Ancora una larga vittoria l’Italia, che conquista la Trentino Basket Cup superando la Cina per 87-58. Azzurri che partono subito fortissimo (18-0) e subiscono solo in parte il ritorno dei rivali, per poi dilagare nel finale. 19 punti per Gallinari e 17 per Belinelli, premiato come MVP della manifestazione.
Messina conferma lo stesso quintetto di ieri, con la conferma di Abass assieme a Belinelli, Gallinari, Poeta e Cusin. Cina senza Yi Jianlian, che non indossa nemmeno gli abiti da gioco e si accomoda in panchina di fianco ai compagni. Così gioco facile per la difesa dell’Italia, con la pressione di Poeta a spegnere Zhou Peng e Zhou Qi che non vede palloni giocabili. Gallinari stasera c’è ed ha voglia di fare divertire il pubblico, lo stesso fa Belinelli: 9 punti per l’uno, 8 per l’altro con 4/5 da 3 complessivo e il primo canestro della Cina che arriva dopo 5 minuti e il punteggio sul 18-0. Hackett raccoglie il testimone, limitata reazione cinese frutto di qualche rimbalzo offensivo e primo parziale 26-9.

Coach Ettore Messina by Ciamillo
Diventa partita vera al PalaTrento, con la Cina che si riavvicina con un parziale di 2-8 e Messina che non ci pensa due volte a rimettere le sue stelle. Tanto che c’è subito spazio pure per un confronto aspro tra il protagonista della rimonta cinese Wang e Gallinari, colpito duro sotto canestro dall’avversario. Sempre Wang porta la Cina pure a -8 sul 30-22, la risposta azzurra è affidata ad Abass ma entra in partita anche Zhou Qi bravo a smarcarsi sotto canestro. Dal 35-28 gli azzurri riprendono però il controllo, chiudono la via del canestro ed il controparziale è chiuso da uno spettacolare assist di Belinelli che manda a canestro Zerini per il 45-30 dell’intervallo.
Wang continua la sua ottima serata ma l’Italia ha di nuovo con le mani saldamente sulla partita ad inizio ripresa, anche perché Belinelli inventa e colpisce da 3 con sicurezza. Il vantaggio resta così a galleggiare sui 15 punti, con un primo spunto positivo di Cervi ad allungare a 61-43 dopo 6 minuti di gioco. Buono anche l’impatto di Mian e Zerini nel quintetto sperimentale guidato da Gallinari, la schiacciata di Abass in contropiede sigilla il 72-45.
Così l’Italia può regalarsi un altro quarto periodo in tranquillità, con spazio ai vari Michele Vitali e Fontecchio, ma proprio il primo spaventa il pubblico trentino con una brutta caduta che lo costringe ad uscire sorretto dal fratello. Per il resto consueto spazio alle iniziative individuali, soprattutto di un Zhou Peng che si sistema un po’ le cifre, qualche minuto di regia per Imbrò con la contesa che scivola serenamente fino alla sirena.
(foto Giulio Ciamillo)