Milano, 13 ottobre 2024 – In una partita equilibrata in cui entrmbi gli attacchi prevalgono sulle difese alla fine è l’Olimpia Milano ad avere la meglio sulla Germani Brescia. La squadra di coach Messina, dopo essere stata più volte sotto di 5 lunghezze nel primo tempo, prende il controllo della partita nella seconda metà di gara scappando sul +12.
Milano deve comunque resistere alla furiosa rimonta di Brescia che arriva addirittura sul -1 a 15″ dalla fine e ha il tiro per il sorpasso: la conclusione di Ivanovic non va, così come quella disperata di Bilan sul -3 per forzare l’overtime. L’Olimpia riesce dunque ad agguantare la seconda vittoria in campionato, agganciando tra le altre proprio la Germani, dimostrando di saper soffrire e di essere in grado di portare a casa partite difficili e tirate come quella contro il Paris.
Non che i padroni di casa abbiano giocato un’ottima pallacanestro nel corso dei 40 minuti: la difesa, così come l’approccio dei primi minuti, è ancora da registrare (per essere generosi con i termini). Brescia riesce infatti ad arrivare a canestro con il pick and roll centrale in modo troppo semplice e spesso coglie impreparata la difesa milanese in situazioni di transizione. Nella metà campo senza palla l’Olimpia mette in campo una prestazione nettamente insufficiente.
Ci sono anche delle note positive, ovviamente: tra queste spiccano le prestazioni di Brooks e McCormack, che, specialmente in questi giorni in cui l’Olimpia deve avere a che fare con i primi problemi fisici, possono essere molto preziosi. Molto confortante anche il secondo tempo di Dimitrijevic: da rivedere la gestione offensiva dell’ultimo quarto, in cui l’Olimpia si è fermata in modo abbastanza preoccupante permettendo a Brescia di rientrare.
La Germani se ne va dal Forum con 0 punti ma tante indicazioni positive: la squadra di Poeta se l’è giocata fino alla fine, capitalizzando molto sul gioco in area (29/30 ai liberi e 27-15 a rimbalzo). La serata da oltre l’arco non è stata delle migliori (6/21 come l’Olimpia), eppure Brescia è riuscita a rimanere in scia e a rientrare nel punteggio anche dopo il -12.
Gli ospiti hanno dimostrato di avere anche quest’anno le risorse per poter puntare alla parte sinistra della classifica, seppur con una rotazione inferiore rispetto allo scorso anno. Merito anche di Ivanovic, che dimostra di essere un bell’upgrade in cabina di regia rispetto a Christon. In attesa di trovare più continuità da Ndour (che ha comunque disputato una buona partita), la Germani accoglie anche la prima prestazione molto positiva di Dowe e registra progressi anche nella metà campo difensiva. La strada intrapresa da Brescia sembra essere quella giusta.
Parziali: 27-24; 20-21; 25-18; 16-22
Progressione: 27-24; 47-45; 72-63
Olimpia Milano 88 – Germani Brescia 85
Le pagelle
Olimpia Milano
Nenad Dimitrijevic 7,5: partita sicuramente confortante, la sua. Soprattutto il secondo tempo in cui legge molto bene le situazioni sui giochi a due, mettendosi in proprio dalla media in modo quasi infallibile (6/9) o servendo il rollante (6 assist). 15 punti per lui.
Stefano Tonut 5,5: la prestazione dell’ex Venezia è una piccola nota negativa per l’Olimpia. Gioca 15 minuti incolori, non partendo in quintetto non lasciando il segno in nessuna delle due metà campo (pure in difesa è tutt’altro che perfetto). Non sembra proprio in una forma fisica eccellente.
Armoni Brooks 7: senza Bolmaro e con Flaccadori a mezzo servizio, serve qualcuno che porti su palla e crei del vantaggio da handler e Armoni riesce effettivamente a dare ottimi sprazzi in attacco, soprattutto nel terzo quarto. Si può ancora migliorare, ma intanto dà un buon segnale: 12 punti e 5 rimbalzi.
Zach Leday 6: è sempre un leader importante per questa squadra e anche in una serata non brillantissima si rende utile difensivamente e in fase di realizzazione (13 punti in 23 minuti per lui).
Giampaolo Ricci 6,5: ancora buona la scelta di farlo partire in quintetto, prevedendo anche l’accoppiamento con Della Valle. L’ex Cremona e Virtus fa valere il vantaggio in termini di fisico e sbaglia pochissime scelte, tirando 3/3 da 2 punti e prendendo 3 rimbalzi.
