Pesaro – Pesaro abbiamo un problema. Neanche contro Pistoia la Consultinvest riesce ad interrompere il digiuno casalingo che perdura dal 6 novembre scorso e così incappa nella quarta sconfitta interna consecutiva e nella contestazione, questa volta del tutto meritata, dei propri tifosi.
All’Adriatic Arena passa quindi anche la The Flexx, che si presentava in riva all’Adriatico con un bello zero alla casella vittorie esterne e con un evidente problema a proporre il suo miglior gioco al di fuori delle mura amiche; i ragazzi di Esposito non hanno proprio dissipato tutti i dubbi sul loro mal di trasferta ma hanno evidentemente approfittato di una Consultinvest che, a sua volta, soffre di una sindrome involutiva sempre più grave di fronte al proprio pubblico.
Non si può spiegare diversamente un’esibizione in cui, ancora una volta, è emersa la difficoltà della squadra di approcciare la partita con la giusta intensità, una costante difficoltà a trovare buoni tiri ed un black out, nel finale, che ha fatto giustamente inviperire i tifosi di casa, prima che Pistoia non rischiasse di rovinare incredibilmente tutto a sua volta con un black out che sarebbe stato quasi tragicomico.
La The Flexx infatti, è passata all’Adriatic Arena approfittando più delle manchevolezze avversarie che per reali meriti propri che vadano al di là di una forte volontà a voler portare a casa la prima vittoria esterna; se Pesaro si è distinta per un avvilente imprecisione al tiro e per tanta confusione offensiva, poco di meglio si può dire ci una squadra che, seppur vittoriosa, ha tirato con il 41% complessivo ed ha perso 17 palloni.
A parziale scusante dei pistoiesi c’è l’indisponibilità di Lombardi, presente in panchina ma mai entrato a causa di un attacco influenzale, ma il fatto è che per Pistoia le tante sconfitte esterne cominciavano ad essere una bella scimmia sulla spalla.
Inizio da incubo per la Consultinvest, che per l’ennesima volta in questa stagione parte con l’approccio sbagliato e permette agli ospiti di essere già sull’1-9 dopo appena due minuti, con Crosariol e Boothe sugli scudi.
Bucchi non può fare altro che chiamare time out e la pausa consente ai ragazzi di casa di operare un minibreak con cui si riportano a -4, ma poi la rimonta non si compie perché i pesaresi si fanno prendere improvvisamente dall’ansia e continuano a martellare il canestro con il tiro da tre punti in maniera inspiegabile, viste le drammatiche percentuali.
Per lunghi minuti non si segna, visto che all’imprecisione di Pesaro la The Flexx “risponde” con tante palle perse e poche idee, ma alla fine gli ospiti riescono a chiudere sul 7-13 uno dei quarti più brutti che si ricordi a memoria d’uomo da queste parti.
Detto che Pistoia a poco di cui vantarsi per il vantaggio, l’avvilente primo quarto dei padroni di casa viene ben riassunto dal 3/16 al tiro e dai zero falli commessi, il che fa salutare il ritorno in panchina dei giocatori con una salva di fischi.
Le cose cambiano di poco nel secondo quarto; la Consultinvest trova qualche punto in più con Fields, il quale si esibisce in un gioco da tre punti e, udite udite, una tripla (la prima dopo 9 tentativi a vuoto dei padroni di casa) con cui riporta i suoi sotto di due punti (15-17) dopo 3:20 minuti.
Dopo un cesto di Cournooh la The Flexx vede inaridirsi improvvisamente la sua pur limitata vena sua offensiva e così la Consultinvest, aggrappandosi al solito Jones, riesce a riportarsi addirittura in vantaggio; l’ala di passaporto ungherese segna cinque punti in fila grazie ai quali Pesaro va sul 20-19 e poi, mentre prosegue la confusione offensiva dei pistoiesi, i padroni di casa arrivano sul 23-19 con una tripla di Ceron a 2:12 minuti dalla fine.
A quel punto tocca inevitabilmente a coach Esposito chiamare time out e, al ritorno in campo, è la Consultinvest a bloccarsi in attacco; la The Flexx trova un paio di buoni contropiedi ben finalizzati da Roberts e Magro e poi è un piazzato di Crosariol a mandare le squadre all’intervallo sul punteggio di 23-26 che ha bisogno di pochi commenti.
Al ritorno in campo dopo l’intervallo le squadre hanno un sussulto; Pistoia prova a correre un po’ di più, mentre Pesaro riesce finalmente ad innalzare l’intensità difensiva e così si riesce a vedere qualche canestro in più.
Due cesti di Crosariol portano gli ospiti subito sul 26-30, ma poi gli risponde il diretto rivale Nnoko e così dopo 3 minuti si è in parità a quota 30.
