Nel bel mezzo di Reggio Emilia – Dinamo Sassari arriva a sorpresa, non tanto per l’annuncio in sé quanto per le tempistiche, la firma del nuovo playmaker Brandon Jefferson, a farne le spese Stanley Whittaker, che questa sera ha rescisso il suo contratto. Tre mesi in cui non è mai scoccata la scintilla tra l’ex Wurzburg e il Banco di Sardegna, novanta giorni di tempo per poter far digerire alla squadra un giocatore inadatto e incapace di lasciare il proprio segno sull’isola.
Con il posticipo della dodicesima giornata ancora in equilibrio, prima di affondare come è sempre accaduto in questa LBA lontano dalla Sardegna, arriva l’agognata firma che tanti si sarebbero aspettati almeno un mese fa. Certo le tempistiche non sono state delle più azzeccate, con Whittaker ancora in canotta Dinamo che provava a salvare quello che aveva costruito in questo inizio di stagione, cioè poco o nulla.
Un’aggiunta che non arriva di certo a ciel sereno e che vista la situazione di classifica, a soli due punti dal penultimo posto che vuol dire retrocessione, era necessaria per dare una sferzata ad una squadra ancora in grave crisi d’identità.
Il nuovo arrivato è Brandon Miguel Jefferson, 32 anni, nativo di Flowwer Mound, Texas, 175 cm per 80 kg.
Una carriera formatasi al college MSU di Denver, Colorado, iniziando poi la sua carriera da Pro dal basso, in Finlandia. Poi sbarca in Germania ad Hagen e in Slovenia con la storica Olimpia Lubiana, ora Cedevita.
Quindi lo sbarco in Italia, in A2 a Trapani, in cui fa registrare una media di 15 punti e 4.4 assist in 30 partite giocate. Ma l’apice lo tocca oltralpe, in Francia, prima con Orléans, poi Strasburgo e soprattutto Pau Orthez, che ha successivamente trascinato fino alla semifinale scudetto contro Monaco.
Nell’ultima annata ha monetizzato giocando in Cina al Tianjin.
Jefferson in carriera ha una media di quasi 17 punti a partita, tirando con oltre il 50% da 2 punti e il 40% da 3 punti. È stato il miglior marcatore del campionato francese nel 2021-22 in canotta Pau Orthez con oltre 18 punti di media, fermandosi solamente davanti a Monaco, segnando però 34 punti contro Mike James in Gara 4.
Questa estate, nel più famoso torneo del mondo, il TBT Tournament, che mette in palio un milione di dollari, Brandon Jefferson viene nominato MVP della manifestazione nonostante la sconfitta in finale con i suoi Bleed Green sconfitti in finale, facendo registrare 17 punti e 5 assist.
Queste le parole del General Manager, Federico Pasquini, rilasciate sul sito ufficiale del club:
D’accordo con il coach volevamo un giocatore che finalizzasse tutto quello che viene creato in attacco, Jefferson è un vincente, è un point scorer da clutch moments, è un giocatore che si può sposare alla perfezione con Tyree. Sono felice perché gli siamo stati dietro parecchio.
Questa sera è poi arrivata puntuale la notizia della rescissione consensuale di Stanley Whittaker, tanti saluti e grazie.
Jefferson, atteso già in settimana, è chiamato all’arduo compito di risollevare una squadra con il morale a terra, ma parte già da una buona base di partenza: peggio del suo predecessore non potrà mai fare!