Trapani, 28 settembre 2024 – Non senza fatica, e non senza giustificate polemiche arbitrali, la Segafredo espugna il Palashark dopo 40 minuti vibranti.
Guidata dal grande ex Amar Alibegovic Trapani è partita subito girando a mille mettendo subito in difficoltà gli ospiti dando subito l’idea di poter mettere in difficoltà i vice campioni d’Italia.
Dopo l’inizio titubante gli ospiti si sono subito rimessi in carreggiata e, guidati da un Achille Polonara in scia della grande gara disputata in finale di Supercoppa, hanno superato i padroni di casa segnando ben 29 punti.
Continuando sulla falsa riga dei fine primo quarto i bianconeri hanno continuato a macinare il loro gioco e, guidati da un Matt Morgan abbastanza ispirato, hanno raggiunto il massimo vantaggio sul +19 grazie al primo canestro della stagione del rientrante Grazulis, ma, come troppo spesso gli sta succedendo in questo inizio di stagione, pensando di aver già chiuso la partita, hanno perso intensità, permettendo agli Sharks di andare negli spogliatoi con un ritardo non troppo pesante.
Al rientro in campo la Virtus è sembrata essere in grado di gestire il vantaggio, nonostante un Clyburn scentrato ed un Diouf estremamente svagato, ma quando si ha in campo un Marco Belinelli in serata il modo di fare canestro si trova sempre.
L’ultimo parziale, però, doveva riservare sorprese, Bologna tornava in campo svagata, e Robinson e Notae cominciavano a crivellare la retina felsinea ben coadiuvati da uno Yeboah silenzioso, ma efficacissimo.
Vista la mala parata coach Banchi provava la solita mossa per limitare il pick and roll avversario togliendo in pachidermico Zizis per il più mobile e attento Akele ed è proprio l’ex Brescia che segna probabilmente il canestro più importante della gara firmando il controsorpasso trovando due punti dal bidone dell’immondizia.
Dopo l’ennesima palla persa di Robinson, l’ottava, Pajola segnava il +3 ed Alibegovic dopo un altro rimbalzo offensivo, dalla lunetta segnava solo un tiro libero, ed ora il grande disastro della terna arbitrale: su rimessa dal lato Pajola effettuava una passaggio assai rischioso su Cordinier, che prima di commettere infrazione di campo gli restituiva la palla, ma, come testimoniano chiaramente le immagini, il playmaker marchigiano salta per recuperare il pallone con un piede chiaramente ancora fuori dal campo, il tutto nell’indifferenza generale.
Dopo la ricezione ed i due liberi susseguenti la bomba da centrocampo di Notae per il -1 sa tanto di beffa.
Di buono, oltre che alla vittoria, lo staff bianconero può sicuramente cogliere buone indicazioni da Akele, pronto ad entrare subito nel match con azioni importanti e giocate senza paura, da Belinelli, la solita macchina da punti e dalla condizione di un Cordinier che sembra essere in crescendo.
Altra buona notizia è quella dei minutaggi contingentati dei grandi vecchi, con Shengelia tenuto a riposo, Hackett con soli 3 tragici minuti, Belinelli con 20 e Clyburn 17.
Le notizie non bellissime arrivano dal solito problema del lungo, con Zizic incapace di avere una minima efficacia sui pick and roll avversari, e dall’inserimento del terzetto Morgan/Tucker/Clyburn, ancora non appieno all’interno dei giochi virtussini, ma siamo solo ad inizio stagione e l’importante era portare a casa il risultato, sperando che Grazulis ritrovi la forma e che Hackett non sia quello visto sulle sponde del Tirreno.
Per Trapani molte luci ed alcune ombre: arrivare a giocarsi la partita fino alla fine con una corazzata come la Virtus senza Galloway e con un Pleiss a mezzo servizio è sicuramente una nota di merito, ma quello che lascia perplessi è l’impiego di Robinson: il n°5 statunitense è sicuramente un realizzatore di vaglia, ma non sembra il giocatore ideale nel coinvolgere i compagni e, quando ci prova, i risultati sono abbastanza inquietanti come testimoniano le 8 palle perse.
Ultima, purtroppo solita, nota sull’arbitraggio: a parte la topica finale, che di per sè basterebbe per definire negativa la prova dei tre in grigio, è stata tutta la gestione della gara a risultare insufficiente e caotica, con rimesse invertite in modo incomprensibile, fischi random e gestione parossistica dei blocchi in movimento.
In tutto questo scempio, che è solo il seguito della Supercoppa di domenica scorsa, ed il proseguimento di una china preoccupante intrapresa la scorsa stagione, c’è un convitato di pietra: Gigi Lamonica !
L’ex arbitro teramano è stato messo a capo del settore arbitrale e non si è visto un solo passo in avanti nella qualità degli arbitraggi, anzi, e la cosa preoccupante è che la stessa discesa è in corso in ambito ECA, dove il commissario è, guarda caso, sempre lui. Ora una esortazione è d’obbligo: Gigi, se ci sei, batti un colpo !
Highlights
Sala Stampa
Nicola Akele
“Una vittoria molto importante, a tratti abbiamo giocato una buona pallacanestro anche se dobbiamo migliorare nella continuità, partire con una vittoria dà morale e crea il carattere. In ogni partita abbiamo dimostrato di essere lì con la testa, di non mollare, e dobbiamo tenercelo ben stretto.
Dobbiamo essere più consistenti e giocare la nostra pallacanestro per tutti i 40 minuti ma ora ci teniamo stretti questa vittoria. Per vincere le partite bisogna rimanere uniti e questa è secondo me la cosa più bella vista oggi, nel finale quando siamo andati sotto con il punteggio ci siamo compattati ancora di più dimostrando una mentalità vincente, che ci potrà dare soddisfazioni future”.
