CHARLEROI – Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Missione compiuta dunque per la Lottomatica Virtus Roma ma di buono c’è stato poco: sicuramente il risultato, una vittoria che doveva arrivare per assestare un colpo definitivo alle speranze delle dirette concorrenti nella corsa alle TOP16, ma anche le belle prestazioni di un buonissimo Darius Washington e di un convincente (finalmente !), Andrea Crosariol, entrambi migliori in campo con un eloquente 21 di valutazione globale; 20 punti per l’ex-Galatasaray e 16 per il Centro Azzurro ma, aldilà delle buone cifre, due prestazioni di sostanza, di presenza fisica e tecnica che hanno tenuto letteralmente a galla una Virtus Roma bruttina, a tratti imbarazzante in attacco ma solida e ben messa in difesa, terzo ed ultimo fattore questo positivo per Matteo Boniciolli e che ha di fatto destabilizzato i piani dello Charleroi del dirimpettaio Giovanni Bozzi.
La difesa della Virtus, dicevamo, ha fatto la differenza tracciando il solco tra le due sfidanti perchè, dopo un primo tempo in cui i padroni di casa trovavano con discreta puntualità il tiro da fuori, non potendo competere con le stazze Giallorossoblu nel pitturato e cercando quindi di far male dalla distanza, una volta lette bene le mosse dei vari Gomis, Mallet ed Hamilton, prima da Washington, poi da Vitali, infine anche Dasic, Heytvelt e Traore ed un monumentale Crosariol, è stato facile per i ragazzi di Boniciolli arginare gli avversari rivelatesi alla fine confusionari, imprecisi e modesti.
Purtroppo ci sono però anche le note poco liete.
Troppe pause, troppe amnesie in attacco, troppi passaggi a vuoto nei momenti in cui la gara poteva e doveva essere chiusa a doppia mandata. Deludenti Djedovic, Giachetti e male anche Charles Smith. Insolitamente grigia la prestazione del Ragno, abulica e quasi sempre in affanno. Una sola tripla a bersaglio, per il resto ordinaria amministrazione. Se non si trattasse di Charles Smith, colui che nelle intenzioni dovrebbe essere colui che guida la squadra nei momenti complessi, diremmo che abbiamo assistito ad una prestazione inquietante ma siamo ad inizio stagione, attendiamo di vedere comunque Smith all’altezza della sua fama.
Ma tutta la Virtus Roma deve ancora trovare un filo che tenga unite le fila nei 40 minuti ed in questo un plauso va anche dato a Luca Vitali, che ha gestito molto bene alcuni importanti palloni nel primo e nel terzo quarto. C’è da lavorare ancora insomma, ma lo si sapeva, e questo è un punto a favore della squadra che però, sia chiaro, difficilmente troverà squadre come lo Charleroi che in casa sparacchia così male da 3 (21%), e che perde 16 palloni con un globale di 42% da dentro l’arco.
Matteo Boniciolli parte con Traore in quintetto e Giachetti play e con Bozzi che tiene in panca Daniel Santiago, neo-acquisto; ed è un inizio semi-pietoso per Roma: 3 palle perse e 7-2 per lo Charleroi con il coach triestino costretto a chiamare time out. Ed al rientro, quarta palla persa per i suoi! Demond Mallet imperversa ma è la difesa di Roma che sembra anestetizzata e ne fa le spese Djedovic per Washington. Lentamente, con l’ingresso del play americano, le cose cambiano, non subito però, 17-9 all’8° per lo Spirou con Boniciolli che assiste ad una prestazione opaca senza capacitarsi. Entra Vitali ma cambia poco ed anche Crosariol sembra essere lo stesso, impacciato Crosariol della scorsa stagione, lontano parente di quello visto finora. Smith passeggia sul campo e spara a salve, primo quarto da dimenticare che si chiude sul 21-14 per i belgi grazie solo ad Heytvelt che schiaccia, a fil di sirena, una palla sparata da Vitali da 3 e raccolta dal tabellone.
Secondo quarto e Spirou Charleroi che stoppa Crosariol e Washington prima con Riddick e dopo con Wright. Ma se nel primo quarto il tiro da fuori dei padroni di casa entrava, ora non entra più e l’Urbe si rinfranca, doppio Washington ed al 12° 21-18. Heytvelt difende bene su Wright e tocca palla in attacco a rimbalzo sfruttando grinta e centimetri. E Roma impatta al 13°, 21-21 sempre con un ottimo Washington. Ed entra Santiago perchè Bozzi capisce che a rimbalzo non si vede luce. Ed il suo ingresso galvanizza Crosariol che segna, 21-23 al 14° proprio contro di lui, anche se Santiago restituisce il regalo al mittente, 23-23. Ma il centro milanese replica schiacciando su bell’assist di un Vitali deciso e presente, 23-25 per Roma al 15°. Roma adesso difende molto meglio anche se ancora Demond Mallet impatta al 16°, 25-25 ma Charleroi soffre parecchio, peccato che in attacco dall’altro lato non c’è proprio Charles Smith e Roma spreca occasioni d’oro per scappare. E come spesso accade segna invece Riddick 4 punti di fila ed Hamilton va di 31-25 dopo l’ennesima persa dei capitolini. Ma sul finire del periodo prima Giachetti dalla lunetta e dopo sempre Crosariol chiudono sul 31-30 per i padroni di casa. All’intervallo lungo bene Washington e Crosariol in attacco ma ben 10 palle perse sono decisamente troppe, contro le 8 dello Spirou Charleroi.
