Pesaro – Cercava una svolta il Banco di Sardegna nella trasferta di Pesaro ma quello che ha trovato è stato il punto probabilmente più basso di questa stagione, rinunciando di fatto a giocare il match fin dai primi minuti e manifestando un grave problema a livello di conduzione tecnica e di coesione di squadra.
In queste condizioni è difficile stabilire dove comincino i demeriti di una squadra ed i meriti dell’altra, ma comunque va dato atto alla Consultinvest di avere messo in mostra la migliore prestazione stagionale; al di là del dominio dal primo all’ultimo minuto, infatti, i ragazzi di Paolini si sono mostrati concentrati in tutti i momenti della partita, difendendo egregiamente quando contava nei primi venti minuti ed esibendosi in un gioco offensivo sempre lucido e ben bilanciato, come testimonia un tabellino in cui tutti i giocatori si sono resi protagonisti.
Con questa vittoria, che fa il paio di quella contro Trento di mercoledì scorso, la Consultinvest mette in carniere un altro prestigioso scalpo ma, soprattutto, fa un passo fondamentale verso la salvezza; in quattro giorni sono arrivati quattro punti che, grazie anche ai risultati degli altri campi, permettono ai ragazzi di Paolini di guardare con rinnovata serenità al futuro.
Coach Pasquini, invece, probabilmente non si aspettava un esordio così tremendo sulla panchina sassarese; la prestazione del Banco di Sardegna ha lasciato in effetti allibiti per come la squadra abbia mostrato un encefalogramma piatto per tutti i quaranta minuti, senza tentare una benché minima reazione ma, al contrario subendo passivamente, anche le fischiate avverse degli arbitri.
Evidentemente c’è un problema di motivazioni perché altrimenti non si spiega un record quasi assoluto di falli commessi (24 alla fine del terzo quarto e 30 alla fine del match) che, di fatto, già alla fine del primo tempo aveva messo fuori giochi quasi tutta la batteria di lunghi del Banco.
La Consultinvest, al contrario, è stata la più ispirata della stagione e se contro Trento aveva vinto di nervi, oggi ha vinto di testa, andando a colpire laddove gli avversari soffrivano di più, dominando sotto i tabelloni con Daye e Lydeka, ma soprattutto trovando attenzione e lucidità da tutti i suoi elementi.
La partita della Consultinvest riprende da dove aveva terminato nell’ultima di campionato, ovvero dai convincenti minuti finali disputati contro Trento, in cui Lacey aveva portato alla vittoria i ragazzi di Paolini con la sua concretezza.
Proprio Lacey, insieme a Lydeka, è l’assoluto protagonista di un primo quarto (8 punti ciascuno) in cui la Consultinvest ha subito sbaragliato la resistenza del Banco di Sardegna; i sardi si presentano con una tripla di Kadji e poi rimangono a contatto fino al 6-5 dei primi tre minuti di gioco, in cui però sia Kadji che Petway hanno già tre falli.
Di lì in poi la Consultinvest spicca il volo, perché la difesa aggressiva sugli esterni ordinata da Pasquini non fa altro che caricare di falli i suoi giocatori, mentre dall’altra parte i pesaresi appaiono attenti in difesa a bilanciati in attacco come raramente era accaduto in questa stagione.
Il primo break interno lo operano un Lydeka chirurgico ai liberi ed il primo cesto di Daye, che portano i padroni di casa sul 14-7 poco dopo la metà del tempo, prima che una tripla di Akognon non ricucia in parte le distanze.
Tuttavia la guardia del Banco è troppo sola in attacco, mentre in difesa i lunghi di Pasquini continuano a caricarsi di falli; così Lacey e Lydeka portano la Consultinvest sul 20-10 a 2:30 minuti dalla sirena e poi, nonostante la zona ordinata da Pasquini, fanno volare i biancorossi sul 26-14 della prima sirena.
Al ritorno in campo ci si aspetta una riscossa degli ospiti ma invece la musica non cambia; Sassari è irriconoscibile in attacco, rinunciando a tiri che erano il suo marchio di fabbrica, mentre nella sua metà campo non riesce a difendere senza commettere fallo.
Con Kadji già a quota tre falli, tocca a Petway raggiungere subito la terza penalità e poi, nei minuti successivi, arrivano anche i quarti falli di Alexander e Mitchell, inframezzati da un tecnico fischiato ad un Pasquini che non sa più come scuotere i suoi giocatori.
Nel frattempo la Consultinvest ha il merito di non distrarsi e continua a dilatare il suo vantaggio; una tripla di Lacey ed un bel canestro di Christon portano i pesaresi sul + 17 (31-14) dopo neanche tre minuti e poi il Banco continua a sprofondare, affossato dai suoi falli.
