La GrissinBon impatta la serie battendo l’EA7 Milano per 81-76 al PalaBigi in gara 4 della finale scudetto.
Le prime battute del match si giocano sul filo dell’equilibrio; la formazione allenata da coach Repesa sembra essere entrata in campo con un’altra faccia rispetto a gara 3. L’intensità difensiva è sui massimi livelli e costringe la Grissin Bon a forzare il tiro allo scadere dei 24′. I biancorossi si affidano al talento di Della Valle mentre Milano è brava a coinvolgere tutto il quintetto, con giocate sia interne che esterne. La scossa arriva con l’inserimento del rientrante Aradori, abile a colpire subito dalla distanza subendo fallo (13-12). L’ arma tattica dei biancorossi è quella di aprire il gioco con le penetrazioni di Kaukenas e Polonara, fondamentali per stringere la difesa al centro dell’area e liberare i tiratori. L’Olimpia fatica a trovare le misure in difesa, e in particolar modo non riesce ad arginare le folate offensive di un ispirato Aradori. A pochi secondi dal termine del quarto gli ospiti approfittano di due errori banali in attacco di Parrillo e compagni, capitalizzando con 4 punti consecutivi che chiudono il quarto sul punteggio di 21-22.
Reggio Emilia fatica ad attaccare con lucidità il canestro avversario, un pò per meriti della difesa lombarda e un pò per la poca convinzione nel battere l’uomo in palleggio. Milano è un pò troppo leziosa in attacco e non approfitta del momento no dei biancorossi, buttando al vento diverse opportunità per allungare (24-25). Menetti ha bisogno di esperienza e inserisce sul terreno di gioco Lavrinovic che risponde subito presente trovando un facile lay up da sotto e due tiri liberi. L’Olimpia è tutta un’altra squadra con Kalnietis in campo, l’ex Zalgiris detta i ritmi con un timing perfetto e appena ne ha le possibilità colpisce con precisione sia dalla distanza che in avvicinamento a canestro (33-35). Gli ultimi due minuti del primo tempo sono tutti di marca biancorossa, una tripla di Aradori a pochi secondi dal gong suggella il momento positivo e chiude la seconda frazione sul punteggio di 42-39.
Reggio al rientro dagli spogliatoi dimostra di voler cambiare subito marcia. Un paio di giocate fondamentali di De Nicolao mandano in tilt la difesa milanese e costringono Repesa a fermare l’emorragia con un time out. (45-39). Con Gentile totalmente fuori dalla gara è Sanders a mettersi sulle spalle il peso dell’attacco lombardo. L’ex Sassari è un rebus per la difesa emiliana, capace di colpire sia dalla distanza che all’interno dell’area con una facilità estrema (54-51). I biancorossi faticano a trovare i varchi giusti per merito di una difesa molto fisica del team di Repesa, spesso al limite del fallo ma comunque adattata al metro arbitrale. I padroni di casa sono Lavrinovic dipendenti, il lungo lituano è l’unico terminale offensivo capace di trovare la via del canestro con continuità. Il quarto si chiude con il primo squillo firmato da Gentile anche se l’inerzia sembra sorridere alla truppa di Menetti (59-55).
Le prime azioni dell’ultimo quarto sono un concentrato di tensione stanchezza. Milano si accontenta di tiri dalla distanza, spesso fuori ritmo, mentre Reggio Emilia fallisce per più volte facili conclusioni. Gli dei del basket premiano la conclusione pesante di Needham; canestro che ha il sapore di liberazione per il popolo biancorosso (62-58). La difesa dei padroni di casa su Gentile è un clinic da mostrare ai bambini, Reggio trova dalla propria metà campo difensiva la giusta energia per colpire con la bimane di Polonara e il tap in di Veremeenko (68-60). La gara si decide con la stoppata di Della Valle su Macvan seguita dal tecnico fischiato a Gentile che produce 3 tiri liberi realizzati da Lavrinovic (73-62). Un’azione da 4 punti di Sanders seguita da due triple di Lafayette e Simon riaprono i giochi a pochi secondi dal termine (73-72). La serie finale di liberi sul fallo sistematico premia la Grissin Bon Reggio Emilia che stende Milano con il punteggio di 81-76 e impatta la serie. Si torna a Milano per gara 5 in programma Sabato al Forum alle ore 20.45
Le parole dei due coach al termine del match:
Repesa – “la cosa positiva è che non abbiamo mai mollato.Non abbiamo paura di perdere lo scudetto, ci stiamo divertendo. Reggio Emilia in casa ha perso solo una partita dovremo essere bravi a difendere il fattore campo“.