Terzo quarto e Vitali, molto positivo, rientra da titolare mentre Dasic, come all’inzio della gara, perde la prima palla in attacco. Ma si fa perdonare segnando il sorpasso, 31-32 al 21°. Charleroi fa girare male la palla ma è per merito degli avversari: Roma morde, Gomis sbanda e Washington buca ancora la retina, 31-34 al 22°. Dasic ancora, 31-36 (massimo vantaggio), i belgi sbandano clamorosamente, perse su perse offensivamente e l’Urbe controlla ma non ammazza la tenzone con Dasic che con spazio non sigla una tripla. La Lottomatica controlla, Heytvelt segna al 25°, 33-40 per il massimo vantaggio (+7), però servirebbe il colpo del KO che non sembra arrivare. Boniciolli chiama time out dopo una forzatura di Washington e con lo Spirou di nuovo minacciosamente sotto, 37-40 al 28°. Smith non pervenuto, per fortuna c’è sempre Darius W. ed Heytvelt inchioda che inchioda Wright. Mallet va di tripla eludendo il solito, distratto Giachetti. Punteggio sempre molto basso e ritmi adeguati, purtroppo Giachetti sembra fuori partita. Greene porta i suoi a -2 al 30°, 41-43, e Giachetti perde ancora palla. E lo Charleroi impatta, 43-43 quando, sempre a filo di sirena, Charles Smith decide d’iscriversi a referto con una tripla delle sue, si chiude quindi sul 43-46.
Quarto periodo che si apre con la incredibile notizia della vittoria del Bamber contro l’Olympiacos in casa per ben 12 punti di scarto. E con Hill che impatta di nuovo, 46-46, con una tripla siderale al 31°. Ad Heytvelt viene fischiato un anti-sportivo molto discutibile con un movimento in attacco fortuito che colpisce Hamilton. Mallet sigla due su due, poi Charleroi perde palla ma Roma non approfitta: Dasic forza, l’Urbe sembra aver perso brillantezza, non si segna più, la tensione incomincia a farsi sentire da ambo i lati. Vitali trova, dopo 4 minuti, il pareggio di tabella, 48-48 al 34°. Lo spettacolo latita, si vede brutto basket adesso e gli errori la fanno da padrone. Crosariol fa due tiri liberi, l’Urbe va al 35° 48-50. L’ex-Malaga Gomis svernicia ancora il ferro da 3 e Crosariol prende rimbalzo in attacco e schiaccia, 48-52 al 36°. Giovanni Bozzi chiama tempo dopo l’ennesima orrorifica palla persa da Demond Mallet ma si capisce che, ad essere buoni, 16 palle perse per i rossi di casa sono decisamente troppe. E Crosariol sigla dalla distanza sulla sirena, 48-54 al 37°: sì, è il Crosariol che avremmo sognato da sempre vedere ! Vitali dalla lunetta allunga ancora, 49-55 prima e 49-57 al 38°. Charleroi sembra sulle ginocchia, Traore anche lui dalla lunetta 49-59 e Roma vola a +10 al 39° e Crosariol con un bel tape-in porta la Virtus in zona sicurezza. Qualche distrazione finale da parte della Virtus ma alla fine si festeggia.
E chissà che tra sette giorni, al Palalottomatica, non si faccia il colpaccio contro il Real Madrid di Ettore Messina ma ci vorrà una Virtus Roma, molto, molto ma molto più concreta e cinica in attacco altrimenti sarà una serata particolarmente lunga e difficile.
Spirou Charleroi – Lottomatica Virtus Roma 55-64
Parziali: (21-14; 10-16; 12-16; 12-18)
Progressione: (21-14; 31-30; 43-46; 55-64)
Tabellini: http://live.euroleague.net/gamesjs.aspx?ig=euro_17&st=85&dp=CUTPCF167ADE2Q27N5LY44465&z=1
MVP: A pari merito, come menzionato prima, D Wash ed Andrea Crosariol. Prova maiuscola per entrambi, complimenti, ma se ci consentite un plauso particolare al milanese. Sono anni che il basket azzurro cerca un elemento come lui, speriamo solo sia la prima di una lunga serie di belle prestazioni.
WVP: Nello Charleroi sono molti a deludere ma francamente sconcerta Iacopo Giachetti. La scorsa stagione era stato lui a trascinare, nel bene e nel male, la Virtus ai PlayOffs e la Nazionale alle belle prove del turno di qualificazione agli Europei dell’anno prossimo. Adesso sembra essere ritornato lo Iacopo Giachetti di uno, due anni fa. Svagato, confuso e confusionario, colleziona un umiliante -3 di valutazione in quasi 11 minuti di gioco. Che sia ripiombato nel grigiore passato ? Dov’è finito il Giachetti ammirato sino ad agosto ?
Fabrizio Noto/FRED