Diego Flaccadori 6: 13 minuti di mestiere in cui segna una bella tripla dal palleggio. Non è al massimo della condizione ma prova comunque a dare contributo.
Ousmane Diop 5: era lecito aspettarsi qualcosa di più in questo incontro di campionato che precedeva un doppio turno di Eurolega. Contro l’ex compagno ai tempi di Sassari Miro Bilan spende troppi falli in pochissimi minuti e non lascia il segno nella sfida.
Guglielmo Caruso sv: solo 3 minuti ma non positivi.
Shavon Shields 7: quando c’è bisogno di qualcuno che crei in attacco si passa sempre dal danese, che nella maggior parte delle situazioni risponde presente nonostante la buona difesa di Rivers. 15 punti con 6/14 dal campo per lui.
Nikola Mirotic 6: in attacco non incide e non riesce a mettersi in ritmo (3/9 al tiro), ma lo sforzo difensivo è molto buono considerando anche le sue caratteristiche. Fa un bel lavoro sporco e si inserisce bene nelle linee di passaggio .
David McCormack 7,5: nonostante si trovasse di fronte un cliente abbastanza scomodo (Bilan) il numero 35 è una lieta notizia della serata milanese. Nei 17 punti in campo mette molta energia sul parquet, cattura 7 rimbalzi e segna 11 punti facendosi trovare pronto sotto canestro.
Germani Brescia
Nikola Ivanovic 7,5: altra prestazione molto confortante e positiva da parte del play montenegrino. Legge molto bene la partita, mettendosi in proprio sul pick and roll quando la difesa di Milano lascia una linea di penetrazione e servendo Bilan quando arriva il raddoppio. Chiude con 16 punti (4/7 al tiro) e 6 assist.
Amedeo Della Valle 7: si prende tante conclusioni e fatica a sbloccarsi definitivamente al tiro, ma è comunque prezioso nel guidare l’attacco e attirare le attenzioni della difesa milanese. Non sempre è lucidissimo, ma il bilancio finale è positivo: 19 punti (4/12), 4 rimbalzi e 2 assist.
Chris Dowe 7:finalmente arrivano indicazioni molto positive dall’ex Tortona. Nei 16 minuti in cui rimane in campo riesce a mettere grande energia nelle due metà campo e ad essere incisivo in attacco: chiude con 10 punti e 2 assist senza errori nella gestione del pallone.
David Cournooh 6: mette tanta energia nella metà campo difensiva, mentre in attacco più di tanto non riesce ad incidere, come prevedibile considerando l’avversario e le sue caratteristiche. Da segnalare comunque una tripla segnata nel secondo tempo.
Demetre Rivers 6,5: il suo lavoro in difesa su Shields è sicuramente molto valido e in attacco sbaglia poco… forse fin troppo poco. Considerate le sue capacità nella metà campo offensiva forse poteva prendersi qualche tiro in più rispetto ai 7 effettivamente tentati (di cui 3 a bersaglio).
Joseph Mobio 5,5: non è ancora pronto per questo livello di tecnica e di fisicità e questo è abbastanza normale. L’impegno e l’atletismo non mancano, ma nei 7 minuti in campo non incide.
Maurice Ndour 6,5: croce e delizia della Germani. Nei primi 15 minuti regge molto bene sia da ala che da centro, si fa vedere bene tagliando a canestro e giocando in post (15 punti) e prendendo rimbalzi (alla fine saranno 5). Molto ingenuo però nel prendere un fallo tecnico che vale come terza penalità personale nel secondo quarto. E’ grave anche una palla persa su passaggio di Ivanovic negli ultimi minuti.
Jason Burnell 5: il grande assente tra le fila della Germani. Non riesce mai ad accendersi e a mettere la sua impronta nella partita, pur provando a sacrificarsi sotto canestro: chiude con tanti “0” nel suo tabellino.
Giancarlo Ferrero NE
Miro Bilan 7: viene servito con continuità spalle a canestro e lui risponde generalmente bene, creando qualche problema a Diop e McCormack. Da segnalare anche qualche palla persa di troppo (in totale 4) e l’inevitabile fatica nella metà campo difensiva: il bilancio finale dice 14 punti, 6 rimbalzi, 3 assist.