Pesaro – C’è ancora vita per la Vanoli Cremona che, nel momento più difficile dell’anno, sbanca Pesaro in una partita che era una vera e propria ultime chiamata per l formazione di coach Lepore ed abbandona l’ultima piazza proprio a discapito dei padroni di casa.
Dopo la rocambolesca sconfitta interna di domenica scorsa contro Sassari, c’era il rischio che il morale fosse finito sotto i tacchi e invece la formazione che si è vista all’Adriatic Arena aveva quella determinazione feroce che deve avere chi vuole uscire da una situazione quasi disperata e che ha consentito di sovrastare gli avversari principalmente dal punto di vista della durezza mentale e della concentrazione.
La Consultinvest ha invece ancora una volta lasciato interdetti per la sua incapacità di scuotersi quando le partite si fanno dure e bisogna concretizzare sul campo quello per cui si è lavorato in settimana.
Mentre nella sua metà campo la Vanoli non lesinava mazzate per fermare gli attacchi avversari, i pesaresi nella seconda parte di gara si sono letteralmente squagliati, evidenziando ancora una volta un’attitudine difensiva non meritevole della massima serie, cui si sono aggiunti i difetti congeniti che già ci si trascina dall’era Bucchi, ovvero una mancanza di pericolosità dall’arco dei tre punti ed anche ai tiri liberi.
Se questa volta non si sono subiti più di 90 punti è stato solo perché la tensione in campo era tanta ed anche la Vanoli non poteva certo ignorarla ma, una volta superato un primo tempo di difficoltà in cui comunque erano andati al riposo sotto di soli tre punti, gli ospiti hanno portato a casa la vittoria aumentando la già alta aggressività difensiva e segnando comunque 43 punti nei secondi venti minuti.
Come era nelle attese, l’inizio e tesissimo. Per due minuti e mezzo in campo non si segna e, dopo il 5-0 iniziale degli ospiti, la Consultinvest deve aspettare 3:40 minuti per trovare il primo canestro, ovvero una tripla di Thornton che blocca la prima mini fuga cremonese.
La Vanoli si libera prima dalla tensione rispetto agli avversari e riprende subito la fuga grazie ad una difesa arcigna sui lunghi che, pur portando presto Thomas a due penalità, impedisce alla Consultinvest di elaborare il suo classico gioco offensivo che coinvolge Nnoko e Jones.
Gli ospiti arrivano così sul 4-10 quando mancano circa quattro minuti alla fine, grazie ad un canestro di Biligha, esaltatosi dopo una clamorosa stoppata su Nnoko.
A quel punto i padroni di casa si sbloccano e, a questo proposito, è fondamentale l’energia di Clarke che segna 4 punti in fila, cui si aggiunge un bel canestro di Nnoko che riporta le squadre in parità a quota 10.
A quel punto è ancora Clarke a propiziare il primo vantaggio interno con una tripla (15-12), vantaggio che poi si confermerà alla prima sirena con un canestro di Ceron (17-14).
Al ritorno in campo la Consultinvest è un altra squadra, mentre la Vanoli, non più efficace in difesa, smarrisce anche le sue certezze offensive, leggi Johnson Odom e Turner; con un Jones sugli scudi, autore di 9 punti nel quarto, la Consultinvest vola al massimo vantaggio sul 31-21, grazie anche ad un canestro del solito Clarke, quando mancano 4 minuti alla fine e coach Lepore deve per forza di cose chiamare time out.
Il pubblico è in visibilio ma la partita è ancora lunga, anzi lunghissima, e in effetti, una volta toccato il massimo svantaggio, la Vanoli comincia gradualmente ma inesorabilmente a rimontare; ci pensa il temendo ex Turner a raffreddare gli entusiasmi con un rush finale in cui la Vanoli recupera fino al 33-30 dell’intervallo lungo ed i punti vengono tutti dalla sua guardia, che chiuderà il primo tempo con 15 punti ed un 4/5 da tre (oltre ad otto rimbalzi).
Il terzo quarto inizia con la tripla di Hazell che porta subito la Consultinvest a + 6, ma poi i ragazzi di Leka vanno in difficoltà davanti alla difesa arcigna della Vanoli che, pur di non fa segnare dal campo gli avversari, è disposta a caricarsi di falli; tuttavia la mossa ha i suoi effetti, perché in effetti la Consultinvest smarrisce la fluidità offensiva e di lì in poi segnerà solo 11 punti mentre la Vanoli, pur non avendo più Turner in trance agonistica, riesce ad avere buone conclusioni da Thomas e, in generale, riesce a trovare vigore dalla sua buona difesa.
La Consultinvest inoltre deve improvvisamente fare a meno di Nnoko che, quando ancora si è sul 38-35 per i padroni di casa, deve uscire dolorante dal campo per una botta fortuita rimediata qualche istante prima e non riesce più a rientrare.
