Sassari, 25 novembre 2023 – Una gara non adatta ai deboli di cuore, in cui la Dinamo Sassari risorge per ben tre volte dal -10 e che grazie al 79-76 può finalmente tornare ad esultare, non senza qualche brivido, ridando ossigeno ad una classifica di LBA che fa ancora paura. Per la Givova Scafati un’occasione sprecata, perdendo una gara che per lungo tempo aveva condotto, ma sbattendo più volte su uno Stephane Gombauld in grande serata.
Vittoria fondamentale per gli uomini di coach Piero Bucchi, privi del proprio playmaker Whittaker rimasto a casa per l’influenza, ma di cui la squadra non ha sentito la mancanza. Due punti fondamentali, cercati a tutti i costi con grande voglia e applicazione, magari non giocando la miglior pallacanestro che si sia mai vista, ma questa sera contava solo portare a casa la vittoria e con lei la fiducia smarrita.
I tre giorni di ritiro a Nuoro, voluti dalla società dopo la brutta sconfitta in settimana contro i tedeschi del Ludwigsburg, sono serviti per ricaricare le pile e ritrovare quell’identità che pareva ormai smarrita. La Dinamo ha confezionato una gara solida, soprattutto risistemando la difesa e riuscendo a contenere bene il miglior attacco di tutto il campionato, concedendole appena 33 punti nel primo tempo.
Eroe di serata, come detto, Gombauld, autore di 20 punti e 8 rimbalzi, il totem su cui tutti i compagni si sono aggrappati per risollevarsi per ben tre volte dal -10 durante il match. Grande prova di capitan Stefano Gentile solo 9 punti, ma una prestazione da leader consumato con la giocata della partita ad un minuto dalla sirena finale, rimbalzo e assist da terra per la tripla di Filip Kruslin.
Proprio il croato ha battuto finalmente un colpo, dopo una prima parte di stagione in apnea, ritrovando una condizione nuovamente all’altezza e con essa una mano bollente dall’arco (13 punti), mettendo persino la museruola al grande ex di giornata David Logan. Bene anche Charalampopoulos (16 punti) e Tyree (10 punti), nonostante il pessimo 2/14 al tiro, ma autore di una buona prestazione, condita da 7 assist, 6 rimbalzi, 6 falli subiti e 4 rubate.
Dall’altra parte una Givova Scafati che c’ha provato in tutti modi, privata all’ultimo momento del proprio coach Pino Sacripanti per un malessere improvviso e sostituito dal proprio assistente Marco Ciarpella, conducendo per lunghi tratti l’incontro fino al crollo finale.
Un blackout inspiegabile sul 56-64 a 8 minuti dalla sirena finale, in cui smette di giocare e si fa azzannare dalla Dinamo che piazza un 16-0 devastante in 4′. Nella rimonta finale hanno avuto un ruolo importante sia Jack Nunge (15 punti) che Kruize Pinkins (13 punti), autori delle triple che hanno fatto tornare a contatto i campani nei secondi finali.
Dalla palla a due la Givova parte subito aggressiva con l’altro ex di serata Gerald Robinson (7 punti) mattatore con 6 punti consecutivi. Sassari va al piccolo trotto, mentre Pinkins è un spina nel fianco e Alessandro Gentile (9 punti) non sente minimamente la pressione della sfida contro il fratello, iniziando fin da subito a fatturare in post basso e chiudendo il primo periodo sul 14-21.
Il Banco non gira, mentre Scafati rasenta la perfezione con il solito Gentile e il lettone Strelnieks che mette a segno la tripla del +10. Bucchi si gioca la zona e inizia ad aver i primi dividendi e si aggrappa al proprio totem francese che regge da solo tutta la baracca.
Sassari domina a rimbalzo, 21-13 nel primo tempo, è questa è la chiave che le consente di riagganciare gli ospiti, andando addirittura all’intervallo avanti sul 35-33 grazie ai liberi di Tyree.
I padroni di casa sembrano rientrare in campo con la testa giusta, ma sul +4 di Charalampopoulos si spengono improvvisamente i motori della squadra di Bucchi. Scafati ne approfitta e grazie ad un Nunge infallibile e ad un solido Gentile, piazza un 14-0 che gira nuovamente l’inerzia e mette in ginocchio il Banco.
Dopo uno smarrimento durato tre minuti i biancoblu tornano a carburare e grazie ad un ritrovato Kruslin, nuovamente caldo dall’arco come non lo si vedeva dalla stagione scorsa, chiudono addirittura sul 54 pari il terzo periodo.
Scafati dimostra che ha la scorza dura e comanda anche in avvio di ultimo quarto, con la schiacciata di Rivers in contropiede che riporta i suoi avanti sul 56-64. Il duo Gombauld e Charalampopoulos si carica sulle spalle la squadra, alla festa si aggiunge capitan Gentile con una tripla baciata dagli Dei del basket, che si impenna e va in fondo alla retina.