Di lì in poi si viaggia sui binari dell’equilibrio, con le squadre che ci mettono sicuramente più impegno ma viaggiano a strappi, come dimostra l’andamento del punteggio.
La Consultinvest prova ad allungare prima con una tripla di Jasaitis e poi con la concretezza di Jones e così arriva sul 41-38 a poco più di un minuto dalla fine; Pistoia però non molla e trova nel finale i punti di Okereafor e Crosariol con cui alla sirena si chiude in parità a quota 42.
Al ritorno in campo la The Flexx prende subito le redini della partita; ancora Okereafor con una tripla riporta in vantaggio i suoi e poi, dopo la risposta di Fields, gli ospiti allungano ancora con la tripla di Petteway e quella di Moore che buca immediatamente la zona chiamata da Bucchi.
Pistoia si trova così sul +6 (47-53) a circa 5:30 minuti dalla fine e poi raggiunge anche il massimo vantaggio (49-59) con una canestro di Boothe, fin lì impalpabile, a 2 minuti dalla fine che sembra mettere la parola fine sulla partita.
I ragazzi di Bucchi in effetti sembrano in bambola e sulle tribune parte già la rumorosa contestazione, quando è Pistoia a complicarsi incredibilmente la vita; i ragazzi di Esposito sbagliano tutte le scelte possibili mentre la Consultinvest, ormai con l’acqua alla gola, trova due triple di Jasaitis ed un canestro di Jones che la riportano a -2 (57-59) a 20 secondi dalla fine.
Tocca a Pistoia orchestrare l’attacco e, sulla rimessa dopo il time out, arriva ancora un’altra incredibile palla persa da parte di Crosariol; la Consultinvest ha così addirittura la palla per vincere ma la tripla di Jones, costruita con fatica, si spegne sul ferro e, nonostante poi arrivi uno 0/2 ai liberi di Okereafor, l’ultima tripla da metà campo di Jasaitis è una preghiera che non arriva nemmeno al canestro.
Consultinvest Pesaro – The Flexx Pistoia 57-59
Parziali (7-13; 16-13; 19-16; 15-17)
Progressione 7-13; 23-26; 42-42
Tabellini
http://web.legabasket.it/game/66791/consultinvest_pesaro-the_flexx_pistoia-57:59
Mvp: pur con tutti la sua apparente indolenza ben conosciuta anche Pesaro, questa sera sotto i tabelloni Andrea Crosariol è parso a tratti dominante, non solo mettendo a segno punti e raccogliendo rimbalzi ma anche ben comportandosi in difesa e non solo grazie alle sue tre stoppate.
Wvp: in una prestazione ai limiti dell’indecoroso da parte di tutti, o quasi, è difficile anche riuscire a trovare il peggiore; Harrow è stato un pianto per tutti i 34 minuti in cui è stato in campo, ma forse preoccupa di più l’involuzione di Zavackas, sempre più oggetto misterioso di questa squadra e neanche più tanto utile, se rifiuta i tiri da fuori per cui stato preso e non riesce a a far fruttare neanche la sua esperienza.
Spogliatoi
Bucchi: sicuramente ci dispiace per i tifosi. Evidentemente eravamo molto tesi e questa tensione è venuta fuori inequivocabilmente……….è stata una prestazione anche difficile da commentare. Vero è che alla fine potevamo anche vincerla e, se fosse entrata la tripla di Jones, probabilmente ci saremmo scrollati di dosso questa tensione che ci attanaglia anche per le partite future, però non possiamo nasconderci il fatto che la partita l’avevamo persa molto prima e che abbiamo giocato con troppa tensione. Non so spiegarmi il perché di questo atteggiamento; è possibile che qualcuno dei miei giocatori in casa accusi qualche problema ma onestamente al momento neanche io riesco a dare una spiegazione. Rimane il fatato che oggi proprio le gambe dei ragazzi non giravano e non era sicuramente un problema fisico.
Esposito: oggi avevamo anche Lombardi influenzato, ma i ragazzi hanno fatto una gara solida in cui abbiamo creduto alla vittoria per tutti i quaranta minuti. Anche se non abbiamo sicuramente dato spettacolo in attacco, grazie comunque anche alla buona difesa di Pesaro, abbiamo dimostrato a noi stessi che, soprattutto fuori casa, le partite bisogna vincerle partendo dalla difesa. Nel finale ci siamo fatti un po’ prendere dal panico per via del fatto che quest’anno non avevamo ancora vinto fuori casa. Sono ovviamente contentissimo per i ragazzi: l’obiettivo è salvarci il prima possibile e provare a vincere tutte le partite, a cominciare dalla prossima in casa contro Reggio Emilia.
Giulio Pasolini