio ed essere più costante
Ovviamente ci sono anche molte cose positive in questo inizio di stagione, se Vincent riuscirà nel migliorare il gruppo e la sua compattezza, magari facendo crescere Pasa e Del Pero, allora la Virtus competerà dovunque, perché il roster è di assoluto livello
#3 -FAMILA SCHIO (2)
Inizio di stagione con luci ed ombre per le Campionesse d’Italia in carica. Volendo essere onesti le ombre non sono poi così molte se parliamo di meri risultati; in Eurolega possiamo citare la sconfitta in casa contro le ungheresi del DVTK e il trentello preso dal Fenerbahce che però è uno squadrone spaventoso.
In campionato c’è stata la sconfitta a Venezia e le vittorie un pelo balbettanti contro Campobasso e Sassari ma poi una reazione si è vista: asfaltata Roma con il bis in Eurolega contro un Lione rimaneggiato.
Le note positive fin qui son state Guirantes, la più continua e positiva, Reisingerova è partita forte anche lei anche se nelle ultime partite è sembrata in calo. Tra lo zoccolo duro Sottana e Crippa sanno sempre il fatto loro come Bestagno mentre Penna sta migliorando rispetto all’anno scorso.
Sono invece Verona e Keys forse le giocatrici che stanno mancando, seppure parzialmente. Intendiamoci, stanno giocando ad un discreto livello, ma lo scorso anno erano un altra cosa catalogabile in Top Player europee, erano semplicemente tra le migliori 3-4 del loro ruolo.
Uno dei motivi di questo calo è senz’altro la dipartita di Mabrey ed anche Howard che attiravano le difese permettendo loro di avere più libertà e forse una maggior freschezza sia fisico-atletica sia mentale, aspetto sempre molto importante e sempre poco considerato
A sostituire la scelta n.1 del draft Wnba 2022 è arrivata Robyn Parks, che fin qui ha convinto il giusto. Se dovesse iniziare a crescere tornando quella di 12 mesi fa allora Schio potrebbe davvero tornare in alto ma per farlo bisogna che l’ex Magnolia capisca in fretta il nuovo sistema di gioco e si adatti ad esso
Anche Juhasz non ha convinto al 100% ma la politica di Schio è quella di aspettare le nuove arrivate dando loro del tempo e fiducia incondizionata. Poi tra qualche tempo si tireranno le somme.
Occhio comunque perché nonostante le abbia posizionate al terzo posto sono consapevole che quando il gioco si farà duro (leggi playoff) la grinta e la voglia di vincere di giocatrici ed ambiente verrà sicuramente fuori. Non sarà facile per nessuno detronizzarle, ecco perché quest’anno arrivare prime in Regular Season sarà ancora più importante
#4 MAGNOLIA CAMPOBASSO (8)
Ben 4 posizioni scalate dalla squadra di Sabatelli (rispetto al ranking agostano) che ha impressionato un po’ tutti ed anche sorpreso, se vogliamo.
Merito di tutto questo a mio modo di vedere è stata la ferocia difensiva con la quale la Magnolia caratterizza ogni sua partita a prescindere dall’avversaria.
Funzionali allo scopo le varie Morrison, Kacerik, Trimboli, Quinonez che possono mettere in campo fisicità, atletismo e anche, nelle due italiane, tanta esperienza e malizia.
In attacco invece una grande mano la sta dando Dedic, che rispetto alle attese sta giocando alla grandissima disputando forse la stagione migliore in carriera. Mistinova sta portando punti, e gli si chiedeva quello, come si chiedevano rimbalzi a Pallas.
L’ex Faenza però sta facendo ancora meglio, mettendo lei pure una pressione fisica abnorme sulle avversarie dominandole a rimbalzo e infilandole in velocità sfruttando il suo grande atletismo. E’ una giocatrice pronta per grandi palcoscenici, ma per ora è Campobasso a goderne i servigi.
Note negative non ce ne sono, ma se vogliamo trovare il pelo nell’uovo a questa squadra è nella lunghezza della panchina. Giachetti e Srot giocano poco ma quando chiamate in causa non fanno danni, piuttosto manca un cambio di Pallas, perché Narviciute ci mette l’anima ma non è un pivot, è troppo leggera e quindi appena entra è costretta a spendere falli sulle lunghe avversarie.
