LA VIRTUS CADE A VERONA DOPO DUE SUPPLEMENTARI, TUTTO FACILE PER TREVISO CON CHIETI, PERDE ANCHE TRIESTE A PIACENZA
Gran spettacolo nell’anticipo di domenica pomeriggio, andato in scena a Verona tra la Tezenis e la Segafredo Bologna. Gli scaligeri si sono confermati come una delle squadre più in forma del campionato imponendo lo stop ai felsinei reduci dalla vittoria in Coppa Italia. E’ stata una partita davvero godibile e con attacchi che hanno macinato ai 100 all’ora L’incontro ha avuto bisogno di ben due tempi supplementari per decretare un vincitore e alla fine l’hanno spuntata gli uomini di Dalmonte, che non perdono fra le mura amiche da quattro mesi, per 113-105, punteggi che non si vedono spessissimo a questi lidi. Bologna può comunque mangiarsi le mani per aver sprecato un +17 accumulato nel secondo quarto grazie a inizio fulmineo e poi, fattasi recuperare con un calo difensivo drastico, sciupando un nuovo +6 all’inizio di primo supplementare raggiunto con le triple di Lawson (28 e 8 rimbalzi con 12/18 al tiro) e Spissu (in costante crescita con 22 punti e 3 assists). Verona ha avuto la capacità di non mollare mai, trovando una prova offensiva pazzesca (19/30 da due, 14/29 da tre) e rimontando con la forza di volontà e ai numeri di Marco Portannese (22, 7 rimbalzi e 9 assists) e David Brkic (21 con 4 triple), ex che hanno fatto malissimo alla Virtus, e alla sostanza di Michael Frazier (25, 7 rimbalzi e altrettanti assists). Per Bologna doppie cifre anche per i soliti Rosselli (18 e 8 assists) e Umeh (17) e buon rientro in campionato per Klaudio Ndoja, partito fortissimo con 10 punti in un amen e che ha chiuso poi a quota 13. Sulla sponda veronese pochi ma pesanti punti per Dane Diliegro, 12 in 27’ di campo. La Tezenis vede la sua classifica migliorare ulteriormente, con il nono posto distanziato ora di quattro punti. Altra sconfitta in volata su un campo difficile per Bologna che deve trovare il modo di mettere in saccoccia uno scalpo di valore lontano dalla Unipol Arena.
Lesta ad approfittare del passo falso bianconero Treviso, che non ha trovato opposizioni da parte di Chieti, arrivata in veneto senza grande voglia di lottare. Il parziale di 21-4 pro Dè Longhi nel secondo quarto ha chiuso con largo anticipo la partita e permesso a Pillastrini di far giocare tutti i suoi effettivi spalmando i minutaggi su dodici elementi. Per le statistiche migliori realizzatori Ancellotti con 14 punti e 8 rimbalzi e La Torre con 13. Fantinelli, al solito, in odore di tripla doppia (9 punti, 7 rimbalzi e 10 assists). Tutto da dimenticare per la Proger, totalmente fagocitata dalla difesa trevigiana che l’ha tenuta al 30% al tiro, cifre con cui è impossibile pensare di competere su certi campi. Alla fine da segnalare solo gli 11 punti in 17’ di Fallucca.
Passo falso per Trieste che cade a Piacenza contro un Assigeco che vuole mettere il più in fretta possibile in classifica i punti salvezza e interrompe una striscia di sei sconfitte consecutive. L’Alma ha subito il break nei quarti centrali, dove i padroni di casa hanno fatto il proprio comodo, sfiorando i 20 punti di vantaggio con un Kenny Hasbrouck inarrestabile (30 punti, 11/22 al tiro). Piacenza ha preso il controllo della partita sfruttando, finalmente, un roster che comincia a recuperare giocatori a lungo assenti. Decisivo, per esempio, l’apporto di Bobby Jones in quest’occasione, con una doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi e importanti anche i 25’ dalla panchina di Matteo Formenti. Trieste, invece, ha pagato oltremodo l’assenza di Jordan Parks, trovando poco in attacco fuori dai soli Green (16 e 9 rimbalzi) e Matteo Da Ros (18 con 8 rimbalzi ma 7 palle perse), in una giornata dove l’attacco non ha mai girato, mettendo a referto ben 21 palloni persi. Gli uomini di Dalmasson hanno provato la tardiva rimonta nell’ultimo quarto, ma il divario accumulato era ormai troppo ampio e per Piacenza c’è stato anche un ottimo Tommaso Raspino (18 punti e 8 rimbalzi) ad aiutare a chiudere i conti.
