BAMBERG – Come nelle attese della vigilia, giovedì sera alla Stechert Arena di Bamberg in Baviera andrà in scena la partita più attesa di questo turno del girone B di Eurolega 2010-11 per capire chi tra le due contendenti potrà ragionevolmente ambire al passaggio del turno alle Top16 superando l’antagonista.
Nonostante l’approccio della Virtus Roma parta da una notevole base iniziale avendo i Giallorossoblu vinto l’incontro dell’andata al Palalottomatica con ben 18 punti di scarto (83-65), non si può certo dire che la truppa guidata da Matteo Boniciolli vada a Bamberg a fare una passeggiata, tutt’altro.
Nell’immediato dopo-partita, nella pancia del Mediolanum Forum, il coach triestino ha masticato amaro nel rivedere con la mente l’enorme occasione sciupata dai suoi per dare un segnale, una scossa emotivata a 10.000 Volt da tramutare in energia vitale per il proseguio della stagione, una stagione partita con troppi punti interrogativi generati dalle ben note vicende legate agli infortuni nel pre-campionato.
Perdere contro l’Armani Jeans in quel modo, aver concesso ad esempio a Milano ben 15 possessi in più (una Milano priva anche di Maciulis, oltre che di Pecherov e Petravicius), è stato terribile e lui lo sa benissimo. Ma purtroppo o per fortuna, giudicate voi, rieccoci in campo per questa sfida da non sottovalutare assolutamente alla luce delle incredibili amnesie, dei passaggi a vuoto di cui soffre endemicamente questa Virtus.
La dote di partenza è un’ottima dote, i 18 punti di scarto appunto, ma se è vero che ogni gara fa storia a se, bisogna in tutti i modi resettare e dimenticare quanto visto al Mediolanum Forum ed aggredire il Bamberg alla giugulare, non consentirgli di trovare fiducia con le sue principali bocche da fuoco, la coppia americana composta da Brian Robers (15,2 punti/gara), e dall’ex-Veroli Kyle Hines (15 punti/gara), altrimenti sarà un’altra serata di passione. E’ palese infatti che questa Virtus Roma non abbia trovato ancora il bandolo della matassa sia in attacco che in difesa: con la palla in mano agli avversari c’è fatica nel leggere soprattutto i tagli in post basso e nello scalare la marcatura dal lato forte al lato debole mentre in fase offensiva molte volte la palla non gira con la necessaria velocità per mandare in crisi la difesa avversaria, trovandosi frequentemente con la palla in mano a pochi secondi dal suono della sirena dei 24″.
Dicevamo della coppia stelle&striscie del Bamberg ma è tutta la squadra tedesca che sta dimostrando, soprattutto in Eurolega, un’attitudine positiva alle gare casalinghe decisamente all’altezza del Torneo, chiedere informazioni all’Olympiacos che ha subito proprio alla Stechert Arena l’unica sconfitta della stagione nel continente, per non parlare di come abbia reso la vita difficile al Malaga la settimana scorsa, uscendo sconfitta per 65-69 alla fine di una gara combattuta e sempre in equilibrio. E cosa dire della splendida prestazione di Madrid in cui il Bamberg è stato costretto ad arrendersi solo dopo un tempo supplementare ?
L’unica partita nella quale il Bamberg è andato decisamente in tilt è stata proprio quella del debutto, circa un mese fa, al Palalottomatica e questo dato fa quindi ben sperare la Virtus Roma, l’unica squadra nel girone che abbia battuto nettamente la squadra di coach Chris Fleming, in Germania saldamente in testa al proprio campionato, imbattuta e reduce da una convincente vittoria contro il Bonn domenica scorsa.
Una squadra tosta questo Bamberg, poco incline allo spettacolo ma molto avvezza a far giocare male gli avversari: pochi lustrini e piume di struzzo e tanta sostanza. Sarà quindi una battaglia dura tra Washington ed il rinato Charlie Smith da un lato ed i loro dirimpettai Gavel e Jacobsen dall’altra, non dimenticando l’apporto di sostanza e di qualità che diede all’andata Crosariol che cancellò dal campo il lungo tedesco Tibor Pleiss.
Sarà quindi una gara per uomini veri comunque, in palio una consistente fetta di pace e tranquillità lavorativa per almeno due, tre mesi prossimi per la Lottomatica perchè, è inutile negarlo, in caso di sconfitta e con uno scarto inferiore ai 18 punti la situazione sarebbe pericolosa ma non compromessa dovendo poi vincere a tutti i costi le due gare interne rimaste contro lo Charleroi della settimana prossima e quella contro il Malaga tra tre settimane; caso contrario, e cioè sconfitta e con uno scarto superiore ai 18 punti, si potrebbero porre allarmanti quesiti ai quali dare una risposta concreta per evitare di rivivere gli spettri della pessima stagione scorsa, conclusasi con numeri raccapriccianti e risultati in linea con gli stessi.
Fabrizio Noto/FRED