Daye è preciso alla linea dei liberi, mentre anche Ceron partecipa alla mattanza con due triple che portano Pesaro al massimo vantaggio (45-21) quando mancano circa 4 minuti alla fine; a quel punto i ragazzi di Paolini tirano un po’ il freno e così Sassari, grazie al solito Akognon (13 punti alla fine del primo tempo per lui), riesce a chiudere i primi venti minuti “solo” sul -19 (49-30).
Dopo l’intervallo la partita non cambia. Petway commette subito il suo quarto fallo e lì si capisce subito come per il Banco di Sardegna l’aria non è cambiata; a dir la verità di lì a poco seguono anche le terze penalità di Lacey e Daye ma la cosa non preoccupa più di tanto Paolini, perchè Sassari non mostra alcun cambio di ritmo ed anzi continua ad accumulare falli senza costrutto.
Ancora un gioco da tre punti di Ceron riporta i suoi sul +25 (58-33) dopo poco più di quattro minuti dal ritorno in campo; la partita di fatto è già finita, nonostante Pasquini provi ad inventarsi qualcosa, come dei quintetti senza lunghi, una difesa a zona o un po’ di pressing sulla rimessa.
Me niente di tutto questo serve, se non a consentire ai suoi di non sprofondare ancora di più, anche perché la Consultinvest ha un fisiologico rilassamento.
Si arriva così all’ultimo intervallo con i padroni di casa ancora sul + 22 (70-48) e senza che vi possa alcun dubbio sul risultato finale; anche perché Lydeka e Daye, dall’alto della loro esperienza, non hanno alcuna intenzione di lasciare speranze agli avversari e così, dopo appena due minuti, lanciano la Consultinvest al massimo vantaggio sul +28 (76-48).
Gli ultimi minuti non sono quindi altro che una meritata passerella con i padroni di casa; con Mitchell ed Alexander già fuori per falli, Pasquini decide di richiamare in panchina anche Logan, mentre anche Pesaro manda in campo le seconde linee e chiude sull’86-65, con Candussi che nel finale si sblocca con due bei cesti su altrettanti rimbalzi offensivi.
Consultinvest Pesaro – Banco di Sardegna Sassari 86-65
Parziali (26-14; 23-16; 21.18; 16-17)
Progressione 26-14; 49-30; 70-48
Mvp: in una serata di grande ispirazione per tutta la squadra invece di premiare i soliti protagonisti Daye e Lacey (comunque anche oggi tra i migliori) è forse il caso di tributare un riconoscimento al grande lavoro oscuro di Lydeka che, con la suo solidità, dal suo arrivo ha contribuito a cambiare il colto della Consultinvest e, comunque, nella partita di oggi, porta a casa 10 punti, 10 rimbalzi ed un 25 di valutazione complessiva.
Wvp: probabilmente oggi non è stato il peggiore dei suoi (le prestazioni di Petway e Mitchell, per esempio, sono state il nulla assoluto), ma lo spentissimo David Logan di stasera è forse l’emblema di quello che è Sassari in questo momento, ovvero una squadra senza nerbo e sfiduciata, incapace di fare le cose che l’anno scorso le riuscivano splendidamente e di scuotersi dal suo torpore.
Spogliatoi
Paolini
Abbiamo disputato una partita intensa dal primo secondo fino alla fine, mostrando soprattutto una grandissima attenzione difensiva e commettendo pochissimi errori, principalmente nella difesa su Akognon. Però posso dire che oggi abbiamo fatto quasi tutto al meglio e non era affatto facile, visto che era la nostra terza partita in otto giorni e tutte e tre erano di grandissima importanza per noi. Onestamente non mi aspettavo una partita così intensa e con tutti i miei giocatori così concentrati: complimenti a tutti loro. Adesso avranno due giorni di riposo e poi spero che ci ritroveremo in settimana per giocare a Cremona una partita che mi auguro che sia come una di queste ultime tre. Il nostro campionato è ancora lunghissimo e dobbiamo cercare di prendere punti in ogni match, a partire da domenica prossima e non rinunciando a provarci anche nella trasferta di Milano.
Pasquini
C’è poco da dire sulla partita……in questo momento siamo questi qua e c’è poco da fare. Dobbiamo innanzi tutto cercare di guardare avanti ed uscire il prima possibile da questa buca. Personalmente penso di avere in testa quello che serve per riordinare le idee e ricominciare a vincere fin da domenica prossima. Stasera non avevamo neanche la metà dell’energia di Pesaro, eravamo sempre indietro sulle palle vaganti, mai lucidi, in poche parole non presenti nella partita. Noi venivamo da una settimana di buoni allenamenti, ma purtroppo è tutto l’anno che a settimane di buoni allenamenti seguono partite non all’altezza; è un problema quindi di responsabilità individuali e di debolezza mentale.
Giulio Pasolini