Roma, 15 gennaio 2017 – Forse la migliore Unicusano Virtus Roma della stagione, rebus sic stantibus, liquida anche la Novipiù Casale Monferrato per 79-68 al termine di una gara niente affatto bella, anzi proprio per niente bella, ma da una risposta seria agli interrogativi che si ponevano sulla sua tenuta, fisica e mentale, al termine di un periodo che l’ha vista in campo 5 volte dopo una pausa lunga 18 giorni per la partecipazione di Tommaso Baldasso ad EuroU18 in Turchia prima di Natale.
Una gara per niente bella ma sempre la gara tipica di quando in campo scende l’Unicusano Virtus Roma di questa stagione: accellerare, spingere, correre e sudare in ogni lato del campo vs l’avversario che cerca di rispondere, se può, allo stesso modo oppure all’opposto. E sin dalle prime battute di gioco il quadro del match era chiarissimo: Casale, che doveva lamentare all’ultimo l’assenza di Capitan Niccolò Martinoni, a giocare in modo pulito, ordinato, eseguendo bene gli schemi offensivi e cercando, trovandoli, quei tiri che voleva prendere contro la solita carrera capitolina, a volte anche imbarazzante nel modo di operare scelte offensive prendendo tiri senza senso o forzandoli in modo eccessivo.

Una fase del primo periodo
Con John Brown abile ed arruolato dopo lo scavigliamento subito vs Scafati martedì sera scorso ma senza ancora Capitan Maresca, i padroni di casa difendevano approssimativamente e tiravano peggio nei primi possessi del primo periodo, consentendo quindi ai blaugrana di portarsi anche avanti 2-10 con due liberi di Nicola Natali (6 p.ti, 4 rimbalzi e 5 di valutazione). Coach Corbani, abbastanza su di giri, registrava le cose invitando i suoi ragazzi a fare cose più facili, Daniele Sandri lo ascoltava attaccando il ferro (10 p.ti e 3 assist con 15 di valutazione), la Virtus interrompeva il parziale piemontese e di fatto iniziava la gara anche in attacco. Ma era sempre Casale comunque a dare ritmo e corpo alla sfida su i due lati del campo: in attacco Giovanni Tomassini dettava quasi legge (18 p.ti, Top scorer della serata con anche 3 assist e 17 di valutazione), innescandosi in prima persona ma anche dando sfogo ai compagni, brillava per assenza Jordan Tolbert (6 p.ti, 5 rimbalzi e 6 di valutazione), mentre lentamente Roma entrava in partita anche in attacco riportandosi sotto nel punteggio sino ad andare avanti per la prima volta con due liberi di Aristide Landi (9 p.ti, 7 rimbalzi ed 1 assist per 11 di valutazione), 15-14 e poi far incendiare la retina con la prima tripla del giovane leoncino Tommaso Baldasso (13 p.ti, 2 rimbalzi, 3 assist e 12 di valutazione). La Novipiù non mollava un centimetro però e, intensificando la propria difesa e sfruttando l’enorme esperienza di Fabio Di Bella (4 p.ti e 7 rimbalzi con 7 di valutazione), ed il primo canestro di Luca Severini (7 p.ti e 7 rimbalzi pure lui con 11 di valutazione), chiudeva avanti 20-22.

Una fase del 2° periodo
Secondo periodo e qui la musica cambiava: Virtus Roma che accettava il guanto di sfida dei piemontesi aumentando la pressione spalle a canestro con una difesa forte e senza paura vs la miglior difesa del girone. Lo spettacolo ne soffriva, o meglio, chi predilige il canestro segnato a quello non preso storceva un po’ il naso ma l’Urbe finalmente iniziava a creare vero fastidio al team avversario. Novipiù Casale in difficoltà realizzativa (senza uno straniero e con Tolbert così così…), e Roma, che pur costringendo gli avversari a palle perse a volte anche banali, non riusciva quasi mai a trovare a sua volta continuità in attacco spesso per il solito eccesso di frenesia al tiro ma anche perché la difesa dei blaugrana si rivelava quanto di buono fosse in grado di fare. La prima tripla di Massimo Chessa (10 p.ti per lui con 4 rimbalzi e 3 assist, 8 di valutazione, serata non eccelsa per lui ma positiva), dava il +6 alla Virtus sul 32-26 al 17’ con la Novipiù in gara solo grazie ai liberi ed a qualche iniziativa dell’inatteso Eric Ruiu (7 p.ti e 3 rimbalzi). Si chiudeva sul 37-35 per l’Urbe con anche Brett Blizzard presente per la Novipiù (10 p.ti, 4 rimbalzi e 3 assist per un buonissimo 14 di valutazione finale), ma con gli ospiti che dicevano ben 19-12 ai rimbalzi…Era difficile prevedere questo dato tecnico.