#5 – GEAS SESTO SAN GIOVANNI (4)
Dopo l’inizio shock nell’Opening Day la squadra di Zanotti ha offerto prestazioni in linea con le aspettative, vincendo partite con squadre con meno talento e perdendo qualche giorno fa contro la Magnolia in casa ma con tante attenuanti.
Attenuanti che avrebbero potuto anche farmi decidere di confermare Geas in 4° posizione, perché se una squadra senza Begic e Dotto, con Panzera e Trucco a mezzo servizio, perde in volata è abbastanza chiaro che dovrebbe essere superiore al completo.
Ho comunque voluto premiare il grande inizio di stagione della Magnolia, ma Geas ha tutte le carte in regola per riprendersi la quarta piazza e perché no, sfruttare anche qualche indecisione delle big.
Tinara Moore si sta confermando un centro tra i migliori del torneo (anche se 6 rimbalzi di media sono pochini), Gwathmey è ancora alterna anche nei 40 minuti di una partita ma volendo guardare le cifre segna quasi quanto Moore e prende più rimbalzi. Sarebbe la guardia…..
La grande sorpresa è Gina Conti, play rookie che sta viaggiando a quasi 11 punti con oltre 4 rimbalzi di media. Deve alzare quei 2 assist a partita, ma il suo viaggio italiano è appena iniziato……e continuerà, grazie alla presenza in Italia-Grecia, in quota italiani liberando uno slot da comunitaria per Geas. Un bel vantaggio che però non è detto venga sfruttato, anche visto il precedente dell’anno scorso
Anche Bestagno, tolta l’ultima partita, sta offrendo un gran bel contributo e secondo me potrebbe fare ancora meglio con un po’ di convinzione in più.
Poi ci sono Panzera e Trucco, ormai non più giovanissime ma certezze nel roster rossonero. Hanno sempre alti e bassi, non hanno ancora fatto quello step che le dovrebbe portare da essere discrete/buone giocatrici a diventare ottime/clamorose giocatrici.
Hanno le doti, lo spazio ed il tempo per farlo e dovessero riuscirci allora Geas potrebbe puntare a migliorare la posizione dell’anno scorso…..
#6 ALAMA S.MARTINO DI LUPARI (10)
San Martino forse è la squadra rivelazione per eccellenza di questo inizio stagionale. Non solo per l’impresa fatta contro la Virtus Bologna ma anche per le altre vittorie ottenute con un buon piglio, imponendo il proprio gioco e le proprie peculiarità.
Anche l’unica sconfitta al PalaNat contro Geas è venuta dopo aver combattuto fino alla fine e senza Turcinovic. La francese fin qui è stata una splendida rivelazione perché sta segnando un buon numero di punti (quasi 14 a gara) con un clamoroso 48% da tre punti.
Ma chi le arma la mano è Rae D’Alie, inossidabile playmaker che ogni anno non smette di migliorare e di alzare il proprio livello. 12 punti, 8 assist e 5 rimbalzi sono cifre clamorose per un peperino 36enne di 1,60 metri, il manifesto vivente che non serve essere alta 2 metri per fare grandi cose.
Poi c’è Anastasia Conte che pure lei rispetto a Crema ha innalzato la sua pericolosità anche se il 22% da due punti va migliorato.
Capitolo straniere: di Turcinovic abbiamo detto, Kostowicz è il segreto poco nascosto di questa squadra, perché con la sua mobilità mette sempre in ambasce le lunghe avversarie e non soffre troppo in difesa. Le cifre son di tutto rispetto ma dicono anche poco sul lavoro che fa e sull’importanza che riveste per coach Piazza.
Soule invece è la classica americana dal fisico pazzesco ma che va aspettata perché deve ancora capire come si gioca al di qua dell’oceano. Ha qualità su tutti i fronti, ed i suoi miglioramenti saranno fondamentali nel prosieguo della stagione giallonera.
Last, but not least, le giovani: Guarise ed Arado stanno avendo minuti (una decina a gara) dove spesso si rendono utili. Guarise soprattutto sta dimostrando meno timidezza offensiva rispetto ad Arado ma siamo sicuri che anche Arianna riuscirà ad emergere perché le qualità ed il talento non le mancano.
#7 VIRTUS EIRENE RAGUSA (5)
Nonostante un pessimo avvio Ragusa ha perso soltanto due posizioni rispetto ad agosto perché penso che la qualità del roster ci sia e non sia poca, anche se la squadra iblea sta facendo fatica a dimostrarlo.
