Roma, 5 febbraio 2017 – Una quasi perfetta Orsi Tortona passa al Palazzetto dello Sport di Roma espugnando il campo di una Bum Bum Virtus Roma che non si è mai, mai arresa durante tutto il match ma che ha dovuto issare bandiera bianca sull’89-98 e con le mani ai fianchi.
Ha dato tutto anche questa sera l’Urbe, sino a quando il cronometro non ha ne ha sancito l’inevitabile sconfitta, senza anche Tommy Baldasso out per un brutto colpo alla spalla destra dal 33’ di gioco (si teme una lussazione per il giovane play, vedremo nei prossimi giorni), ma il compito che si sapeva sarebbe stato difficile, si è ben presto rivelato arduo vs i Leoni bianconeri del Tortona. Una squadra quella piemontese che a distanza di 14 gg., dopo aver castigato sempre al Palazzetto la Roma Gas&Power, ha sciorinato una prestazione superba, a tratti anche superiore a quella esibita vs l’altra parte del Tevere, da team in grande crescita a riportare anche le parole del loro coach Demis Cavina a fine gara.
Viene un po’ da sorridere quando sentiamo a fine gara un allenatore contento ma non completamente soddisfatto di una squadra che alla fine del terzo periodo tirava con l’88% dalla lunga (15/17), e che alla fine dirà 71,43% sempre da 3 ma scherzi a parte, se questi sono i risultati fa benissimo coach Cavina a mantenere sotto pressione i suoi ragazzi, effettivamente il dominio in campo degli ospiti questa sera è stato quasi assoluto.

Il team della Orsi Tortona
“Quasi” perché la Virtus Roma ha comunque giocato la sua gara credendoci, senza mai tirarsi indietro, nonostante il divario fra le due squadre iniziava ad allargarsi sin dal 4-5 del 2’ di gioco. Sempre indietro nel punteggio, l’Urbe ha cercato sempre di restare aggrappata al match con il cuore e la grinta, con i suoi pregi ma anche con i suoi difetti. La chiave del primo periodo è tutta da leggersi nel suo vano tentativo di attaccare spesso e meglio il ferro in assenza del tiratore designato Massimo Chessa ma difendendo troppo, troppo laschi sul perimetro, si consentiva di contro un comodo quanto pesante 6/7 agli avversari: sugli scudi Giampaolo Ricci con un 3/4 pesantissimo nell’economia della gara (14 p.ti per lui alla fine, 5 rimbalzi e 16 di valutazione). John Brown ed Anthony Raffa (23 p.ti per il primo ed 11 rimbalzi e 3 assist, quasi non fa più notizia mentre 25 p.ti per il paisà e solo 11 di valutazione), si caricavano il peso offensivo dell’Urbe ma al suono della prima sirena un eloquente 23-32 spiegava già tanto. A sancire che Roma questa sera provava a giocare diversamente dal solito, Aristide Landi (8 p.ti, 3 rimbalzi, prova non all’altezza delle ultime gare), sparava la prima tripla di squadra al 9’ di gioco.

Una fase di riscaldamento delle due squadre
Ma era nel secondo periodo che i Leoni imprimevano il loro marchio indelebile sul match. La difesa dei ragazzi di Cavina aumentava il ritmo e nonostante Philip Greene non rendesse come al solito (una vistosa fasciatura alla mano destra lo limitava nel suo gioco, alla fine 14 p.ti e solo 6 di valutazione), e soprattutto senza il solito Luca Garri delle ultime gare a fungere da faro spalle a canestro e da post basso (uno 0 punti per l’ex-Virtus Roma ma 6 rimbalzi, finalmente ignorato dalla tifoseria di casa e magari perplesso per questa “buona” accoglienza), le ottime spaziature offensive e la voglia di procurarsi extra-possessi premiava Tortona spalancando le porte ad una mattanza dalla linea dei sogni con un protagonista su tutti, un Glenn Miller Cosey da 36 p.ti finali (8/10 da tre, 1 rimbalzo e ben 6 assist con 34 di valutazione). La Virtus Roma barcollava, una squadra così carica di pathos e di emozione sembrava rimpicciolirsi ad ogni tripla avversaria che finiva nel proprio cotone, una kriptonite inaspettata ma che gli avversari si erano guadagnati con pieno merito giocando una pallacanestro fatta di attenzione, di scarichi sugli esterni senza dare punti di riferimento. A questo poi va aggiunto un mortificante 9/27 da due per i padroni di casa, spesso pasticcioni vicino al ferro, in particolar modo Daniele Sandri con 0/6 in 20’ (chiuderà con 13 p.ti e 5 rimbalzi): impietoso il parziale da 13-23 che consegnava agli spogliatoi le squadre sul 36-55.

