Bologna, 16 dicembre 2023 – In una serata all’insegna dell’assurdo la Reyer Venezia espugna meritatamente la Segafredo Arena e si issa al secondo posto in solitaria dietro la Germani corsara a Reggio Emilia.
Partita condotta dall’inizio alla fine dall’Umana che, guidata da un Rayjon Tucker inarrestabile, ha messo in evidenza le difficoltà che questa Virtus sta attraversando nell’affrontare le gare di questa regular season LBA. Coach Spahija ha preparato la partita per levare a Bologna le invenzioni di Toko Shengelia ed il lavoro di Jeff Brooks è stato meraviglioso e per la Segafredo, che ha avuto i soli Belinelli e Dunston pronti a giocare la gara, si sono esaurite tutte le vene creative.
Troppo negative le prestazioni di otto virtussini sui dodici scesi in campo perchè la vittoria potesse arridere ai padroni di casa e troppo concentrati gli orogranata, fino agli ultimi minuti di gara, perchè la vittoria potesse sfuggirgli, nonostante le nefandezze perpetrate dai tre uomini in grigio presenti oggi a rovinare lo scontro fra due delle inseguitrici della capolista.
Discorso per i veri protagonisti della gara di stasera, dopo Segafredo vs Germani pensavo di aver visto il peggio di quello ci si potesse aspettare da parte di una terna arbitrale. Ebbene mi sbagliavo, al peggio non c’è mai fine.
I sig.ri Attard, Bartoli e Quarta hanno dato uno spettacolo nello spettacolo con cambiamenti di metro, compensazioni ad ogni fischio dubbio, e credetemi ce ne sono stati tanti, ma soprattutto il voler essere protagonisti a tutti i costi nel finale di gara: fallo tecnico a Shengelia che a stretti termini di regolamento ci sta, ma che è andato completamente contro lo spirito del gioco e che, nessuno me lo leverà mai dalla testa, è stato ispirato dalla fischiata della Sig.ra Panther, probabilmente il peggior arbitro di Eurolega, in Barcellona vs Olimpia di venerdì sera.
Ma la cosa più assurda, incredibile e inspiegabile sono stati i tre falli macroscopici non fischiati sulla penultima azione granata, con tutti i presenti alla Segafredo Arena esterrefatti, giocatori virtussini compresi. Ora è da più di un anno che il Sig. Lamonica, nostro graditissimo ospite quasi due anni fa ad una puntata del “Processo” è a capo del mondo arbitrale, ma se i risultati sono questi direi che la toppa è stato peggio del buco.
Complimenti a Venezia ed alla sua difesa che ha approfittato della disconnessione alla partita da parte della Virtus Bologna, ma ora deve dare continuità a questi exploit provando a racimolare almeno il passaggio del turno in Eurocup dopo qualche rovescio di troppo (non ultimo il -30 di Parigi).
Male, malissimo, la Segafredo che, come gli sta succedendo troppo spesso, approccia le partite di LBA in maniera troppo sconnessa e non mi si parli di stanchezza, perchè se i due migliori giocatori bianconeri sono Belinelli e Dunston, che sono i veterani della squadra, allora il problema è soprattutto mentale.
La cosa più preoccupante è che i giocatori che dovrebbero guadagnarsi i minuti fornendo prestazioni incoraggianti in campionato stanno fallendo: Lundberg sembra tornato quello del finale della stagione scorsa; Cakoc è impalpabile; Dobric non riesce a dare lo stesso contributo del capitano e Banchi lo vede solo come suo cambio, ma continuando così non si sa fino a quando la squadra del patròn Zanetti potrà tenere i ritmi che sta tenendo i Eurolega.
Highlights
Sala Stampa
Neven Spahija
“Sono molto contento di essere tornato a giocare qui a Bologna dopo tanti anni.
La Virtus è una grande squadra che ultimamente sta giocando molto, molto bene. Noi arrivavamo da una sconfitta di 30 punti, con tante critiche e pressione sulle nostre spalle. Ma, ancora una volta, abbiamo avuto una reazione e tanta personalità in campo da parte dei giocatori. Voglio congratularmi con tutti i nostri atleti, ma ora dobbiamo continuare. Vincere qua non è facile, ma dobbiamo essere più consistenti. Siamo riusciti a superare una grande squadra come Bologna e questo ci deve spingere a vincere di più“.
Luca Banchi
“Abbiamo avuto difficoltà ad approcciare ed interpretare la partita. È successo quasi interamente nel primo tempo, quando abbiamo dato la sensazione di essere disordinati, cercando di affidarci a soluzioni estemporanee e ad inizio terzo periodo, quando Venezia è tornata in campo con più lucidità.
Nel finale c’è stato un importante ritorno, frutto del desiderio e della volontà di portare a casa una partita legata a piccoli episodi che non ci hanno premiato: a cominciare dal fallo tecnico fischiato sulla rimessa, che ha una valenza, così come quando abbiamo acquisito un piccolo vantaggio di tre punti, palla in mano, ci siamo visti fischiare un fallo in attacco in un’evidente situazione di flop da parte del difensore, situazione in cui è stata fischiata la reazione e non l’azione. Poi non abbiamo trovato ordine nel finale, in momenti che sono diventati nervosi da una parte e dall’altra.