Ci sono dubbi sulla chimica globale della squadra e parlando delle giocatrici singole finora ha lasciato dubbi il rendimento di Thomas e la sua compatibilità con Milazzo e Spreafico.
Anche Chidom nonostante ottime cifre non mi ha convinto in toto, mentre Jakubcova finora ha deluso anche se ha l’alibi degli infortuni. A me pare un giocatrice troppo soft per gli standard della LBF, ricorda in qualche modo Vitola rispetto alla quale ha molto meno talento.
Vedremo se sarà capace di smentirmi. Non ha questi problemi Juskaite, che si sta dimostrando una giocatrice clamorosa, e mi gioco già il mio nichelino che l’anno prossimo disputerà l’Eurolega.
Con una giocatrice così tanti problemi possono essere nascosti sotto il tappeto, ma prima o poi bisogna affrontarli. Ad esempio, la coesistenza tra lei, Thomas e il resto della squadra
Nel gruppo italico sono in molte a non aver performato come al solito, a partire dalla neo capitana azzurra Spreafico, fin qui non incisiva e con percentuali da tre punti troppo basse per le sue abitudini.
Anche Miccoli sembra in difficoltà, pare non riesca a trovare un ruolo ben definito e non abbia quella brillantezza che a Lucca era la norma.
Milazzo invece piano piano si sta prendendo le chiavi della squadra e di cosa sia capace lo sappiamo tutti, vedasi ultimi secondi dell’ultima sfida contro l’Oxygen.
Ma anche lei deve aumentare la qualità della sua pallacanestro, appunto che mi sento di fare anche per Pastrello perché deve essere più una minaccia in attacco se vuole fare un salto di qualità
Il lavoro per coach Lardo non manca, Ragusa è piazza esigente che mette parecchia pressione. E’ quindi possibile sia un miglioramento netto in classifica nei prossimi mesi, ma rimane anche l’ipotesi di un crollo perché l’impianto biancoverde non è sembrato avere fondamenta solidissime
#8 OXYGEN ROMA (7)
E’ vero che la nuova squadra romana ha 1 vittoria e 4 sconfitte ma tanto per darvi un idea, il differenziale tra punti fatti e subiti recita meno 24 e se togliamo la debacle a Schio diventa +7. Segno che le sconfitte sono state tutte di misura, figlie di una combinazione tra sfortuna, poca conoscenza delle compagne ed inesperienza della staff tecnico
Le potenzialità di una pronta risalita in classifica ci sono tutte e l’obiettivo playoff chiaramente raggiungibile, ma certi errori non dovranno essere più ripetuti anche se ora vi saranno altre due sfide semi impossibili contro Venezia e Bologna.
Di Meglio e soci dovranno resistere ad eventuali prime voci negative nel caso, perché poi il calendario si ammorbidirà parecchio e vi sarà la possibilità di recuperare.
Sulle singole: la squadra offensivamente si poggia sul quadrilatero Dongue, Czukor, Kalou e Romeo ma l’intesa tra le 4 come ovvio è di molto perfettibile. Le tre straniere si stanno confermando come giocatrici di valore, poi c’è la questione Sventoraite, che finora ha un pochino deluso tifosi e dirigenza.
Ha tutto il tempo per rimediare ma il suo impatto, specie quello fisico, dev’essere più vigoroso. Più rimbalzi, più protezione del ferro ed anche più efficacia in attacco perché 5 punti di media sono proprio pochi.
Le italiane: Gilli sta facendo un lavoro difensivo incredibile, si sta forse specializzando in questo ma non deve smettere di guardare il canestro perché deve dare di più di 3 punti nei 25 minuti di media che gioca
Cupido direi più che discreta, la sua leadership si sente in campo anche se talvolta fa fatica a trovare il canestro specie dalla lunga.
Chi è sotto il par è Giulia Natali, finora un pesce fuor d’acqua che sta giocando poco e rendendo di conseguenza. Sta a lei invertire la rotta e guadagnarsi la fiducia del coach, anche se da cambio di Czukor i minuti non potranno crescere più di tanto.
Se mi permettete, ad oggi e col senno di poi forse per Giulia sarebbe stato meglio scegliere un altra destinazione; ma so anche che i conti si fanno alla fine, per cui vedremo
#9 DINAMO SASSARI (6)
Forse sono troppo severo con la Dinamo mettendola al nono posto, forse dovrei ripensare meglio al tipo di squadra costruita, al doppio impegno tra campionato e coppa che succhia energia, alle americane che ancora di devono integrare.
