Venezia, 29 maggio 2024 – Tra le mura di casa la Reyer riesce a completare la rimonta e allunga la serie sfruttando il solito terzo quarto della Virtus Bologna.
E’ l’ennesimo giorno della marmotta il terzo capitolo della serie fra Bologna e Venezia con i felsinei che dominano i primi due quarti ed i lagunari che, come i Fanti di Mar della Serenissima, nel secondo tempo partono all’arrembaggio portando a casa, in questo caso, la vittoria.
La gara è partita con Bologna padrona del campo e preparata a servire Ante Zizic in ogni zona del pitturato veneziano, ed il pivot croato si è fatto trovare pronto e presente, annichilendo il povero Tessitori e aprendo il campo per le comode triple di Polonara e Shengelia che sfruttavano i raddoppi chiamati dal n°41 bianconero.
Come in gara#1 ed in gara#2 i sogni di gloria felsinei si sono spenti poco dopo l’inizio del terzo parziale. Dopo il terzo fallo di Shengelia, la Segafredo ha completamente perso il bandolo della matassa, Zizic sembrava il gemello scarso di quello visto nel primo tempo, e tutto il back court virtussino perdeva completamente idee e smalto.
Sarebbe miope dimenticare i meriti di coach Spahija e della squadra lagunare. La gara è cambiata, come sempre, quando lo staff orogranata ha deciso di aprire il campo con Simms e Parks, MVP staccato della gara, sfruttando la poca mobilità dei lunghi avversari ed il down fisico dei piccoli, cercando transizione e ribaltamenti continui.
Ma il vero colpo di genio è stato quello di obbligare coach Banchi a tentare di seguire la strada dell’agilità costringendolo ad inserire Jordan Mickey, il quale in perfetto stile Efialte di Trachis ha dato l’ennesima prova della sua dannosità su ogni lato del campo.
Di cronaca pura ci sono le ultime azioni da raccontare che sono la spiegazione plastica della partita: il 2+1 di Heidegger che, approfittando della non difesa di Hackett opera il sorpasso dalla lunetta, lo stesso n°25 bolognese che spadella l’ennesima conclusione, il +3 segnato da Parks con un giro e tiro sontuoso, nonostante la competente difesa di Zizic, e la bomba, sbagliata, di Mickey seguita dalla palla persa di Belinelli che sancisce la meritata vittoria dei padroni di casa.
Qualche cifra che spiega bene le ragioni della vittoria Reyer: 5 palle perse contro 17, che hanno ben bilanciato il dominio a rimbalzo felsineo, ma soprattutto il 12/12 ai tiri liberi contro il 14/25 che ha annullato il vantaggio sotto canestro degli ospiti, con il solito Mickey svettante con un fantasmagorico 0/4.
Ora in casa Bologna più che eliminare le sostanze psicotrope, come da me già suggerito dopo gara#2 non resta che chiamare un esorcista, poiché quella del terzo quarto sembra una vera e propria maledizione.
Scherzi a parte coach Banchi dovrà cambiare qualche meccanismo difensivo, dato che la furia di Hackett è annullata dalla prostrazione fisica e magari dare qualche minuto in più a Polonara, visto l’ottimo rendimento nel primo tempo, ma soprattutto offensivo, i soli 24 punti segnati nella ripresa sono una miseria e con questi numeri non si può pensare di vincere una gara di play off in trasferta.
Da verificare le condizioni di Belinelli, che è apparso più in versione manichino del Dott. Gibaud che in quella di MVP del campionato, dato che per i bianconeri, in contumacia di Lundberg, il capitano è rimasto l’unico scorer affidabile.
In casa Reyer il bicchiere è sicuramente mezzo pieno, perché portare a casa una partita del genere con un 22.2% nel tiro da tre è sicuramente un’impresa, ma non bisogna cullarsi sugli allori.