La Givova sembra inerme davanti alla nuova foga di un Banco che non accenna a rallentare. Un parziale di 16-0 in favore dei sardi che sembra sigillare l’incontro, con il punteggio che recita 72-64.
Ma il miglior attacco della LBA ha risorse sconfinate e con le triple dei suoi granatieri, Rossato e Rivers, tornano a contatto sul 72-70 ad un minuto e mezzo dalla sirena. Una magia a rimbalzo di Gentile con annessa tripla di Kruslin scacciano via i fantasmi.
Il +5 è un distacco che forse rende troppo serena la Dinamo che cestina un contropiede e dopo la tripla di Pinkins, si ritorna sul 75-73 a 9 secondi. Gombauld non trema dalla lunetta, ma la tripla di Strelnieks riporta gli ospiti sul -1 a 2 secondi.
Tyree non sbaglia dalla linea della carità e la preghiera di Robinson per il supplementare non viene accolta del ferro. La Dinamo può tornare ad esultare vincendo per 79-76 una sfida per nulla facile.
Per la Givova Scafati è la seconda sconfitta consecutiva, dopo la beffa con Varese, negativa solo per la classifica che la piazza appena fuori dal trenino per un piazzamento alle Final Eight, ma che non mina per nulla la fiducia di un gruppo che ovunque vada se la gioca sempre per vincere.
I campani ora sono attesi alla delicata sfida casalinga contro l’ambiziosa Germani Brescia, un’altra grande che potrebbe cadere al PalaMangano, come è già successo due settimane fa con la corazzata Olimpia Milano.
Per la Dinamo Sassari un successo che ridà un minimo di serenità ad un ambiente per nulla tranquillo. All’orizzonte il taglio di Stanley Whittaker, mai entrato in sintonia con il gioco di Piero Bucchi, e tramontata la pista Marcus Keene, le mire del GM biancoblu sembrerebbero essere virate verso Jalen Adams, playmaker di Ankara, l’anno scorso in Eurolega con il Maccabi Tel Aviv.
Per Bucchi ora un’altra settimana di lavoro, in attesa di buone notizie da radio mercato, prima della delicata sfida sempre al PalaSerradimigni, contro la blasonata Olimpia Milano.
Una sfida che solamente sei mesi fa voleva dire semifinale scudetto, mentre ora per i sardi la posta in gioco è ben più alta: trovare altri punti per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Givova Scafati 79-76
Parziali: 14-21; 21-12; 19-21; 25-22.
Progressione: 14-21; 35-33; 54-54; 79-76.
Sala Stampa
Marco Ciarpella (Assistente di Sacripanti), Piero Bucchi e Stephane Gombauld
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Alessandro Cappelletti 5.5: fatica a scrollarsi di dosso un po’ di nervosismo accumulato nelle ultime gare e forse questo lo paga al tiro con percentuali artiche, 1/6 al tiro e il 16% complessivo.
Kaspar Treier 6: questa volta entra con la testa giusta, prendendosi i suoi tiri e soprattutto senza concedersi pause letali in difesa. Chiude con 7 punti e 3 rimbalzi.
Breein Tyree 6.5: la serata al tiro è da incubo, con un 2/14 che toglierebbe il sonno a chiunque. Bravo comunque a non disunirsi e a non abbassare l’intensità nei due lati del campo, giocando un ottima gara difensiva, mettendo una pressione sulla palla che poche volte si è vista in questi mesi, rubando anche 4 palloni. Chiude con 10 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e ben 6 falli subiti, segnando persino i delicati liberi del finale.
Filip Kruslin 7: si vede fin dal suo ingresso che la faccia è diversa rispetto al Kruslin apatico di queste prime giornate. Le mani restano di ghiaccio, ma in difesa torna a ringhiare, soprattutto sul sorvegliato speciale Logan, litiga con gli arbitri e riaccende il fuoco che piano piano torna ad ardere. Nella ripresa succede l’impensabile: tornando a segnare dall’arco. Notiziona! Il croato ci prende gusto e scaglia 3 triple consecutive che sono autentiche mazzate. Chiude con 14 punti e finalmente un sorriso stampato in volto. Bentornato Filip!
Tommaso Raspino s.v.: pochissimi spiccioli di partita.
Stefano Gentile 8: gara totale del capitano, una delle migliori in maglia Dinamo, non tanto per i numeri, 9 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 5 falli subiti, ma per come ha guidato i compagni, dominando la sfida in casa contro il fratello Alessandro. Gioca con una grinta clamorosa per 40′, come nel recupero vitale dell’ultimo minuto, la giocata della partita, buttandosi tra le gambe dei lunghi di Scafati e raccattando un pallone praticamente dalla spazzatura e servendo Kruslin libero per il +5.
