È una Dinamo cattiva e combattiva quella che conquista la quarta semifinale di Coppa Italia della sua storia. Una vittoria grintosa ottenuta contro una grande Sidigas Avellino, partita fortissimo nella prima frazione con un break di 9 punti. Ma i ragazzi di Federico Pasquini trovano energia e cattiveria per riportarsi in partita, grazie a un ottimo lavoro di squadra magistralmente orchestrato. Nella seconda frazione i giganti chiudono avanti di una lunghezza: il secondo tempo è un intrigante e appassionante botta e risposta tra le due squadre. Il match si decide solo nei secondi finali, i giganti trovano la magia di Rok Stipcevic che mette il sigillo sulla vittoria sassarese.
Il merito della vittoria è di un gruppo unito e coeso che ha lottato per 40’ per raggiungere la vittoria senza protagonismi. Spiccano la grinta e la concretezza di un ottimo Trevor Lacey, autore di 14 punti con 5/6 da due, 7 rimbalzi, 2 palle recuperate e 3 assist per un totale 19 di valutazione. Decisivi Rok Stipcevic, che firma la magia finale della vittoria, a referto con 15 punti e 3 assist, Dusko Savanovic (6 pt, 6 rb), David Bell (8 pt) e Gani Lawal (10 pt, 5 rb, 3 falli subiti). Ottimo apporto dalla panchina di Josh Carter (7 pt) e di un grande Lollo D’Ercole, che in campo ha messo tanta grinta ed esperienza che i numeri non raccontano.
Alle 20:45 si disputerà l’ultima sfida dei quarti di finale che decreterà la sfidante dei giganti in semifinale: chi vincerà tra Venezia e Brescia? Intanto i giganti hanno 24 ore per ricaricare le batterie, eliminare le scorie e tornare sul campo.
F8, quarti di finale
La Dinamo Banco di Sardegna affronta la sesta Final Eight della storia del club. Per i ragazzi di coach Pasquini la sfida è con la Sidigas Avellino, nel match da do or die dei quarti di finali. Debutto in rosa dei giganti che scenderanno in campo con la maglia special edition dedicata al Giro d’Italia che quest’anno partirà proprio dalla Sardegna. Quasi trecento tifosi sono arrivati da ogni parte dell’isola per sostenere la Dinamo.

Il team sardo con la maglia special edition F8 dal sito ufficiale
La sfida
Coach Pasquini manda in campo Bell, Lacey, Devecchi, Sacchetti e Lydeka, coach Sacripanti risponde con Ragland, Leunen, Obasohan, Fesenko e Thomas. Gli irpini partono forte con un break di 9-0, condotti da Thomas. I primi punti dei giganti portano la firma di Trevor Lacey. Avellino vola fino a +11, Lawal accorcia caricando di falli i lunghi avversari. Fesenko dalla lunetta chiude il primo quarto 22-13. Nella seconda frazione succede di tutto: Avellino ritocca il massimo vantaggio di +12 con la bomba di Ragland. Ma Stipcevic suona la carica ai giganti che chiudono il primo tempo avanti di uno, grazie a un break di 14-2. È l’autorità di Lawal nel pitturato a innescare la rimonta sassarese, Bell bombarda dall’arco. Sono quindi due magie di Stipcevic e due di Lacey a siglare il sorpasso. Lay up di Stipcevic, persa di Avellino con pochi centesimi sul cronometro e Lacey appoggia al ferro con facilità. La Dinamo che va negli spogliatoi sul 38-39 ha la faccia di un grintoso Brian Sacchetti che incita i numerosi tifosi sassaresi giunti a Rimini per sostenere la squadra.