La mazzata è notevole per i padroni di casa perché la squadra, già alle prese con problemi, deve fare a meno della capacità intimidatoria del suo pivot sotto canestro e forse non è una caso che di lì in poi Thomas e Wojciechowski saranno delle vere e proprie spine nel fianco per la difesa di Leka.
Una tripla di Harris a 3:15 minuti dalla fine riporta in vantaggio i suoi (39-42) e poi, nel prosieguo, è una tripla di Mian a propiziare anche un mini break (41-45); come si diceva, la Consultinvest segna solo ai tiri liberi e, pur con qualche errore di troppo, riesce tuttavia nuovamente a impattare a quota 45, prima che una clamorosa tripla di Turner sulla sirena non consenta ai suoi di chiudere il quarto in vantaggio sul 47-50.
La partita ovviamente è ancora aperta ma l’incredibile tiro a fil di sirena dell’ex ha dato nuovo slancio ai cremonesi, mentre la Consultinvest accusa il colpo e va in crisi di fiducia.
Nell’ultimo quarto si sveglia anche Johnson Odom ed è proprio un gioco da tre punti dell’ex Sassari, dopo che per più di due minuti non si è segnato, a portare i suoi sul 47-53; Jones risponde subito ma ancora due canestri di Johnson Odom e Wojciechowski portano la Vanoli al massimo vantaggio sul + 8 (49-57) a sei minuti dalla fine.
La Consultinvest ci prova a rientrare e infatti trova due triple di Clarke che ridanno ancora fiato ai tifosi di casa, ma la difesa non regge più e, per ogni canestro segnato, arriva immediata la replica dei cremonesi, che trovano praterie sotto canestro o giochi da tre punti che smorzano ogni velleità di rimonta.
A poco meno di 5 minuti dalla fine si è ancora sul 53-57 e successivamente, a poco meno di due minuti dalla fine, sul 61-66, ma prima un gioco da tre punti di Thomas e poi un canestro inaspettato di Carlino ricacciano indietro la Consultinvest.
Nonostante l’impegno Pesaro quindi si spegne piano piano e così la Vanoli ha la possibilità di chiudere in doppia cifra di vantaggio (63-73), portando a casa non solo una vittoria fondamentale ma anche una differenza canestri che potrà rivelarsi decisiva quando si tratterà di fare i conti per la salvezza.
Consultinvest Pesaro – Vanoli Cremona 63-73
Parziali (17-14; 16-16; 14-20; 16-23)
Progressione 17-14; 33-30; 47-50
Tabellini
http://web.legabasket.it/game/66883/consultinvest_pesaro-vanoli_cremona-63:73
Mvp: coach Leka aveva chiamato Jeremy Hazell ad una missione difensiva su Johnson Odom ma se la guardia della Vanoli è stata sicuramente limitata, anche se non per suo pieno merito, in attacco la guardia ex Virtus Bologna è stata ancora una volta un pianto, con soli 3 punti segnati ed un avvilente 1/5 nel tiro da tre
Wvp: Elston Turner ha scelto proprio la squadra che l’aveva lanciato nel campionato italiano per disputare la sua miglior partita stagionale, colpendo con precisione chirurgica nei primi due quarti, quando la sua squadra stava patendo una certa difficoltà offensiva, ed aggiungendo anche ben 11 rimbalzi alla sua prestazione da miglior marcatore della partita.
Spogliatoi
Leka: oggi il risultato era tutto, invece noi abbiamo giocato come si doveva solo per venti minuti.; già nel terzo quarto c’erano stati segnali negativi, quando non abbiamo segnato per tanti minuti perché loro erano stati bravi a toglierci il ritmo. Siamo stati deficitari soprattutto in attacco. Ovviamente abbiamo pagato tanto l’infortunio di Nnoko, che ci ha tolto fisicità ed h costretto Jones ad arrivare spremuto nel finale. Cremona però ha giocato meglio ed ha meritato la vittoria, mentre noi
Lepore: inizio con un applauso alla mia squadra; abbiamo passato tutti una settimana durissima dopo l’incredibile sconfitta della settimana scorsa e, ovviamente, la pressione era altissima, visto che per noi quella di oggi era una partita quasi decisiva per poter continuare a sperare nella salvezza. Abbiamo iniziato bene ma poi ci siamo adeguati troppo ai ritmi di Pesaro anche se, alla fine, il punteggio di 33-30 dell’intervallo ci andava bene, visto che il nostro obiettivo era tenere basso il ritmo per evitare le raffiche di Thornton e Clarke. Nel terzo e nell’ultimo quarto siamo stati fantastici, perché abbiamo condotto la partita non solo nel punteggio ma anche da un punto di vista mentale; la vittoria in effetti è arrivata proprio nel modo che avevamo preparato e questo vuol dire che i giocatori sono stati perfetti
Giulio Pasolini