IL COMMENTO
Partita attesissima a La Molisana Arena, con Schio che riesce a portare a casa abbastanza agevolmente i due punti in casa di una Magnolia Campobasso che paga a caro prezzo il brutto approccio al big-match di questa quinta giornata.
Entrambe le squadre giocano le coppe europee (ed infatti erano reduci da due successi: Schio con Landes e Magnolia con Yerevan), ma quella veneta appare meno stanca di una formazione campobassana che probabilmente patisce, se non la gara infrasettimanale in sé, il lungo viaggio di andata e ritorno verso l’Armenia.
Ad inizio partita, infatti, Schio appare nettamente più lucida rispetto alle molisane, che commettono tanti ed inusuali errori in difesa e in attacco “non ci prendono”, andando in doppia cifra per punti segnati solo in prossimità del decimo minuto.
Stupisce, infatti, la facilità con la quale il quintetto di coach Dikaiulakos riesce a trovare costantemente ottimi tiri da mezzo metro, con le lunghe campobassane che proprio non trovano il modo di arginare soprattutto Olbis Andre’, vera mattatrice nella fuga di Schio nei primi due quarti, nei quali le lunghe di casa sono quasi completamente assenti. Detto ciò, non una bella Magnolia questa sera.
Momenti di black out ci possono stare e ci sono stati anche nelle precedenti partite, ma l’avversario odierno si chiama Schio, una squadra che dimostra di che pasta è fatta (possiamo solo dire che non è fatta di pasta “La Molisana”…), prendendosi il vantaggio anche cospicuo (+21 ad un certo punto, 32-11) e praticamente tenendoselo per tutta la partita.
Anche se la reazione della Magnolia c’è, perché la squadra campobassana mostra sicuramente una maggiore aggressività nei secondi venti minuti di gara, giocati alla pari con la formazione veneta. Il che aumenta il rammarico per quel primo quarto completamente anonimo… nonché per non poter contare sull’apporto di Blanca Quinonez, fuori a causa di un infortunio subito a Battipaglia.
Sicuramente possiamo dire che la cornice di pubblico è risulta essere migliore di una partita che sicuramente ci aspettavamo più combattuta, perché oltre al solito calorosissimo tifo del pubblico della Magnolia (in una giornata no come oggi, in particolare), c’è il solito gruppetto di tifosi scledensi che approda a La Molisana Arena, ai quali vanno i nostri complimenti non solo per aver affrontato il lungo viaggio Schio-Campobasso, ma per tutte le trasferte, incluse quelle di Eurolega. Il risultato è una bellissima atmosfera nella quale ognuno incita le proprie giocatrici senza mai minimamente trascendere e, a fine partita si scherza amabilmente fra opposte tifoserie, come è la regola a La Molisana Arena.
Prossimi impegni, entrambi europe: Avenida per Schio e Pécs per la Magnolia, due partite tostissime da vincere assolutamente per entrambe le squadre, Schio per mantenere il primo posto nel suo girone di Euroleague Women, Magnolia per assicurarsi al 90% del secondo posto nel suo girone di Eurocup Women.
IL TABELLINO: Magnolia Campobasso 59 – 71 Famila Basket Schio
LE PAGELLE
ZIEMBORKSA Aleksandra 5,5: Non inganni il 4/5 da due. Partita assolutamente anonima nei primi due quarti, decisamente meglio nel secondo tempo quando è stata sicuramente più aggressiva in attacco.
KUNAIYI Pallas 5,5: Insolitamente assente in difesa, va in doppia cifra a rimbalzo ma soffre costantemente il gioco di Olbis ed in generale di tutto il pacchetto lunghe di Schio.
GIACCHETTI Emma 7: L’unica insieme a Meldere a giocare ad un certo livello nel primo tempo, non ha paura di niente nei minuti che coach Sabatelli le concede, nemmeno di difendere contro Giorgia Sottana.
KACERIK Martina SV: Sta ancora facendo i conti con i postumi della botta al ginocchio presa a Battipaglia. Visto l’andamento della partita, coach Sabatelli ha preferito risparmiarla in vista di Pécs.
TRIMBOLI Stefania 5,5: Anche lei poco incisiva in una serata in gran parte da dimenticare per la sua squadra. Deve ritrovare la forma migliore.
MELDERE Laura 6,5: Gioca tanti minuti anche in coppia con Kunaiyi ed il suo apporto non manca. Deve assolutamente mettere a posto la mano dall’arco dei tre punti.
SCALIA Sara 6: Offensivamente una buona prestazione con il 50% al tiro. Di contro, troppo spesso è superata in difesa dall’avversaria diretta. C’è molto lavoro da fare sotto questo punto di vista.
MADERA Sara 5,5: Conosce molto bene le sue avversarie odierne, nonché compagne di nazionale e proprio per questo ci si aspettava da lei una prestazione ben più solida. Una giornata no ci può stare.
MORRISON Que 5,5: Dopo un primo tempo anche per lei abbastanza negativo, nel secondo prova ad essere più aggressiva prendendosi più responsabilità ma chiude con brutte percentuali.
Moscarella, Quinonez, Bocchetti: N.E.
JUHASZ Dorka 6,5: Dopo la sconfitta in finale WNBA si trova catapultata in una realtà del tutto differente ma risponde molto bene pur giocando meno di 10 minuti.
SOTTANA Giorgia 6: 15 minuti in campo, segna un canestro e distribuisce 5 assist, in generale si risparmia visto l’andamento della partita.
ZANARDI Carlotta SV: Segna 4 punti ma si vede poco.
VERONA Costanza 6: A volte in difficoltà contro le pari ruolo della Magnolia, ma nel complesso la sua prestazione può ritenersi sufficiente.
SALAUN Janelle 6,5: Prova abbastanza positiva per la francese, che fa valere i suoi centimetri a rimbalzo, anche se spara a salve da tre. Buono il 4/6 da due.
CRIPPA Martina 7: Solita grandissima prova difensiva uscendo dalla panchina. Come sempre, in campo fa tante piccole cose che non compaiono nelle statistiche. Si vede la sua esperienza.
ANDRE’ Olbis 8: L’MVP della partita, non solo perché è la top scorer. Abilissima a farsi trovare sempre libera sotto canestro, nonché a sfruttare le mancanze sotto le plance della Magnolia.
HRUSCAKOVA Zofia 6: Esordisce in campionato proprio in questa partita. Se la cava bene in attacco tirando con il 50% da due, non altrettanto in difesa.
KEYS Jasmine 7: La miglior lunga d’Italia difensivamente parlando. Importantissima la sua tripla che ricaccia indietro la Magnolia quando la squadra campobassana era tornata a -11.
LAKSA Kitija 5,5: Prestazione non all’altezza della sua fama, sbaglia tanto e protesta un po’ troppo con gli arbitri. L’abbiamo vista giocare decisamente meglio.
Panzera, Bestagno: N.E.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Si ringrazia Maurizio Silla per materiale fotografico.
Dario Salvatorelli
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