La panchina piemontese
Nel terzo periodo di fatto le cose non mutavano sostanzialmente: difese aggressive con Roma che però reggeva meglio l’urto dell’attacco avversario cambiando bene sui blocchi ed aiutando sempre il compagno in difficoltà. In attacco protagonista ancora John Brown ma meno del solito, straripante Brown di qualche gara fa (12 p.ti, 7 rimbalzi, 3 assist e 14 di valutazione), ed un lucido Daniele Sandri che di fatto realizzavano quei punti essenziali per stare avanti, sempre, agli avversari. La Novipiù invece, già senza uno straniero e senza Martinoni, faceva decisamente fatica a trovare tiri comodi pur eseguendo sempre bene i propri giochi, la difesa romana diventava asfissiante ed appariva evidente che se l’Unicusano avesse dato un po’ di gas la gara sarebbe stata chiusa prima del suono fatale della sirena.

Una fase del 3° periodo
Chiusosi il periodo sul 52-49, con un punteggio quindi insolitamente basso per la Bum Bum Virtus di questa stagione, l’Unicusano però trovava con più frequenza la retina avversaria a modo proprio e cioè lucrando sugli errori altrui (frutto di una buonissima difesa), e trovando prima in Tommaso Baldasso ma soprattutto in Gabriele Benetti (solo 8 p.ti finali ma due triple di peso specifico enorme nell’economia della gara), gli eversori della gara, coadiuvati da un sempre più convincente Anthony Raffa autore (finalmente) di qualche scelta più lucida e logica del solito (17 p.ti, 4 rimbalzi, 1 assist ma 13 di valutazione), oltre che a qualche libero a segno. La Virtus allungava anche sul 67-54 al 36’ e, nonostante un tentativo quasi riuscito di tafazziana memoria con tecnico a Baldasso e due falli consecutivi di Brown più persa dello stesso centro romano, portava a casa la gara nel modo più convincente possibile anche essendo arrivata al +6 nei due minuti finali ma rispondendo presente per la 10^ volta in stagione.
Esame superato dunque e nel miglior modo possibile per il team capitolino. Una gara vinta con la solita bulimia offensiva fatta di scelte a volte scriteriate e poco osservanti del basket più ortodosso ma, e questo va sottolineato con un grande applauso, vinta essenzialmente in difesa. Chissà se un giorno vedremo questa squadra attaccare sino al 22” del possesso e costruire un tiro con qualche passaggio in più, nonostante comunque i 14 assist di questa sera che resta sempre un bel numero. Forse no, non la vedremo mai anche se Anthony Raffa inizia a “sentire” maggiormente squadra e categoria nel quale è calato, questa squadra in fin dei conti non è stata costruita per “pensare” troppo, semmai deve agire, e tanto, per ingaggiare con la squadra avversaria un duello a chi lancia il sasso più lontano. Anche in questa chiave deve vedersi l’evoluzione dei vari Landi e Benetti ma anche di un Baldasso che sta crescendo a vista d’occhio, sfrontato e sfacciato come solo un ragazzo della sua splendida età sa e può fare. Complimenti dunque a questa Virtus che riesce sempre ad emozionare quest’anno e, chissà perché abbiamo la sensazione che ora, da questa parte di stagione in poi, possa venire il bello.

Una fase del 4° periodo
Esce sconfitta invece Casale ma lo fa a testa alta. Un roster senza un americano che si affida al suo nucleo di giocatori giovani e di prospettiva, che cerca spesso il miglior tiro con la miglior soluzione e che se s’imbatte in una squadra come questa Virtus Roma, tiranna e cattiva in difesa, fa fatica a vincere non ha proprio nulla da rimproverarsi. Certo, sarebbe stato curioso vedere questa Junior in campo con Niccolò Martinoni ma se la squadra piemontese aveva vinto ben 5 gare nelle ultime 6 prima di questa sera, quanto accaduto al Palazzetto dello sport di Roma può essere solo visto come un’incidente di percorso e nulla di più.
Sala Stampa
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Unicusano Virtus Roma – Novipiù CasaleMonferrato 79-68
Parziali: 20-22; 17-13; 15-14; 27-19
Progressione: 20-22; 37-35; 52-49; 79-68
MVP: Giovanni Tomassini fa una gran gara, dice 18 p.ti e tiene in piedi la baracca. Dall’altro lato i numeri dicono Anthony Raffa con 17 p.ti ma noi diciamo Gabriele Benetti che spacca la gara con due triple che creano il solco incolmabile del periodo finale tra le due squadre e menzione anche per Tommaso Baldasso.
WVP: Jordan Tolbert non incide come dovrebbe, non tanto nel punteggio personale quanto nell’aiutare i suoi a trovare con più facilità il canestro. E’ utile uno straniero così?
Fabrizio Noto/FRED