Presidente Antonini
“Che serata fantastica!
Abbiamo assaporato nel bene (una partita favolosa contro una squadra strepitosa, una determinazione fuori dal normale dei nostri ragazzi, un pubblico eccezionale che ha dato una dimostrazione di quello che la Sicilia può fare ad alti livelli) e nel male (un arbitraggio nei momenti decisivi che ci ha amareggiato e che ci ha penalizzato in maniera importante, come dimostra il video qui) cosa significa il professionismo.
Visto questo, e non solo, incredibile errore degli arbitri, credo che, pur essendo una neo promossa, meritiamo rispetto ed applicazione del regolamento. La domanda che mi sono posto: a cosa serve l’ Istant Replay, se poi su un episodio decisivo non si va a controllare?
Questo non significa che avremmo vinto con una decisione diversa, avremmo certamente potuto avere una occasione importante per farlo. Non vogliamo favoritismi, ma nemmeno disparità di trattamento, speriamo di essere più fortunati nelle prossime partite.”
Shark Trapani vs Virtus Segafredo Bologna 88-89
Pagelle
# 1 JD Notae 6+: è al primo impatto con la Lega A ed il suo lo fa. Non è ancora dominante come la scorsa stagione, ma la mano è sempre calda, beffarda la bomba allo scadere per il -1 finale.
# 2 Chris Horton 6,5: non segna molto, ma la presenza sotto il proprio canestro si fa sentire. E’ una piovra, allunga le braccia, tocca moltissimi palloni e ne devia altrettanti, presenza importante.
# 5 Justin Robinson 7-: grande partita offensiva, per alcuni momenti è infermabile, finchè gioca da solo, ma quando prova a coinvolgere i compagni sono dolori. Con il rientro di Galloway potrebbe avere meno la palla in mano e trarne vantaggi.
# 6 Riccardo Rossato 5: va subito in difficoltà con i falli e poi non riesce più a trovare il bandolo della partita.
# 7 Amar Alibegovic 7+: le sue potenzialità offensive sono notorie, come le sue amnesie difensive, ha sulla coscienza il libero del -1 che avrebbe potuto portare a scelte tattiche diverse.
# 11 John Petrucelli 6,5: oltre al solito enorme contributo difensivo dà un’enorme mano in attacco con canestri pesantissimi, acquisto mirato e ben effettuato.
# 15 Akwasi Yeboah 7: presente in ogni zona del campo, è il tipico collante che ogni buona squadra deve avere, solido ed utilissimo.
# 18 Marco Mollura n.e.
# 21 Tibor Pleiss 6: è al rientro dopo una preparazione travagliata, gioca pochi minuti e dà quello che può, voto di stima.
# 22 Stefano Gentile 6+: offensivamente fa poco, ma si fa vedere nella pressione sulle guardie avversarie, meno appariscente del solito, ma utile.
# 55 Rei Pullazi n.e.
# 3 Marco Belinelli 6,5: ha messo più benzina nelle gambe rispetto alla Supercoppa, e si vede, la mano è sempre quella, la difesa anche, ma la sua presenza in campo è sempre importante.
#6 Alessandro Pajola 6,5: non sempre è lucidissimo, ma quando è in campo la squadra gira enormemente meglio, decisivo nel finale con 4 punti pesantissimi.
#8 Will Clyburn 5: da lui ci si aspetta sempre tantissimo, e stasera non è in una delle sue giornate migliori. Si accontenta troppo della conclusione dalla distanza ed imballa tutto l’attacco bianconero.
#23 Daniel Hackett 4,5: entra in campo svagato, smista palloni troppo molli e riesce a collezionare in -6 di +/- in soli 3 minuti di impiego.
#24 Andrej Grazulis 5,5: prova a giocare qualche minuto nel finale di primo tempo, ma si vede che la condizione è ancora assai precaria e non all’altezza di gare di questa intensità.
#30 Matt Morgan 6+: dopo un’annata da protagonista deve ancora imparare a gestire i minuti che gli vengono consessi senza voler risolvere le partite da solo, ma il talento è tutto lì da vedere.
#33 Achille Polonara 6,5: inizia con le marce altissime, coach Banchi prova a risparmiargli dei minuti, ma nella ripresa deve rientrare e mettere la sua esperienza al servizio della squadra.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 5: la sua energia servirebbe come il pane alla Virtus, ma se non è in grado di gestirsi di venta un problema, il 4° fallo a fine terzo quarto è imperdonabile.
#41 Ante Zizic 5,5: i numeri recitano di una doppia doppia, ma è la sua presenza difensiva che è inquietante. Diventa il bersaglio di tutti i pick and roll offensivi e la sua mobilità è un problema, acuito anche dalle amnesie difensive dei compagni. I suoi movimenti da centro puro sono, però, tutti lì da vedere.
#45 Nicola Akele 7: partita solida e matura. Non cerca la ribalta, fa quello che il coach gli chiede di fare, senza strafare, si batte con Polonara per cambiare su ogni avversario e nel finale toglie dal cilindro un canestro importantissimo, perchè i canestri importanti si pesano, non si contano.
#59 Rajon Tucker 5: i numeri offensivi non sarebbero male, ma la prestazione difensiva è stata inquietante, uno con i suoi mezzi non dovrebbe farsi scappare il proprio uomo dopo un palleggio sbilanciando tutta la squadra. Il ragazzo dà l’idea di accendere e spegnere la concentrazione con una facilità disarmante, dovrà imparare a gestirsi meglio, perché in una squadra come la Virtus certe amnesie non sono accettabili.
# 00 Isaia Cordinier 7-: partita totale, da mvp. Esagera con le iniziative personali e rimedia qualche palla persa di troppo, ma la sua fisicità è impressionante, ben tornato profeta.