Varese, 25 febbraio 2017 – Vigilia di match per la Openjobmetis Varese di Attilio Caja, che per la 5a giornata di ritorno di Serie A è pronta ad ospitare la The Flexx Pistoia allenata da Vincenzo Esposito.
Gara complicata per i padroni di casa contro una squadra che fa del recuperato Petteway il primo terminale offensivo, interessante sarà a tal proposito il confronto col diretto avversario Eyenga, mentre sotto le plance il miglior rimbalzista del campionato Anosike se la dovrà vedere con il redivivo Crosariol per avere la meglio nel pitturato.
I precedenti sono solo 7 e vedono Pistoia avanti per 4-3. La gara di andata terminò con un rotondo 97-64 per i toscani, con Varese in piena crisi di risultati esattamente come adesso. Al campo l’ardua sentenza.
Le parole di coach Caja (Varese):
Le parole di coach Esposito (Pistoia):
“Guai a pensare a una partita semplice soltanto perché si guarda la classifica perché Varese è una squadra costruita in estate con ben altri obiettivi. E’ vero che stanno incontrando diverse difficoltà, ma è anche vero che hanno cambiato giocatori e allenatore: segno, com’è normale che sia, che non hanno l’intenzione di darsi per vinti”.
“Abbiamo recuperato sia Petteway che Roberts e devo dire che siamo reduci da una buona settimana di lavoro, anche se chiaramente la pausa un po’ potrà incidere. Siamo a un punto della stagione particolare, in cui sia noi che gli altri dobbiamo focalizzarci su un preciso obiettivo: per Varese si tratta della salvezza e per questo dico che sarà una partita molto complicata anche perché troveremo una squadra con le spalle al muro, alle prese già con un match che potrebbe essere, per loro, da dentro o fuori”.
Della partita di Masnago il tecnico biancorosso teme anche la qualità di alcuni dei giocatori a disposizione di coach Caja: “Sono una squadra molto atletica, nelle prime posizioni per quanto riguarda i rimbalzi catturati e anche per questo sanno giocare bene in transizione. Hanno giocatori di talento, soprattutto nel reparto degli esterni e quindi dovremo essere molto reattivi e disponibili al sacrificio in difesa. A livello mentale dovremo essere bravi ad accettare di giocare una partita dura, intensa, e dovremo stare connessi per tutti i 40 minuti”.
Paolo Malara