Fin qu in la Dinamo ha raccolto solo una vittoria, lo sappiamo tutti. Ma il calendario è stato tostissimo, le sarde hanno affrontato Schio, Reyer, Geas e Magnolia e Ragusa, manca solo la Virtus per fare tutte le migliori.
Penso che la sosta possa rivelarsi un toccasana per la squadra di Restivo, sia per recuperare energie che per affinare l’amalgama.
Delle singole non si può non partire dalla capitana Carangelo. Questa estate uno degli obiettivi del mercato è stato prendere una giocatrice che potesse farla rifiatare ma dopo 6 partite il minutaggio medio di Deborah recita 35 minuti.
La deputata a sostituirla sarebbe Togliani che ne gioca 20; dove sta l’inghippo? Il punto è che spesso Restivo le usa assieme, perché si è accorto che Raca e Kaczmarczyk non sono delle play aggiunte come erano Makurat ed Holmes lo scorso anno.
Tutti gli avversari che incontrano la Dinamo hanno come uno dei primi diktat quello di pressare Carangelo che è l’unica ad avere un certo ball-handling ed è comunque la fonte primaria del gioco biancoblu.
Inserendo Togliani però si aprono altre problematiche, come taglia fisica insufficiente e difficoltà nell’attaccare il canestro. La coperta è quindi corta per Restivo che può uscirne solo inserendo meglio e abituando Joens ad aiutare Carangelo.
Anche sotto canestro Kaczmarczyk non sta rendendo al meglio e sta soffrendo la mancanza di conclusioni a lei gradite (dalla media distanza su scarico) perché come detto poche battono l’uomo dal palleggio e ancora di meno sono abituate a scaricare.
Raca finora è ondivaga, alterna grandi cose ad errori puerili. Anche da lei ci si aspetta di più, sia come pulizia del gioco sia come aiuto a creare gioco per le altre. Hollingshed invece ha disputato un buon inizio, viaggia a 14 punti e 6,5 rimbalzi di media: l’impressione è che se ci fosse di fianco una Holmes renderebbe ancora di più
Anche la pattuglia italica deve alzare il rendimento: di Togliani abbiamo accennato e concludiamo dicendo che il 20% da due punti, il 29% da tre e 0,8 assist in 20 minuti di media sono statistiche che fotografano bene i problemi.
Crudo invece si deve ancora ritagliare un suo spazio e per lei è importante avere continuità perché può dare fisicità in difesa ed a rimbalzo. Chissà se Restivo ha in testa di varare una coppia di ali Crudo Raca con Hollingdshed da 5 per velocizzare la manovra….
Poi c’è Toffolo che si sbatte sempre da paura e spesso risulta utile o utilissima. Si sta specializzando nel giocare tra le pieghe della partita ma deve continuare a lavorare specialmente sul tiro da 3, perché se diventasse mortifera cambierebbe parecchio la sua possibilità di impiego
#10 BASKET PROJECT FAENZA (11)
Rispetto ad agosto la squadra romagnola guadagna un solo posto nel ranking e forse, per quel che ha fatto vedere fin qui, è anche poco.
Perché Faenza ha disputato un buon avvio di stagione vincendo le partite che doveva vincere contro Sanga e Battipaglia e giocando alla grande contro due corazzate come la Virtus e la Reyer
Quella con Venezia sarebbe stata una vittoria meritatissima ma il tap in di Kuier ha lasciato l’amaro in bocca a tutti. Ma ricordo anche che la sconfitta che pesa di più è quella dell’Opening Day contro Brixia, con la partita in mano ed una diretta concorrente di fronte, son stati due punti persi che Seletti spera di non rimpiangere in futuro.
Detto questo le grandi incognite alla vigilia erano il rendimento delle americane e la profondità della panchina: ebbene, Booker e Dixon viaggiano su due corsie parallele. La prima sta facendo fatica, ancora si deve integrare nei meccanismi dell’ex coach di Costa ma ha lasciato intravedere buone potenzialità e quindi crediamo che possa crescere strada facendo.
Dixon invece, pur essedo anche lei una rookie, ha avuto un gran bell’impatto con il nostro campionato anche se qualche up&down si è palesato durante queste prime giornate, ma credo sia fisiologico. Anche lei comunque è attesa da un crescendo rossiniano che porti le faentine a lottare per evitare i playout.