Non si possono sempre concedere in avvio di gara vantaggi in larga doppia cifra agli avversari, anche perché le rimonte non sempre riescono e necessitano di un dispendio di energie enorme. E’ indispensabile che Spissu e Wiltjer diano qualcosa, anche se De Nicolao e Parks sono due dei segreti di questa Venezia.
Ci aspetta una gara#4 interessante e chissà se sarà un’altra edizione dello stesso, identico, giorno della marmotta ?
Umana Reyer Venezia vs Virtus Segafredo Bologna 78-73
Parziali: 16-29; 22-20; 21-10; 19-14
Highlights
Sala Stampa
Pagelle
Marco Spissu 5: ha completamente perso la mano nel tiro, si salva con gli assist ed il saldo attivo fra palle perse e palle recuperate, ma è in palese difficoltà.
Max Heidegger 7+: è l’unico tiratore affidabile di Venezia ed è sua la giocata decisiva della gara, chapeau.
Davide Casarin 6,5: partita convincente dell’efant du pais che oltre alla solita difesa mette anche a referto punti importanti.
Andrea De Nicolao 7: anche questa sera il miglior play di Venezia, pochi i punti, ma il ritmo dato alla gara ha svoltato completamene l’inerzia.
Alex O’Connell n.e.
Giga Janelidze n.e.
Jordan Parks 9: dominante in ogni zona del campo, rimbalzi, punti, energia, difesa, partita da incorniciare.
Jeff Brooks n.e.
Aamir Simms 8: è l’altro Bronzo di Riace di Venezia, si completa ed integra perfettamente con Parks, fa una partita di intensità a concretezza assolute.
Kyle Wiltjer 4,5: ancora inguardabile e spaesato.
Rayjon Tucker 6,5: prima partita oltre la sufficienza della serie, non devastante come al solito, ma concreto e deciso.
Amedeo Tessitori 6: il suo prova a farlo, ma con Wiltjer di fianco fa fatica a contenere Zizic, soprattutto se tutta la Virtus gioca per lui.
Marco Belinelli 5: probabilmente ha qualche problema fisico, ma la gara è sicuramente insufficiente, non riesce quasi a smarcarsi, con la ciliegina della palla persa finale.
Alessandro Pajola 5: buon primo tempo, ma ripresa tragica, con palle perse e difese non all’altezza.
Ognjien Dobric 5: 4 punti e poco altro, in difficoltà anche lui a contenere le sfuriate veneziane.
Bruno Mascolo n.e.
Toko Shengelia 7+: è il nord geografico di questa Virtus, il suo +/- è di +25, penalizzato da almeno un paio di decisioni arbitrali viene escluso per troppo tempo dalla gara.
Daniel Hackett 4: partita orrenda su ogni lato del campo, sbaglia i tiri, sbaglia le scelte, ma soprattutto non riesce più a tenere il primo passo di nessuno, down fisico.
Jordan Mickey 3: ogni volta trova il modo di stupirmi, ha della creatività. A parte lo 0/4 ai liberi, che di per sé basterebbe ad una insufficienza, riesce ad esprimere una difesa sugli aiuti a braccia conserte inedita e fantasiosa, non parlo della bomba dall’angolo perché almeno stavolta ha toccato il ferro.
Achille Polonara 6,5: primo tempo ottimo, con punti e rimbalzi, nella ripresa viene affiancato a MIckey…
Ante Zizic 6,5: dopo un primo tempo dominante cala vistosamente nella ripresa, ma le responsabilità stavolta non sono sicuramente sue.
Bryant Dunston 5,5: dopo la logorante stagione è sicuramente in debito di ossigeno, ma i suoi marchi di fabbrica, blocchi ed aiuti, se i compagni per ragioni fisiche non riescono a sfruttarli non è colpa sua.
Awudu Abass 5: male in attacco, ma male anche in difesa, ha un paio di amnesie brutte e viene mangiato vivo da Parks, unico dato non negativo i 7 rimbalzi.
Isaia Cordinier 6: la sufficienza se la merita, ma viene investito di un ruolo che per caratteristiche non è il suo, non può fare il leader offensivo della squadra.