Bologna, 15 gennaio 2024 – In una gara durata cinque minuti la Segafredo si sbarazza senza fatica dell’ Happy Casa vendicando la sconfitta dell’andata.
Dopo le tre sconfitte consecutive contro Reggio Emilia, Maccabi ed Efes la Virtus era chiamata a dare una risposta a sé stessa ed al suo pubblico, e la risposta è stata PRESENTE. Con un primo quarto da 35 punti e 11 assist, con capitan Marco Belinelli sulla tolda di comando, i bianconeri hanno travolto una spaesata Happy Casa che, quando aveva in panchina Bartley provava malamente ad eseguire, col n° 24 in campo pensava di essere al campetto, e con la Virtus di questa sera il risultato è stato arrivare a -31 a 3.04 da fine secondo quarto.
Il resto della partita è stato un lungo garbage time con coach Sakota che a ogni aiuto mancato o uscita sui tiratori chiamava in causa tutti i santi del calendario mentre Luca Banchi riusciva a gestire sforzi e minutaggi dei giocatori più spremuti od acciaccati e ad inserire Ante Zizic.
L Happy Casa deve fare tabula rasa di questo match e mettersi alle spalle questa batosta e pensare al derby del Sud contro una Napoli in grande spolvero cercando di spiegare a Frank Bartley che non è obbligatorio tirare ogni pallone che si riceve.
Vittoria che ci voleva per la squadra del patròn Zanetti che con Shengelia a riposo per un problema lombare e senza Lomazs, a casa per un lutto familiare, dovrà affrontare l’ Asvel giovedì prossimo, con anche le condizioni di Isaia Cordinier da monitorare giorno per giorno e stasera non schierato nel secondo tempo.
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Happy Casa Brindisi
Parziali: 35-19; 23-17; 20-17; 25-23
Pagelle:

Iffe Lundberg 7,5: inizia bene e finisce meglio, sbaglia pochissimo, diverte e si diverte.
Marco Belinelli 8: ne mette 16 in 18 minuti, dà il via alla cavalcata bolognese, tira, segna, smazza assist e gioca con lo spirito di un ragazzino.
Alessandro Pajola 7: va in doppia cifra, difende come al solito, e come sempre si lancia per terra sul +30, indomito.
Bruno Mascolo 6,5: 11 punti in 11 minuti, giocando con continuità riesce a farsi notare.
Daniel Hackett 6,5: partita defatigante, i soli 18 minuti gli saranno sembrati una sgambata.
Leo Menalo n.g.
Jordan Mickey 6,5: sta cercando la forma ed il primo ingresso fa ben sperare, il secondo stint è meno brillante, ma ci sta abbondantemente.
Achille Polonara 7,5: 23 minuti, 15 rimbalzi, bentornato Pollo.
Ante Zizic 6: in campionato fa una enorme differenza, il suo fisico si fa sentire, la mano non è morbidissima, ma occupa tanto spazio.
Bryant Dunston 6: serata di relativo riposo, si muove col solito acume ed i suoi blocchi sono sempre poetici.
Awudu Abass 6: come gli sta capitando ultimamente si sdoppia nel ruolo di 3 e 4, il suo fisicone si fa sentire.
Isaia Cordinier 6: gioca poco per un problema fisico che si sta trascinando e stasera riesce a riposare.

Jamel Morris 5: è il maggiore generatore di caos di questa squadra, perde troppi palloni e quando prova a creare palla in mano non combina praticamente nulla. Meglio quando viene servito sugli scarichi.
Loren Jackson 4: gioca solo per l’assenza di Senglin. Ogni volta che prova a fare qualcosa l’intera Brindisi pensa alla famosa sfuriata di Carlo Zampa: “Vattene viaaaa te ne devi annà”.
Niccolò Malaventura n.e.
Tommaso Laquintana 5: parte in quintetto, gioca anche più minuti del solito, combina poco o nulla, ma soprattutto non mette energia. E se non la mette lui…
Xavier Sneed 7: 18 punti con 13 tiri, energia, corsa, difesa. Con Bartley è l’unico giocatore vero di questa squadra, tutti gli altri farebbero bene a prendere esempio da lui.
Nate Laszewski 4: dopo circa 35 minuti di partita azzecca la prima rotazione difensiva della partita. Non sapeva farle a Notre Dame e continua a non saperle fare a Brindisi. Se compensa con l’attacco lo accetti, se sparisce come oggi meno.
Joonas Riisma sv: nuovamente fuori dalle rotazioni, se non per 3 inutili minuti.
Fadilou Seck n.e.
Eric Lombardi 5: pochi minuti in campo, non riesce a fare nulla neanche in difesa. La Virtus non cerca l’1vs1 su cui può dire la sua, ma muove la palla cercando il consueto errore difensivo nelle rotazioni. Può fare poco in questi casi.
Frank Bartley 6,5: Perché parta dalla panchina non si capisce. Entra a fine quarto e inizia a prendere tiri mal costruiti, sbagliandoli, per mettersi subito in ritmo. Il problema però rischia di essere un altro, perché gioca da solo e tira qualsiasi cosa gli passi tra le mani.
JaJuan Johnson 4,5: Sic transit gloria mundi.
Jordan Bayehe 5: ci si chiede cosa gli sia capitato dopo quella grande prestazione dell’andata proprio contro la Virtus. Non sta bene fisicamente e questo influisce sulla sua fiducia poiché ha meno esplosività.
Le pagelle di Brindisi sono edite, dall’immarcescibile Michele Longo