Una fase del 3° periodo di gioco
Nel terzo periodo il grande cuore e la voglia di combattere dell’Urbe che intanto poteva rigettare nella mischia un commuovente Capitan Giuliano Maresca da 32’ globali dopo quasi un mese pieno d’assenza (12 p.ti per lui e 13 di valutazione), impediva di scappare in maniera definitiva ed umiliante ad una Orsi Tortona sempre attenta in attacco, sempre lucida, sempre pronta a fiaccare le velleità avversarie sempre intorno ai 20 punti di scarto (50-75 come massimo svantaggio per Roma al 27’), faceva notizia l’errore di Cosey da tre mentre Valerio Cucchi mitragliava a piacimento (13 p.ti, 3 rimbalzi e 15 di valutazione), e Massimiliano Sanna si divideva egregiamente tra difesa ed attacco (10 p.ti, 5 rimbalzi 14 di valutazione ma tanta sostanza globale). I romani mettevano a posto le stats da due (un accettabile 41% adesso), ma si terminava il periodo sul 58-79 eppure la Virtus aveva perso nel parziale solo di 2 (22-24).

Fine gara del match
E nel quarto periodo, quando ormai quasi nessuno avrebbe scommesso su di un ribaltamento del match, la grande anima virtussina aveva un sussulto. La difesa romana aumentava la pressione, Cosey, Greene e Sanna perdevano qualche possesso di troppo, oltre che sbagliare anche qualche tiro che prima entrava comodo e la Virtus ne approfittava per rosicchiare qualche punto e per poi piazzare un parziale da 15-2 al 35’ (73-81), tripla di Raffa e pubblico di casa a spellarsi le mani. Ma era l’acciaccato Philip Greene, il meno in vista del duo yankees, a ricacciare indietro l’Urbe prima con una bella entrata e poi con…Una tripla! L’ennesima tripla della serata di squadra, piedi a terra e con un discreto spazio-tempo per prendere bene la mira. Roma però non mollava, come Rocky vs Apollo Creed si rialzava e Maresca dava il -6 ai suoi a quasi 2’ dalla fine. E chi ci pensava a chiudere l’incontro con una tripla delle sue? Glenn Miller Cosey, 84-93 e titoli di coda ma non senza applausi per ambo gli schieramenti.

La palla a due della gara
Una grande Orsi Tortona dunque, una Tortona che sale al 2° posto questa sera in classifica seppur in coabitazione con Treviglio e Legnano e che può guardare al domani con fiducia ed ottimismo, senza l’apporto offensivo di Luca Garri e con un Philip Greene a mezzo servizio, tutti hanno dato il loro contributo esaltando il collettivo (16-10 gli assist per i bianconeri, 35-31 i rimbalzi sempre per loro), e non lasciando quasi mai alcuna speranza ad una Virtus Roma sempre generosa e da applausi.
Ma se gli applausi e la voglia di gratificare i ragazzi in maglia bianca è doverosa e sentita anche da parte di chi vi scrive, non possiamo però glissare su quanto stia accadendo in casa Virtus dal lato fisico ed affermare che invece il futuro a breve termine di Roma è ahinoi denso di nubi grigie. A fine gara coach Fabio Corbani ha ribadito che la squadra è questa e che lui si adopererà a far sempre dare il massimo a questi encomiabili ragazzi, a partire da quelli che appaiono in difficoltà ad oggi come Jacopo Vedovato e Yuri Piccolo (altra prova così così del giovane centro e tanto sudore e fatica in difesa per la giovane guardia ma nulla più), affinchè possano subito dare un valido contributo alla causa. Nei siamo convinti a dir poco che il coach milanese farà quanto ma perdurando le assenze che non ripetiamo più per “sfinimento”, qualora anche domani Tommy Baldasso dovesse marcare visita per almeno un mesetto (chi crede nella scaramanzia tocchi quel che vuole!!?!?), che ne sarà appunto di questa Virtus Roma nel futuro prossimo? Come potrà questo roster così decimato reggere l’urto vs avversari che si chiamano Latina ed Agropoli fuori casa, Legnano in casa, Treviso in Coppa Italia e poi Roma Gas&Power?
Inutile ribadire che sarebbe opportuno che chi dovere faccia un ulteriore sforzo portando almeno un elemento a supporto, ripetiamo, quantomeno per non mortificare questo splendido gruppo con il suo ottimo staff tecnico che non merita di scivolare in basso in classifica. Speriamo. Forse…
Sala Stampa
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Unicusano Virtus Roma – Orsi Tortona 89-98
Parziali: 23-32; 13-23; 22-24; 30-19
Progressione: 23-32; 36-55; 58-79; 89-98
MVP: un’esecuzione da tramandare ai posteri quella di Glenn Miller Cosey che le suona anche alla Virtus Roma, 36 punti bastano? Altra doppia doppia per John Brown, menomale che John c’è!
WVP: viene completamente ignorato dal pubblico romano ( FINALMENTE!!), per la prima volta da quando calca il parquet romano e lui si smarrisce, si confonde, balbetta pallacanestro producendo 0 punti con 6 rimbalzi ma sempre con un -4 in pagella. Ciao Luca Garri!
Fabrizio Noto/FRED