Stephane Gombauld 8: dopo l’ultima uscita a vuoto in coppa il francese torna ad essere quello dominante dell’ultimo mese. Dal primo minuto piazza la sbarra del passaggio a livello sotto il proprio ferro e non fa passare nessuno, piazzando ben 6 stoppate in 35′ sul parquet. Sale di colpi anche offensivamente e allora per Scafati là sotto è buio pesto. Suggella la sua miglior partita in biancoblu con 20 punti, 8 rimbalzi, 6 stoppate, 1 rubata, 3 assist e 34 di valutazione. MVP della partita.
Alfonzo McKinnie 4.5: altra prestazione horror per l’ex Golden State, che ormai sembra anche lui un corpo estraneo come l’assente Whittaker. Prende giusto un paio di rimbalzo, ma in attacco resta il solito giocatore timido. Con lui in attacco la Dinamo gioca con uno in meno, chissà se durerà ancora per molto anche questa situazione.
Vasilis Charalampopoulos 7: dopo un primo tempo di sofferenza, in cui Ale Gentile lo sevizia in post basso, si risolleva nella ripresa. Torna a martellare il canestro ospite e chiude in crescendo diventando fondamentale negli ultimi possessi che portano Sassari alla vittoria. Chiude con 16 punti e 3 rubate.
Givova Scafati
Alessandro Gentile 6.5: nelle ultime uscite è in grande spolvero e si vede. Entra con la testa giusta andando a sfruttare il vantaggio in post basso contro Charalampopoulos. Nel terzo periodo è uno dei protagonisti dell’ennesima spallata di Scafati, trascinando i suoi sul +10. Nell’ultimo quarto però si eclissa e certamente tutta la squadra ne risente. Chiude con 9 punti, 4 rimbalzi e 4 assist.
Kruize Pinkins 7: gioca un primo periodo da trascinatore assoluto sotto le plance, sia a rimbalzo che come scorer. Alla distanza, però, subisce l’impatto di un Gombauld in serata di grazia. Nei secondi finali si scuote e piazza la tripla del -2 che mette in apprensione tutto il PalaSerradimigni. Chiude sfiorando una doppia doppia da 13 punti e 9 rimbalzi.
Riccardo Rossato 6: la peggior serata al tiro, dopo l’esordio con la Virtus, per uno dei migliori tiratori dall’arco dell’intero campionato. Nonostante lo 0/6 dai 6,75 è bravo a restare connesso alla gara, trovando canestri dentro l’area. Ha un sussulto nel finale, piazzando finalmente la prima e unica bomba della sua gara che alimenta il tentativo di rimonta di Scafati.
David Logan 5: il giocatore più atteso, il grande ex, l’eroe del triplete del 2015 stecca completamente la gara. Seguito come un’ombra da Kruslin non riesce quasi mai a costruirsi un buon tiro in uscita dai blocchi. Chiude una prestazione anonima con appena 4 punti e un 1/5 al tiro non da lui.
Gerald Robinson 6: anche lui grande ex di giornata, non sente minimamente l’emozione e parte subito a razzo segnando i primi 6 punti, attaccando il ferro con la consueta costanza e tenacia. Polveri bagnate invece da oltre l’arco, con un 0/3 che gli fanno perdere fiducia e nei restanti 30′ segnerà solamente un punto. È in difesa però che diventa un fattore, mettendo una pressione clamorosa sui portatori di palla che frutterà ben 3 palloni rubati, facendo soffrire sia Cappelletti che Tyree.
Demetre Rivers 6: mani freddine al tiro per quasi tutta la gara, ma sul pezzo in difesa, mettendo una grande pressione sulle ali della Dinamo, alla fine saranno ben 4 le palle rubate. Si sblocca nell’ultimo periodo con una schiacciata in campo aperto, poi scaglia la tripla del -2 che sembra girare l’inerzia della gara.
Jack Nunge 7: sembrava già avere le valigie in mano, con voci sempre più insistenti che lo vedevano in uscita da Scafati, si riscatta con una prestazione clamorosa. Doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi, 6 dei quali offensivi. Dopo un primo tempo letargico, in cui segna appena un punto, ma a rimbalzo è fin da subito un fattore, con 5 palloni già portati giù, spezza l’incantesimo nella ripresa. Nel terzo periodo è il trascinatore di Scafati, portandola avanti anche sul +10 con un paio di triple. Nell’ultimo quarto non cala ne tensione ed attenzione e se gli ospiti hanno una speranza nel finale di portarla a casa, lo devono quasi esclusivamente al proprio numero 24.
Giovanni Pini s.v.: appena 7′ sul parquet in cui non riesce minimante ad incidere.
Janis Strelnieks 5.5: l’esperto lettone parte a marce basse, subendo parecchio dagli esterni di casa. Negli ultimi minuti mette la sua impronta con un paio di triple che illudono tutta Scafati, ma è troppo tardi.