Al rientro dall’intervallo lungo la tripla di Bell trascina i biancoblu avanti di 7, non ci stanno gli irpini che si riportano avanti con Ragland e Randolph dall’arco. È l’ex Milano a siglare il sorpasso di Avellino dai 6,75. Reazione sassarese con Savanovic e Lawal: al 30’ il tabellone dice 54-56. In apertura dell’ultimo quarto le due squadre si inseguono in una danza senza fine: tripla di Randolph, risponde Josh Carter con due bombe. Due canestri di Leunen firmano pareggio e sorpasso biancoverde. Lscey prende per mano la squadra e con tutta la sua grinta la porta sul +1. Il tecnico a Sacchetti riporta Avellino in parità dalla lunetta. Una magia di Stipcevic riporta avanti di una sola lunghezza i giganti: con 3’’ e pochi centesimi il tabellone dice 68-69. Avellino non trova il canestro della vittoria, Savanovic mette in cassaforte pallone e vittoria dei sassaresi.
Sala Stampa
Federico Pasquini
“È stata una partita dura, come immaginavamo e alla fine differenza l’hanno fatta i dettagli. Siamo stati bravi: dopo un avvio molle siamo riusciti a tornare dentro la partita, abbiamo cambiato ritmo con la zona e il fatto di chiudere avanti all’intervallo ci ha dato una bella mano. Poi nel secondo tempo abbiamo ancora cambiato la difesa, decidendo di raddoppiare dopo il palleggio sul post basso, in modo da togliere un po’ il ritmo a Thomas e Fesenko e l’abbiamo fatto molto bene. Era la cosa che ci serviva in quel momento per rompere il ritmo della partita con Avellino che aveva trovato equilibrio sui triangoli, sul post basso e nelle collaborazioni”.

Coach Pasquini dal sito ufficiale
Sulla chiave del match il tecnico biancoblu non ha dubbi: “Credo che la nostra chiave sia stata il fatto che siamo una squadra che anche quando non riesce ad eseguire bene in attacco rimane unita e riesce a tenere il proprio ritmo. E che in qualunque situazione riusciamo a condividere la palla in attacco e a fare tutti quel qualcosa in più in difesa”.
In chiusura il coach, rispondendo a un giornalista ha aggiunto: “Mi piacerebbe incontrare Avellino in Champions League, perché vorrebbe dire che andiamo avanti e secondo me quando giochi contro un grande avversario è sempre estremamente piacevole. E Avellino è un grandissimo avversario e una squadra che ha tantissima qualità. sono convinto che sarà una delle grandissime protagoniste di questo finale di stagione per cui quando ci giochi contro e sempre molto stimolante”.
Stefano Pino Sacripanti
“E’ stata una partita emozionate come le altre due di ieri. Purtroppo è andata male, c’è grande amarezza e delusione, ma anche grande orgoglio per esserci battuti come dei leoni fino all’ultimo nostro possesso. Sul finale l’interpretazione di non fare fallo è stata giusta perché non c’era bonus, ma il tiro ben costruito di Joe è andato male. Nulla da rimproverare ai miei giocatori, sono solo amareggiato per non aver capitalizzato nel terzo quarto. Spesso siamo stati bravi a ribaltare il punteggio e a negare ai nostri avversari i tiri da tre punti per buona parte della gara, abbiamo giocato male gli ultimi tre minuti. Non è una giustificazione, ma è un dato di fatto che arrangiarci con un solo lungo per la nostra tipologia di gioco è stato molto difficile. Dopo due falli di Fesenko abbiamo dovuto preservalo per il finale. Credo che la partita sia stata decisa da una serie di episodi. A livello tecnico tattico è stata una gara molto bella di due squadre che giocano una buona pallacanestro. Faccio i miei complimenti a Sassari che ha disputato un’ottima gara. Come ho detto ai miei ragazzi in spogliatoio sono orgoglioso di loro. Mi amareggia molto non giocare domani anche per i tifosi che ci hanno raggiunto in numerosi e che ci dimostrano sempre il loro grande calore.”
Sidigas Avellino – Dinamo Sassari 68-69
Parziali: 22-13; 16-26; 16-17; 14-13.
Progressivi: 22-13; 38-39; 54-56; 68-69
Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna – Sito Ufficiale SS Scandone Avellino – Redazione All-Around.net