Abbiamo sprecato le occasioni per portare a casa una vittoria importante: ora resettiamo, con la capacità di rinnovare le energie, la settimana prossima ci aspettano due gare durissime tra Olympiacos, a Valencia e poi a Pistoia, uno dei campi più caldi dell’intera Serie A. Dovremo essere capaci di riproporre la qualità di gioco che ci serve per competere a questo livello.”
“Il calendario è compresso, lo sappiamo, e gli infortuni non ci aiutano a rigenerare le energie potendo ruotare più uomini. La Serie A è un campionato complicato così come quello spagnolo, sono pochi i campionati in Europa dove le squadre di Euroleague devono sempre lottare per vincere. Abbiamo avuto comunque il merito di aver quasi vinto una partita che sembrava invece già segnata. Le palle vaganti andavano sempre nelle loro mani e questo non è da noi, così come l’attacco che è stato farraginoso e la palla non è girata.”
Virtus Segafredo Bologna vs Umana Reyer Venezia 84-85 dts
Parziali: 15-23; 20-17; 24-21; 21-19; 4-5
Pagelle
Iffe Lundberg 4,5: indeciso, inguardabile, inefficace. Come sempre quando sbaglia la prima conclusione sparisce dalla gara, si ricordi che è pagato anche per le partite di campionato LBA.
Marco Belinelli 7,5: è l’unico che tira, che si prende iniziative, che fa quello che deve fare, ma se è l’unico terminale offensivo è normale che tutta la difesa avversaria si concentri su di lui.
Alessandro Pajola 6,5: anche per lui Tucker risulta imprendibile, ma andare in doppia cifra e dare 8 assist non è roba da tutti i giorni per lui. Probabilmente non è ancora al top della condizione viste le 4 bombe tirate tutte cortissime.
Ognjien Dobric 5: sbaglia qualche conclusione di troppo ed ha la sfortuna che Banchi lo veda solo come cambio di Belinelli.
Bruno Mascolo 6: entra con la faccia giusta e fa il poco che i solo tre minuti di utilizzo gli permettono.
Devontae Cacok 5: gioca solo 8 minuti nel primo quarto, quando Venezia doppia a rimbalzo Bologna, per lo staff tecnico e per me bastano e avanzano.
Toko Shengelia 5,5: meno efficace del solito soffre la difesa di un Brooks ispiratissimo, sbaglia anche la bomba della vittoria, non può fare sempre pentole e coperchi.
Daniel Hackett 5: i numeri non lo condannerebbero, ma la gestione della gara e le difficoltà difensive sì, ci sta, anche lui non può sempre essere al 100% anche se l’impegno non lo fa mai mancare.
Achille Polonara 5: è ancora indietro e giocare dopo 48 dalla trasferta di Vitoria non gli hanno permesso di recuperare appieno, pazienza.
Bryant Dunston 8: l’ombrello bianconero. Stoppa tutto quello che passa dalle sue parti, blocca come solo lui sa fare ed il suo quinto fallo, che c’è, è quello che probabilmente gira definitivamente la partita a favore degli oro granata.
Awudu Abass 6,5: come sempre viene chiamato in causa per dare respiro a Shengelia e non demerita affatto, difende e prende iniziative, ogni tanto è ancora un po’ troppo frenetico, ma l’energia è quella giusta.
Isaia Cordinier 4: la Talpa. Ogni momento positivo virtussino viene inficiato da una sua palla persa, è indeciso confusionario e cerca sempre la cosa più difficile. L’energia non la lesina mai, ma questa sera è stato spesso il sesto uomo reyerino.
Marco Spissu 6: è subito in difficoltà coi falli, e non è una novità, riesce però a resistere ai post bassi cercati da Hackett, e non è poco.
Davide Casarin 5,5: il fisico c’è, la lucidità non ancora, spesso si fa infilare in transizione, ma sta crescendo.
Andrea De Nicolao 5,5: ha il grande pregio di mettere una bomba importante, ma non riesce mai a prendere il ritmo della gara.
Alex O’Connell 5: poche idee, ma confuse.
Giga Janelidze n.e.
Jordan Parks 7+: finchè i falli glielo permettono rende la vita difficilissima a Belinelli costringendolo ad un super lavoro, le percentuali del capitano bolognese sono per larga parte merito suo.
Jeff Brooks 8: riesce a limitare per quasi tutta la gara Shengelia, fa un super lavoro davanti e dietro che permette a Tucker e compagni di trovare spazi enormi, prova solidissima.
Kyle Wiltjer 7,5: arma tattica fondamentale, porta spesso fuori posizione i lunghi bolognesi e quando non lo seguono colpisce dalla distanza.
Lorenzo Vanin n.e.
Barry Brown Jr. 6,5: confusionario, spesso fuori giri, ma energizzante, mette in difficoltà Hackett e Pajola, non un fine dicitore, ma una dinamo.
Rayjon Tucker 8,5: punisce dagli angoli con una precisione invidiabile, forza poco e niente, imprendibile per la difesa avversaria, perde qualche pallone di troppo e ha percentuali non eccelse dalla lunetta, ma alla fine non sono risultate decisive.
Amedeo Tessitori 6,5: una presenza. Sta facendo una stagione con minutaggi altissimi ed anche stasera deve giocare per trenta minuti, fa fatica, ma nel finale è abbastanza scaltro da sporcare un paio di conclusioni di Dunston senza farsi fischiare fallo, stoico.