RAVENNA PASSA AL SUPPLEMENTARE A JESI, ROSETO HA LA MEGLIO DI MANTOVA, FERRARA FA LO SGAMBETTO A DOMICILIO ALLA KONTATTO
Tanto equilibrio anche a Jesi, dove sul campo della Termoforgia passa la OraSì Ravenna, costringendo i marchigiani alla terza sconfitta consecutiva. Vittoria ottenuta con le unghie e con i denti, ma anche con la solita qualità offensiva, dagli uomini di Antimo Martino, che sono subito finiti sotto in doppia cifra, riuscendo però a recuperare quasi immediatamente per poi giocare una partita sempre sul filo dell’equilibrio. Jesi ha da recriminare per qualche possesso di troppo sprecato frettolosamente nel finale, quando un paio di tiri sarebbero potuti essere costruiti meglio, senza dover ricorrere a due liberi di Dwayne Davis (29 punti) a 3” dalla fine per andare all’overtime. Dove Ravenna si è dimostrata più solida, prendendo un minimo vantaggio e non mollandolo più, giocando con attenzione e precisione dalla lunetta, che nell’ultimo minuto ha impedito ai padroni di casa di rimettere in piedi l’incontro. Partita di squadra per l’OraSì che mandato in doppia cifra ben cinque giocatori, con 18 punti e 14 rimbalzi di Taylor Smith, 17, 8 rimbalzi e 4 assists di un eccellente Gherardo Sabatini dalla panchina, 14 di Marks, 13 di Chiumenti e 12 di Tambone, agganciando al terzo posto proprio Trieste e rimanendo a -2 dalla coppia di testa Bologna-Treviso. Per Jesi soliti noti sugli scudi, con 20 punti per Bowers, conditi da 8 rimbalzi e 9 assists, 15+10 per Benevelli e 10+15 di Maganza.
Bella vittoria per Roseto, che impone lo stop e il sorpasso in classifica a una Dinamica Generale Mantova sempre a corrente alternata e oggi ottava in classifica. Gli abruzzesi si assicurano il match con un gran primo quarto, dove scappano sui canestri della coppia USA Smith-Sherrod: 31 e 7 rimbalzi il primo, 21 e 9 il secondo. La doppia cifra di vantaggio accumulata lì non verrà poi più persa, nonostante i generosi tentativi di rientro della squadra di Martelossi, comunque dura a morire e che ha il solito eccellente Alessandro Amici di questa stagione (23 e 8 assists) ben spalleggiato da un Lorenzo Gergati finalmente positivo (16 punti in 20’ uscendo dalla panchina). Chi è mancato sono stati Corbett e Daniels fermi a 14 punti complessivi con 5/13 al tiro, peraltro con Daniels in campo la miseria di 11’. Numeri chiaramente difficili da sostenere, a maggior ragione in trasferta. Positivo in casa rosetana Riccardo Casagrande, che chiude con 11 punti e un quasi perfetto 5/6 dal campo. Discreto Giachetti per Mantova (10 punti e 4 assists).
Ancora una sconfitta inattesa, invece, per la Fortitudo Bologna, che cade, anche qui al supplementare, sulla sirena tra le mura amiche del Paladozza contro una Bondi Ferrara che quest’anno è stata la bestia nera delle squadre bolognesi: due su due contro la Virtus (con una vittoria al supplementare con tripla del pareggio sulla sirena dei regolamentari di Moreno all’andata e con tripla sulla sirena di Cortese al ritorno) e uno su due con la Fortitudo, con l’unica sconfitta arrivata per un’incollatura nel girone d’andata. Onore agli estensi che hanno giocato la loro solita pallacanestro, fatta di tanto attacco e un po’ meno di difesa, ma che hanno comunque avuto la forza di tenere testa fino all’ultimo a una Kontatto che era a che andata al +7 nell’ultima frazione, dopo una partita in totale equilibrio. Il tutto si è deciso, ancora, sull’ultima azione: dopo un errore di tiro bolognese, Mastellari ha provato la preghiera da metà campo con un paio di secondi d’anticipo. Tutti i giocatori si sono fermati a guardare il tiro, tranne Molinaro. La palla ha picchiato contro il tabellone ed è finita nelle mani del lungo ex Varese, che ha avuto giusto il tempo per depositare a canestro i due punti più facili della domenica e che hanno regalato due punti pesantissimi ai suoi, ancora a +2 sulla zona playout. Protagonista assoluto da ex è stato Riccardo Cortese, al career high con ben 37 punti a referto. Trentello anche per Bowers, con 13 rimbalzi a contorno. 15 di Roderick. Incredulità in casa F, che resta nel gruppo delle quinte a -6 dalla vetta nonostante i 24 di Alex Legion e i 19 e 8 rimbalzi dalla panchina di Nazzareno Italiano.
