di Michele Longo (Vox&One podcast)
Brindisi, 23 dicembre 2023 – Brindisi compie l’ennesimo capolavoro stagionale e butta alle ortiche una partita già finita. Scafati vince per 102-98 dopo un overtime che a 5′ dalla fine sembrava impensabile e ha il merito di averci creduto anche quando, sul -21, era facile pensare alla tavola imbandita natalizia.
Brindisi ha sempre condotto la partita, tirato da 3 con grandi percentuali, e dato per la prima volta l’impressione di essere una squadra quadrata e assolutamente in corsa per salvarsi.
Poi a 5:13 dalla fine, dopo l’ennesima tripla a bersaglio, si è adagiata e ha deciso che la cicuta fosse il modo migliore per brindare al Natale in arrivo. Scafati ha trovato subito un 5-0 che, nonostante il time out chiamato da coach Sakota, ha rivitalizzato la squadra, messo in ritmo Logan e spaventato Brindisi che si è persa e sciolta come neve al sole.
Il dramma però non era ancora compiuto. Come in tutte le storie di Natale c’è sempre un grinch pronto a distruggere i sogni di chi già pregustava la prima vittoria “tranquilla” stagionale. In questo caso l’omino verde che distrugge il Natale ha le sembianze di Xavier Sneed, monumentale fino a quel momento, che perde 4 palloni di fila, tre su rimessa dal fondo, regalando 9 punti a Scafati. L’americano coadiuvato da coach Sakota, non in grado di disegnare uno schema per superare la pressione a centrocampo, getta Brindisi nel baratro e nello sconforto più totale.
Un’azione è esemplificativa della totale mancanza di sangue freddo nella squadra brindisina. A 34” dalla fine, sul +4 e con Scafati che decide di non far fallo, la palla passa tra le mani di Sneed e Lombardi con quest’ultimo che decide di effettuare un passaggio al centro del pitturato dove non c’era neanche l’ombra di uno giocatore con la maglia Happy Casa. Palla persa, tripla di Logan, -1 e panico. Due liberi di Sneed per il +3 che ridà fiato a Brindisi che però si dimentica di fare fallo e prende la tripla del pareggio da un perfetto Rivers.
In tutto questo marasma quelli che dovrebbero essere i leader della squadra, Senglin e Morris, giacevano in un angolo, isolati dall’azione e impauriti come pulcini bagnati. Il grande acquisto Loren Jackson, che doveva essere “un giocatore in grado di fare la differenza” (Nando Marino dixit), non ha fatto altro che chiedere palla per tutto il quarto, arrabbiarsi quando non la riceveva, salvo poi commettere un’infrazione di passi tanto ridicola quanto ingenua nel momento clou della partita.
Il supplementare è la naturale conseguenza del finale di partita, con Scafati che ottiene il primo vantaggio e vola verso la vittoria, mentre il PalaPentassuglia si svuota mestamente, affranto e indignato per l’ennesima prestazione vergognosa dei propri beniamini. Un pubblico che aveva entusiasmo anche nei momenti più bui della B2, a cui è stata fatta perdere qualsiasi voglia di andare al palazzetto e incitare la squadra.
QUI BRINDISI – “Prenderemo solo qualcuno in grado di farci svoltare la stagione” diceva Nando Marino mentre parlava di extra budget e grandi offerte fatte a ex NBA. Mentre Varese, Pesaro, Napoli e Tortona prendono Mannion, Cinciarini, Brown e Ross, Brindisi prende Loren Jackson, 173 cm e 68kg da bagnato che sciorina le seguenti cifre: 5.3 punti a partita, 13,3% da due, 23% da 3, 2,8 assist, 2,5 di valutazione
Sakota per la seconda volta di fila si presenta in sala stampa addossando tutte le colpe ai giocatori, ma qualcuno dovrebbe pur chiedergli perché a Sassari ha deciso di giocare quasi tutto il secondo quarto senza centro dilapidando il vantaggio ottenuto e perché stasera non ha cambiato il giocatore incaricato della rimessa dopo 3 palle perse di fila. A lui va dato il merito di aver dato un minimo d’identità a questa squadra, ma le palle decisive devono essere nelle mani di Senglin e Morris, non in quelle di Lombardi.
Questa squadra non ha un play, non ha un leader, e questo non è di certo colpa sua, ma a questo punto qualcuno deve andare di fronte alle telecamere e dire che le scelte fatte in estate sono state un disastro. Si sono spesi un sacco di soldi per giocatori mediocri, che non difendono (vedi Morris su Logan), e che non hanno uno straccio di leadership.
La scelta di prendere un DS con zero conoscenza del campionato italiano, dà tanto l’impressione, che si volesse una persona neutra che avallasse le scelte fatte dalla società. Ora si stanno raccogliendo i frutti di questo pensiero e Brindisi, già a dicembre, si appresta mestamente ad approdare in A2, senza sponsor, senza palazzetto e con tante ombre sul futuro.
QUI SCAFATI – Che dire…sono bastati 5 minuti di basket giocato ad alta intensità e difesa a tutto campo per rimediare a 35 minuti di nulla. Questa vittoria, nel bene o nel male, ha la firma di Boniciolli, tecnico che può non piacere, ma in grado come pochi a dare carica ai propri giocatori anche nei momenti più bui. Dopo l’infortunio occorso a Pinkins (a occhio e croce sembra uno stiramento all’adduttore) la partita sembrava finita e con poco da dire.
Invece Scafati è riuscita a trovare forze ed energie nel sottobosco della panchina, in particolar modo in Giovanni Pini, 9 punti e +22 di plus minus. Se certi giocatori entrano in campo e risultano decisivi, il merito è molte volte del coach. Al resto ci ha pensato quel giovanotto di Logan che quando entra in ritmo è letteralmente impossibile da fermare. La rimonta è principalmente sua, così come lo strappo decisivo nel supplementare.
LE PAGELLE – In una partita del genere è letteralmente impossibile dare voti a chi ha calcato il parquet. Fino a metà dell’ultimo quarto non c’era un solo giocatore di Brindisi insufficiente, così come non ce n’era uno di Scafati sufficiente. Poi si è ribaltato tutto.
Sarebbe quindi troppo ingeneroso regalare un 4 a Sneed (come le sue sanguinose palle perse) a fronte di una prestazione da 26 punti con 12 tiri e 8 rimbalzi, o fare lo stesso con Senglin dopo 10 punti, 7 assist e una regia perfetta fino ai momenti finali. Stesso discorso per Scafati, con Logan inguardabile per buona parte della partita, salvo poi risultare decisivo. L’MVP è però senza dubbio lui, il 41enne più in forma d’Italia che, ancora una volta, è stato in grado di ribaltare una partita quasi del tutto da solo.
Happy Casa Brindisi – Givova Scafati 98-102 dts
I PARZIALI: 26-19, 20-19, 25-18, 19-34, 8-13