FORLI’ – Definirla semplicemente un derby sarebbe un delitto.
Forlì – Rimini è qualcosa che va oltre. Qui non conta la distanza geografica che, per assurdo, assegnerebbe alla partita contro Imola la palma di derby per antonomasia. Qui ci sono in ballo anni e anni di rivalità sportiva consumati sul campo e fuori dal campo. Questa è una partita capace di consacrare i suoi protagonisti alla storia del basket. Chiedete a Carlton Myers, autore di una quarantina di punti in un derby ormai lontano nel tempo, ma vivido nella memoria dei 700 forlivesi presenti, costretti,loro malgrado, ad applauidire il portabandiera olimpico. Come non fare entrare nella Hall of Fame forlivese il mitico Andrea Niccolai (oltre 10.000 punti da professionista), il quale, nella stagione 94/95, con una tripla allo scadere, scrisse 3-0 nella serie promozione per la A1, lasciando Rimini in A2 e mandando in visibilio un’intera città che ancora oggi custodisce gelosamente nella propria memoria quegli indimenticabili momenti. Fu quello l’ultimo derby fra le due formazioni. Sono passati ben quindici anni e finalmente è venuto il tempo di lasciare i ricordi al passato e di vivere il presente, anche se il presente ha il sapore di un amaro passato che ritorna e lo fa col nome di Giorgio Corbelli. Attualmente a Rimini è visto come il salvatore della Patria, ma i forlivesi ricordano il Signor “Telematket” per quanto di incredibile ed assurdo ha fatto vedere nei primi anni novanta. Una su tutte lo storico record negativo di presenze con 143 spettatori per Telemarket Forlì-Onyx Caserta. Erano gli anni delle “corbellerie”.
Ma torniamo al presente. Dopo due giornate di campionato, Fulgor Libertas Forlì, da domenica sponsorizzata dalla catena Marco Polo Expert, e Immobiliare Spiga Rimini arrivano al match con stati d’animo completamente differenti e la classifica che le vede appaiate con due punti a testa. Forlivesi reduci da una sonora sconfitta annunciata in quel di Venezia, riminesi invece vittoriosi in casa, nel derby con Ferrara. I ragazzi di coach Di Lorenzo hanno ancora una volta confermato di poter contare su Gordon, migliore realizzatore dell’incontro e secondo in campionato, ma troppi i black out più o meno diffusi in tutti e quattro gli spot rimanenti. Così già al 29′ Venezia ha potuto scrivere la parola fine sulla partita. Ancora oggetto misterioso il capitano Forray, fermo a quota zero punti in due giornate. Setto nasale rotto per il play “tascabile” Piazza che comunque sarà in campo con una maschera protettiva. Rimini invece, apparsa inguardabile per tutto il primo tempo, ha piazzato il break decisivo in avvio di ripresa. Troppo brutta però Ferrara per poter essere vera e considerata probante per i rivieraschi di Caja.
L’impressione è che domenica prossima, a far pendere l’ago della bilancia dall’una o dall’altra parte, potranno essere i tiri da tre dei frombolieri riminesi, guidati da Scarone, o il basket corale dei biancorossi di Giampaolo Di Lorenzo. Dovrà correre Forlì, giocare in transizione e contropiede primario, fiaccando così gli avversari, e al contempo prepararsi ad attaccare le zone di Caja, a fronteggiare i migliori rimbalzisti del campionato e superare una squadra che di punti ne subisce molto pochi. Un finale lottato punto a punto potrebbe infine essere un ottimo territorio di conquista per i crabs.
Peristendo lo status di infortunato per Lestini e dando per possibile il rientro di Campani, la formazione dei merculriali sarà quella tipo, con Forray, Wittman, Licartowsky, Gordon e Poletti a calcare per primi il parquet del Palafiera. Dietro di loro si accomoderanno in panchina Campani, Lestini, Zamagni,Piazza, Ranuzzi, Ravaioli e Foiera.
I malatestiani non presentano alcun problema fisico e arriveranno alla volta di Forlì schierando in quintetto Scarone, Roderick, Vukcevic, Filloy e Lollis. In panchina andranno Tomassini, Gasparin, Gurini, Eliantonio e Metreveli.
I direttori di gara saranno i signori Pascotto, Perretti e Gagliardi. Si gioca domenica 17 ottobre alle ore 17,00 con diretta televisiva su SI2 e gli scongiuri degli scaramantici.
Previsto il tutto esaurito, o quasi, nell’impianto forlivese capce di poco meno di seimila posti, degno palcoscenico per un derby che si rispetti. Ma non chiametelo derby, è Forlì-Rimini!
Frambo