Siena, 20 marzo 2016 – Siena contro Roma, questa partita negli anni ha deciso lo scudetto, in passato è stata sfida al calor bianco in regular season così come nei play off o in coppa Italia, è passata alla storia come una delle sfide più avvincenti di sempre risolta solo dopo 3 tempi supplementari, stasera invece è andata in scena semplicemente una gara di Legadue con la Virtus “auto retrocessa” dal piano superiore e la Mens Sana in crisi societaria nerissima.
Nonostante queste premesse si è assistito ad una gara decisamente avvincente risolta solo all’ultimo secondo. E’ stata una partita da X in schedina, una partita che, in un mondo ideale, avrebbe dovuto assegnare un punto ciascuno alle due squadre, ma nel basket il pareggio non è contemplato ed allora i due punti sono stati appannaggio dei padroni di casa, ma avrebbe potuto vincere Roma e non ci sarebbe stato nulla da dire. Si è assistito in effetti ad una sfida equilibratissima che ha visto i primi due quarti volare via sul filo di un risultato costantemente in pareggio tanto che si è andati al riposo lungo con la Mens Sana in vantaggio di un solo punto. Il terzo quarto è sembrato arridere ai biancoverdi che sono partiti a spron battuto ed hanno avuto fino a 9 punti di vantaggio fallendo in almeno due occasioni il canestro del +11 e addirittura del +12. Ma, obbedienti all’equilibrio che è regnato sovrano, i romani sono stati capaci di capovolgere il risultato e di portarsi sul +4 che è diventato poi +7 nell’ultimo quarto. Questo vantaggio è sembrato per qualche minuto essere decisivo ed incolmabile per una Mens Sana che ha perso il suo totem Udom (4/4 dall’arco per lui) per 5 falli e che ha avuto ben poco da un Roberts in serata no e limitato dalla marcatura efficace di Leonzio. Ma quando la gara sembrava indirizzata verso i capitolini il punteggio è tornato in perfetto equilibrio e si è assistito, negli ultimi 3 minuti, ad un testa a testa entusiasmante. Roma ha gettato un possesso decisivo andando a sfondare, Siena ha restituito pan per focaccia sfondando con Bryant, gli ospiti però in uno slancio di generosità hanno di nuovo perso palla con il terzo sfondamento in 3 azioni consecutive, Siena allora è andata in vantaggio di un punto e la Virtus ha deciso di regalare la vittoria andando a perdere palla pestando la linea di fondo campo con Olasewere, ma la Mens Sana ha ritenuto di non accettare regali e, sul +1 a 22 secondi dalla fine, ha commesso infrazione di 5 secondi sulla rimessa. Roma ha optato per accettare il cadeau senese e ha segnato con Voskuil il +1 a 11 secondi dal termine, a 6 secondi dalla fine Bryant si è fiondato in penetrazione subendo fallo ed è stato glaciale dalla lunetta: +1 per la Ramagli-band a 7 secondi dalla fine. Olasewere ha pasticciato sulla linea di centrocampo ed ha quasi perso palla riuscendo solo a gettarla verso Callahan che, con 2 secondi scarsi a disposizione, ha potuto solo gettare in aria un’Ave Maria che a malapena ha colpito il ferro. Siena ha così vinto coi due tiri liberi di Bryant una partita che entrambe le squadre hanno provato a perdere in ogni modo, Roma ci è riuscita.
A livello di singoli Caja non ha avuto il contributo favoloso che Olasewere fornì la scorsa settimana, il giocatore di colore ha chiuso con 13 punti e 8 rimbalzi non risultando però decisivo e, anzi, pasticciando sull’ultimo possesso. Chi ha fornito un contributo più che buono è stato Callahan che ha sparacchiato dall’arco (1/4) ma ha segnato 21 punti con il 53% dal campo e l’80% dalla lunetta. Nel momento in cui Roma ha effettuato il sorpasso, con un parziale di 21/8, si sono messi in luce Voskuil e Meini con conclusioni pesanti che hanno scavato un gap che è parso illusoriamente decisivo. Bene anche Benetti e Leonzio, con quest’ultimo autore di una prova da vero e proprio francobollatore sul pericolo pubblico numero uno, ovvero Roberts. Sprazzi sul parquet per Casagrande e Bonfiglio che non hanno lasciato un gran segno sulla contesa e 22 minuti per un Maresca non particolarmente ispirato.
In casa Mens Sana serata straordinaria per Udom, limitato dai falli, che ha chiuso con 4/4 nelle bombe, solita prova decisiva di Truck Bryant che, uscito more solito dalla panchina, ha chiuso con 26 punti ed ha siglato con freddezza i due tiri liberi decisivi a 7 secondi dal termine. Meno incisivo di altre volte Roberts, ben presto limitato dai falli e dalla buona difesa romana, così come Cucci apparso un po’ spento rispetto al solito. Bucarelli gran lottatore lasciato in campo per soli 10 minuti. Solita prova gladiatoria per capitan Ranuzzi che, però, ha litigato molto col canestro chiudendo con un 4/12 dal campo all’interno del quale grida vendetta il 1/7 dall’arco, anche se la sola bomba realizzata, nel finale incandescente, ha avuto un peso specifico notevolissimo. Anche Borsato ha avuto dei nemici nei canestri del Palaestra mentre Diliegro si è rivelato il solito “Signore degli anelli” con soli 9 punti segnati ma be 12 rimbalzi catturati.
Siena mantiene il terzo posto, Roma vede allontanarsi un posto nei play off anche se, a 4 giornate dal termine, i giochi sono ancora aperti.
Mens Sana-Acea Virtu Roma 77-76
Parziali: 17-14, 17-19, 22-27, 21- 16
Progressione: 17-14, 34-33, 56-60, 77-76
SALA STAMPA
Caja
Complimenti a Siena, ma complimenti anche ai miei giocatori che se la sono giocata alla pari fino all’ultimo possesso. Abbiamo fatto la partita che volevamo fare, col ritmo controllato senza subire troppo la loro fisicità e senza farli andare in fiducia di fronte al loro pubblico in questo palazzo che si accende e che stasera ha fornito una bellissima cornice per la Legadue. Molto bene per noi il primo tempo e benissimo il terzo quarto quando abbiamo trovato fiducia nel nostro gioco offensivo riuscendo a prendere un bel vantaggio. Abbiamo subito il 4/4 dall’arco di Udom, e non ce lo aspettavamo, che ci ha impedito di prendere un vantaggio ancora maggiore. Il finale è stato un classico finale punto a punto, basta un canestro fortunoso, un errore banale e la puoi vincere o perdere. Siamo orgogliosi di averla giocata fino alla fine anche se ci resta l’ovvio rammarico per una sconfitta evitabile.
Ramagli
Questa gara era difficile, con Roma ci accoppiamo male ed abbiamo sofferto molto avendo dovuto effettuare molti adattamenti difensivi, abbiamo avuto anche un notevole problema di falli per Udom e Roberts e ce lo siamo portati dietro fino alla fine. Siamo tornati da Agropoli un po’ troppo appagati e in settimana abbiamo lavorato non benissimo, ma abbiamo saputo reagire in campo anche quando siamo andati sotto.
MVP: Bryant, decisivo e glaciale dalla lunetta.
WVP: Da Cucci è lecito attendersi di più.
Alessandro Lami