Treviso, 30 marzo 2024 – Era la sfida che avrebbe deciso in modo inequivocabile le sorti della lotta salvezza. A entrambe serviva vincere: a Treviso per allontanare le due squadre fanalino di coda, mentre a Pesaro per riprendere il gruppo sopra la zona retrocessione. Dopo una partita ad alta intensità combattuta punto a punto sono i padroni di casa ad avere la meglio e condannare i marchigiani ad una situazione di non ritorno ritrovandosi con un bel piede in A2.
Lo spettacolo e l’agonismo non sono mancati in una partita così importante per il destino delle due squadre. Treviso si è affidata alla classe della coppia Bowman-Harrison e alla fisicità sotto canestro di Paulicap, Pesaro è stata velenosa dall’arco dei tre punti e ha punto Treviso con i suoi registi, Cinciarini e Wright-Foreman. Ricordiamo che la squadra allenata da Meo Sacchetti ha giocato con un’assenza, non di poco conto, come quella di Leonardo Totè, vittima di un infortunio procuratosi nel match casalingo contro Reggio Emilia.
Le due squadre iniziano le “ostilità” con i seguenti quintetti. Treviso schiera Bowman, Robinson (ex di turno), Allen, Olisevicius e Paulicap. Pesaro manda sul parquet McDuffie, Bamforth, Bluiett, Cinciarini e Mazzola. Dopo un iniziale break di Treviso di 5-0, le due squadre si riallineano e lottano punto a punto fino all’ultima frazione di gioco, la quale è quella più importante e degna di cronaca.
Gli ultimi dieci minuti di Treviso-Pesaro sono quelli che valgono un’intera stagione e in questo decisivo ultimo quarto succede di tutto. Treviso è in vantaggio di tre punti (67-64 dopo 30′ di gioco), aumenta il vantaggio con due canestri consecutivi di Harrison anticipati da gesti tecnici di ottima fattura a cui rispondono Wright-Foreman e Tambone a favore di Pesaro. Bowman è una spina nel fianco per Pesaro, il quale trova due canestri consecutivi che valgono il massimo vantaggio trevigiano.
Ora Treviso è a +9 su Pesaro. Sacchetti ricorre ai ripari con la consapevolezza che il quintetto in campo è povero di fosforo, quindi mette Cinciarini. Il play pesarese non ci pensa due volte, si carica la squadra in spalla provando a snellire il divario con tutto il suo talento. E ci riesce. Dopo i tre liberi di McDuffie andati a segno, Wright Foreman trova il -2 (85-83 a 114 secondi dalla fine). Ma è proprio il neo acquisto pesarese che perde la palla del possibile pareggio per finire nelle mani dell’ex J. Robinson che subisce fallo ottenendo i tiri liberi che aprono le porte della vittoria a Treviso. Il match termina sul risultato di 93-89.
Missione compiuta per Treviso che allunga sulla zona retrocessione. Per Pesaro la strada verso la salvezza si complica ritrovandosi a 6 punti dalla zona salvezza a 5 partite dalla fine. Ci sarebbe Varese a quattro punti di distanza, ma gli scontri diretti penalizzano Pesaro.
NutriBullet Treviso – Carpegna Prosciutto Pesaro 93-89
Parziali: 27-26; 18-18; 22-20; 26-25.
Progressione: 27-26; 45-44; 67-64; 92-89.
HIGHLIGHTS
SALA STAMPA
Frank Vitucci, allenatore della NutriBullet Treviso, ai microfoni nel post-partita.
Sicuramente era una partita fondamentale, questa era una di quelle partite che ha più valore di altri. Lo sapevamo tutti, anche i tifosi tutti presenti al PalaVerde.
Sapevamo che sarebbe stata dura, abbiamo qualche palla persa di troppo ma ne abbiamo anche forzate tante, soprattutto nel secondo tempo. Sono molto contento di questo risultato.
Questa partita era una specie di set-point, il match-point è ancora lontano. Non è finita. Secondo me questa è una squadra che può ancora migliorare, sono assolutamente convinto e continueremo a lavorare per questo.
Meo Sacchetti, coach della Carpegna Prosciutto Pesaro, analizza così al termine dell’incontro
Non ho molto da rimproverare ai miei ragazzi. Stasera hanno dato tutto quello che avevano: non ho nulla da recriminare oggi, piuttosto se avessimo giocato così in altre occasioni come ad esempio contro Brindisi avremmo raccolto ben altri risultati.