Torino, 15 febbraio 2024 – Ennesima delusione per la Virtus Bologna in Coppa Italia che viene eliminata meritatamente da una Reggio Emilia capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Non è bastato alla Segafredo il ricordo della sconfitta in regular season per affrontare la gara contro la UnaHotels con il piglio che una gara secca avrebbe meritato.
La buona partenza dei bolognesi non ha scoraggiato i ragazzi di coach Priftis che, consci dei propri mezzi, e fedeli al piano partita, hanno saputo ribattere colpo su colpo, sporcando ogni pallone e costringendo la Segafredo ad un inusitato numero di palle perse.
La decina di punti di vantaggio che i virtussini avevano preso, grazie alle ottime percentuali nel tiro dalla lunga distanza, non sono bastati per instradare la gara in direzione Bologna anzi, paradossalmente, hanno fatto calare ancor di più la tensione permettendo a Vitali e compagni di andare al riposo lungo sul -3.
Alla ripresa del match il canovaccio della gara non cambiava, anzi, per i reggiani entrava in partita Langston Galloway mentre la Segafredo non riusciva a trovare il bandolo per districare la matassa reggiana, continuando a giocare una pessima pallacanestro e perdendo anche il controllo dei tabelloni.
L’ultimo quarto parte con il primo vantaggio reggiano grazie ad una bomba di Uglietti e da quel momento la partita passa definitivamente in mano a Vitali e compagni che portano a casa meritatamente la vittoria.
Un paio di dati che possono spiegare bene il match: 41-36 il saldo rimbalzi a favore della UnaHotels, nonostante la cacciata di Hervey e l’assenza di Tarik Back; 21-16 il conto degli assist, sempre a favore dei biancorossi; 32 tiri da 3 punti e 30 tiri da 2 per la Virtus, segno di una partita giocata al contrario dei canoni normali e della voglia di un heroball tanto dannoso quanto inutile.
Tantissimi complimenti a tutto lo staff reggiano, da Claudio Coldebella, ingegnere di questo progetto a Dimitris Priftis nocchiero di tante battaglie e vera bestia nera della Segafredo, da lui già eliminata in semifinale di 7Days Eurocup ai tempi di Kazan.
Che dire della Virtus? La peggior gara stagionale, giocata con la presunzione di chi sa di essere superiore e pensando che bastasse una spallata per portare a casa il match, ma che tutto ciò che è riuscita a produrre è stata una spintina da bimbi dell’asilo. Questi atteggiamenti possono essere giustificati quando si è nel pieno della condizione, ma a questo punto della stagione, con tanti chilometri nel motore e con acciacchi vari non si può prendere alcun impegno sottogamba.
Ah, i tiri liberi stanno diventando un problema molto serio, nelle partite punto a punto non si possono regalare così tanti punti.
Speriamo che la società, che a questo trofeo teneva moltissimo, non faccia pesare troppo la delusione e magari pensi all’esito della stagione 2020-21 quando i bianconeri, sempre ai quarti di finale, vennero sconfitti dalla Reyer Venezia.
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Unahotels Reggio Emilia 72-81
Parziali: 20-15; 17-19; 17-19; 18-28
Pagelle
Iffe Lundberg 5: troppo compassato per una gara del genere, i numeri non sono male, ma ogni tanto sembra un passante.
Marco Belinelli 4,5: capisco volersi prendere la squadra sulle spalle, ma tirare ogni cosa ti passi per le mani mi pare eccessivo. 13 tiri da 3 punti sono un’enormità contro una squadra che sotto canestro non aveva che due giocatori in tutto.
Alessandro Pajola 6: prova a fare quello che può, che rispetto all’Hackett di stasera è tantissima roba.
Ognjen Dobric 4,5: zoppica vistosamente, fa fatica negli spostamenti laterali e non tiene nesssuno. In attacco sbaglia anche un paio di conclusioni per lui banali, male male.
Bruno Mascolo 5: con i due play con due falli gioca 3 minuti grigi e timidi, non coglie l’occasione per richiedere più spazio.
Toko Shengelia 6,5: doppia doppia, 28 di valutazione, ma 33 minuti, dopo l’infortunio alla schiena sono troppi e nel finale perde lucidità.
Daniel Hackett 4: palle perse, confusione, gambe pesanti, è in down fisico e purtroppo per lui e per tutta la squadra si vede, se non può sprigionare la sua vigoria va in difficoltà.
Jordan Mickey 4,5: inizio tragico, si riprende un po’ nel finale, ma il suo 50% dalla lunetta pesantissimo, come spesso gli accade nelle gare decisive si perde.
Achille Polonara 5,5: si fa vedere in attacco, ma sotto le plance fa ancora fatica, 0 rimbalzi...
Bryant Dunston 5,5: anche lui non è nel periodo migliore dell’annata, ma con lui in campo i tabelloni erano abbastanza presidiati, con lui a sedere sono diventati terra di conquista, il suo +/- recita +11.
Awudu Abass n.e.
Isaia Cordinier 4: 2 tiri dal campo, ma scherziamo? Confusionario come ogni tanto gli capita stasera ha anche sulla coscienza la palla persa che probabilmente decide la partita con quel lancio dissennato per Belinelli: crescere e mettere a posto i capelli.
Briante Weber 4,5: troppo immaginifico per noi mortali. Inanella ben 6 palle perse che probabilmente ritardano il sorpasso reggiano, quella dietro la schiena del terzo quarto è lisergica.
Alessandro Cipolla n.e.
Langston Galloway 8,5: nel primo tempo fatica, ma come tutti i grandi giocatori aspetta che la partita arrivi a lui e nel finale di gara è decisivo.
Mouhamed Faye 8: per buona parte di gara combatte contro tutti i lunghi avversari, mette 16 punti con un immaginifico 7/7 al tiro, partitone.
Jamar Smith 7: non ha grandi percentuali, ma nel primo tempo tiene a contatto Reggio Emilia e nel secondo tempo segna un solo canestro, ma pesantissimo nel finale.
Lorenzo Uglietti 7: inizia balbettando, ma il suo inizio di ultimo quarto dà il la alla minifuga reggiana che indirizza la partita.
Darion Atkins 6,5: dopo un primo tempo difficilissimo a causa dei falli nella ripresa fa un lavoro di chiusure, tagliafuori e riempimento dell’area importantissimo.
Michele Vitali 7: mette il canestro decisivo, ma soprattutto difende come un ossesso e nel finale viene pure schierato da n°4 senza soccombere davanti ai giganti virtussini.
Sasha Grant 6: 8 minuti che non inciderebbero troppo, ma a finale terzo quarto mette una bomba di tabella che dà a tutti la sensazione che gli dei del basket sono con lui.
Matteo Chillo 6+: punti a referto non ne mette, ma sportellate tante, prende anche 5 rimbalzi, insomma fa il suo e forse anche di più.