Una mano la darà senz’altro Tagliamento, fin qui molto alterna e con percentuali molto basse al tiro (37 da 2 e 24 da 3) ed ora ferma ai box. Deve riuscire ad elevare la qualità dei tiri presi per aumentare le sue percentuali, dovesse riuscirci allora si che Faenza potrebbe svoltare
Siamo contenti invece del ritorno a pieno regime di Spinelli, finora ha portato qualche mattoncino alla causa qua e la, ma penso che il suo contributo andrà aumentando proporzionalmente alla ruggine che si toglierà di dosso, che non è poca.
Benissimo la coppia ex Empoli Cvijanovic e Peresson, specie la prima, che non stanno soffrendo il salto di categoria. Per Tina uno fantascientifico 65% da due punti, il suo primo passo fulmineo le apre spesso e volentieri spazio per due facili punti, da qui le percentuali monstre
Bene anche la capitana Franceschelli, una sorpresa la giovane Edokpaigbe che sarà destinata a giocare di più visto l’impatto atletico che riesce a dare mentre sarei curioso di sapere la valutazione dello staff su Brossmann perché secondo me potrebbe dare di più in attacco ma sono conscio che sta offrendo tante cose diverse come difesa, reattività a rimbalzo e sui palloni vaganti, aiuto al play.
Tirando le somme Faenza sta disputando un discreto campionato e la sua posizione potrebbe migliorare, quasi a sfiorare la zona playoff se calasse qualcuna davanti….
#11 BRIXIA BASKET (9)
In estate sono stato fin troppo ottimistico circa le potenzialità della Leonessa: avevo pensato che con una Carlotta Zanardi motivata e riposata dall’estate sabbatica, con tanti innesti di esperienza come Tassinari e Landi, con straniere più che discrete Brescia avrebbe potuto sorprendere.
Ed invece mi sbagliavo, ma solo perché non ho dato uno sguardo al calendario: a parte la giornata di riposo Brixia ha vinto contro Sanga e Faenza e perso contro Virtus, Reyer e San Martino di Lupari. Quindi un po’ tutto secondo pronostico, e non squadra al di sotto delle aspettative.
Forse è qualche giocatrice ad aver disputato queste prime giornate rendendo meno rispetto all’anno scorso: parlo di Carlotta Zanardi, partita con una fastidiosissima maschera al volto che l’ha limitata nelle prime partite.
Sta viaggiando comunque vicina ai 12 punti di media e quindi non è che stia in crisi nera ma rispetto allo scorso c’è stato un calo. Senza contare il 28% da tre punti, che è migliorabile e che risente dei tanti tiri presi allo scadere dei 24 o di tiri presi per eccessiva confidenza….
Sono comunque altre le giocatrici che stanno mancando. Landi viaggia a 1,5 punti, Boothe a 4, Rainis a 1,4 con il 29% da 2 e il 17% da tre punti.
E quest’ultima è un po’ l’emblema del nugolo di giovani bresciane che stanno avendo poco spazio, come Tomasoni e Pinardi. Anche qui eravamo stati troppo ottimisti nel prevedere un loro sviluppo in Serie A, perché la categoria perdona poco e quindi a lungo andare lo staff tecnico preferisce sempre l’esperienza agli errori di gioventù
Uno dei problemi principali comunque, se non il problema, è che Brixia si regge praticamente su Carlotta, su Garrick e su Louka che sta giocando un campionato molto interessante. Comunque è poco se si vogliono avere ambizioni di salvezza diretta senza passare dai playout
#12 SANGA MILANO (12)
Avevamo chiuso con questa frase il commento ad agosto: “Sanga non deve disperdere l’entusiasmo della promozione con un filotto di sconfitte”. Ed invece è successo proprio questo, l’impatto con la massima categoria è stato più duro del previsto forse e le tigri milanesi hanno faticato e stanno faticando a venirne fuori.
Di positivo c’è che almeno si è vinto lo scontro diretto con Battipaglia, fatto che leva la pressione di essere all’ultimo posto in classifica ma è chiaro che fin qui la squadra di Pinotti ha manifestato troppe lacune, anche inaspettate.