FORLI’ VINCE LO SPAREGGIO SALVEZZA IN CASA DI RECANATI, IMOLA TROVA DUE PUNTI D’ORO CON UDINE
Partite importantissime anche in zona salvezza, dove si stanno cominciando a tirare le fila. Settimana da urlo per la Unieuro Forlì, che aveva interrotto, sabato scorso, la striscia di 13 sconfitte consecutive vincendo il recupero con Forlì e domenica ha ottenuto un’altra vittoria pesantissima nel match forse più importante dell’anno, violando con autorità il campo di Recanati, agganciata e superata in classifica in virtù del 2-0 negli scontri diretti e che ora occupa lei l’ultima posizione in classifica che significa retrocessione diretta. Gli uomini di Valli hanno trovato la forma migliore veramente all’ultima chiamata: sbagliare queste due partite avrebbe significato quasi certamente dare l’addio ai sogni salvezza. E invece i romagnoli hanno risposto presente, in sostanza dominando per 40’ la partita, mettendo le cose in chiaro già con un primo quarto da 27 punti. Melvin Johnson (22 punti) e Ogo Adegboye (18) hanno tracciato la strada che, per una volta, tutti i compagni hanno seguito con altri quattro giocatori in doppia cifra nel referto a fine gara. Situazione sportivamente drammatica, invece, per Recanati, che fino a una ventina di giorni fa sembrava navigare in acque abbastanza tranquille e ora si ritrova di nuovo nella tempesta, peraltro avendo messo in campo davvero una prestazione pessima. I marchigiani (22 punti per Bader, Rush fermo a 9 punti in 22’ per problemi di falli) sono stati surclassati dalla Unieuro in termini non solo di gioco ma anche di energia e ora dovranno trovare le forze per rimettersi in caccia dei punti necessari per agganciare i playout, anche se le partite realmente abbordabili a qui alla fine sembrano solo due (in casa con Chieti e l’ultimo turno con Ferrara, poi incontri con Virtus e Fortitudo, Treviso e Mantova).
Sorride invece Imola, che ritorna al successo contro una GSA Udine che, al contrario, vede il baratro avvicinarsi pericolosamente e a cui non ha giocavo il ritiro forzato imposto dalla società. I friulani, sempre senza Allan Ray, hanno subito fin dall’avvio l’impatto emotivo dell’Andrea Costa, che sapeva di non poter sbagliare partita. 26-14 dopo il primo quarto, ancora +13 per i padroni di casa all’intervallo. Al rientro in campo, però, con i canestri del neo arrivato Rain Veideman (esordio da 24 punti e 9 rimbalzi), Udine è riuscita a riaprire la partita, cucendo il disavanzo fino al -5. Non ci sono state, però, le energie per completare la rimonta, con l’attacco che si è schiantato contro il muro difensivo eretto da Imola, aggrappata a un Michele Maggioli old school (19+10 per lui) e a un Travis Cohn (20 punti) sempre più affidabile, che ha permesso agli imolesi di chiudere la partita senza ulteriori patemi, mettendo nel mirino in graduatoria ora proprio la squadra di Lino Lardo, distante solo due punti dai biancorossi.
RISULTATI
Tezenis Verona – Segafredo Virtus Bologna 113 – 105
Kontatto Fortitudo Bologna – Bondi Ferrara 89 – 91
Termoforgia Jesi – OraSì Ravenna 85 – 88
Assigeco Piacenza – Alma Trieste 78 – 70
De Longhi Treviso – Proger Chieti 80 – 47
US Basket Recanati – Unieuro Forlì 74 – 89
Visitroseto.it Roseto – Dinamica Generale Mantova 88 – 81
Andrea Costa Imola – G.S.A. Udine 77 – 65
CLASSIFICA
Segafredo Virtus Bologna 34
De Longhi Treviso 34
Alma Trieste 32
OraSì Ravenna 32
Kontatto Fortitudo Bologna 28
Visitroseto.it Roseto 28
Tezenis Verona 26
Dinamica Generale Mantova 26
Termoforgia Jesi 22
Assigeco Piacenza 22
G.S.A. Udine 20
Bondi Ferrara 20
Andrea Costa Imola 18
Proger Chieti 18
Unieuro Forlì 12
US Basket Recanati 12
Nicolò Fiumi