A mio parere il problema principale sta nel rendimento delle straniere che dovrebbero trascinare la squadra, almeno offensivamente. Pellington in particolare si sta dimostrando una giocatrice con pregi e difetti ben evidenti.
Tra i primi certamente un atletismo fuori dal comune e una buona capacità di concludere nel traffico, ma è una guardia pura dalle caratteristiche peculiari: tira poco e male da fuori (12% da dietro l’arco) e tende a giocare da sola, senza coinvolgere le compagne (1,8 assist in 21 minuti di utilizzo con tantissimi palloni gestiti in prima persona sono pochini).
Per la maniera di giocare che abbiamo visto da Sanga lo scorso anno, dove il dogma del collettivo era sacro, una giocatrice come lei ha rivoluzionato un po’ tutto e difatti il gruppo ha avuto una sorta di rigetto naturale
Poi le lunghe: Diallo finora è stata una delusione totale. Poco mobile dietro e quindi attaccabilissima sui pick and roll, in attacco ha faticato tantissimo anche a segnare canestri facili mostrando un tocco piuttosto ruvido e ciò è costato tantissimo a Sanga, squadra dal talento non debordante.
Yurkevichus la si conosceva ed ha confermato di essere una giocatrice di energia ma dai chiari limiti tecnici. Per come è strutturata la squadra di Pinotti, non può permettersi un rendimento così scadente in attacco. Soli 3,6 punti in 21 minuti di media con soprattutto il 22% da due punti e il 17% da tre.
Ergo: l’ex Vigarano non segna mai e non basta la sua propensione a prendere rimbalzi e la sua aggressività. Infine Tulonen che è quella che ha reso più di tutte ma non avrebbe dovuto essere lei il faro della squadra
Poi il blocco delle italiane. Avevamo previsto delle difficoltà per giocatrici abituate alla A2 e fisicamente più adatte a quel livello, difficoltà che si sono puntualmente presentate.
E per alcune il rendimento delle straniere è stato un fardello che le ha costrette a giocare più del previsto come per Madonna, oppure a far fatica a trovare il proprio posto e la propria comfort zone
Penso a Toffali che non riesce quasi mai a spiegare le sue ali da contropiedista pura, o alla coppia Bonomi-Beretta che faticano a prendersi buoni tiri da tre piedi per terra.
La migliore fin qui è stata Penz, ma anche lei è costretta a subire la fisicità altrui, e non è facile emergere quando le altre sono più alte, più grosse e pure più veloci.
In conclusione penso che Sanga debba gioco forza ricorrere al mercato se non vi saranno a breve miglioramenti nelle straniere, anche se è vero che non si deve andare nel panico per la classifica dato che non c’è la retrocessione diretta e che ci si giocherà tutto ai playout, per cui tempo per ritoccare il roster ce n’è, sempre compatibilmente con le risorse disponibili
#13 PB 63 BATTIPAGLIA (13)
In Campania il ritorno in serie A non poteva essere più difficile. La squadra del presidente Rossini ha dovuto affrontare varie vicissitudini fin dal raduno, dove si è infortunata Bonasia ( infortunio sulla cui entità a distanza di tempo non abbiamo ancora notizie) e non è stata sostituita.
Poi le difficoltà di inserimento delle straniere segnatamente Mbandu e Monteiro che infatti radio mercato danno già in uscita.
Le colonne della squadra si sono rivelate quindi l’eterna Paola Ferrari e Johnson, il totem sotto canestro che ha sempre tenuto botta anche se mai brillato particolarmente.
Il gruppo di italiane ha sempre cercato di dare il 110% e spesso ci è riuscita ma la Serie A non perdona ed ecco che le campane hanno perso tutti gli scontri diretta seppur quasi sempre in volata.
Non mancano le note positive come il rendimento di Seka ad esempio che è esplosa nella beffarda sconfitta di Faenza giocata senza Mbandu e Monteiro.
Anche le varie Milani, Chiovato, Lombardi, Chiapperino più la capitana Potolicchio stanno cercando di trovare il bandolo della matassa e di offrire grinta e verve ma un po’ l’inesperienza, un po’ il deficit atletico e/o fisico stanno penalizzando la squadra
Come si esce da questo empasse? Beh, l’ideale sarebbe potenziare il parco italiane ma sul mercato non c’è nessuno disponibile: ecco che diventa fondamentale effettuare dei nuovi innesti stranieri che diano la svolta perché il rischio retrocessione è molto concreto
Cristiano Garbin
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