https://youtu.be/wMh-8Uwvzx0
Cleveland domina nei due quarti centrali e vince di 23 (114-91) sul campo dei principali rivali della conference. James chiude con 36 punti e 10 rimbalzi, ai Celtics non bastano i 26 di Thomas. Evidentemente i Cleveland Cavaliers avevano un messaggio da mandare ai Boston Celtics e al resto della Eastern Conference, e con il +23 finale al TD Garden si può dire che è stato recepito in maniera forte e chiara. La vittoria sul campo della seconda miglior squadra della conference non solo restituisce ai campioni in carica il primo posto in classifica — con una partita di vantaggio sui Celtics, che conta come due grazie al tie-breaker dovuto alle tre vittorie in quattro incontri con i biancoverdi —, ma dà anche una spinta al morale dei Cavs, arrivati alla quarta vittoria consecutiva dopo un brutto mese di marzo. Un successo costruito soprattutto ad inizio secondo quarto, quando la panchina dei Cavs — guidata come di consueto da 14 dei 36 punti di LeBron James, che alla fine ha aggiunto 10 rimbalzi, 6 assist, 2 stoppate con 14/22 al tiro e +32 di plus-minus — ha confezionato un parziale di 22-4 creando un solco di 17 punti tra le due squadre, poi ampliatosi nel secondo tempo fino al massimo vantaggio di +29 sul finire del terzo quarto che ha effettivamente chiuso la sfida. Dopo aver fatto fatica a lungo nel mese di marzo, la difesa dei Cavs è sembrata molto più reattiva, concedendo solo il 40.7% al tiro e il 21% da tre agli avversari nonostante l’assenza di Tristan Thompson per una distorsione al pollice destro (prima partita saltata dopo 447 consecutive, la striscia più lunga nella storia dei Cavs e nella lega). Una mancanza che non si è sentita a rimbalzo, dove Cleveland ha spadroneggiato prendendone 51 contro i 38 di Boston.
Data | Risultato | ||||
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06/04 01:00 | ![]() |
CHARLOTTE HORNETS | 99-112 | MIAMI HEAT | ![]() |
23:27, 51:52, 73:86 | |||||
06/04 01:30 | ![]() |
DETROIT PISTONS | 102-105 | TORONTO RAPTORS | ![]() |
33:15, 56:46, 80:68 | |||||
06/04 02:00 | ![]() |
BOSTON CELTICS | 91-114 | CLEVELAND CAVALIERS | ![]() |
20:19, 42:57, 66:90 | |||||
06/04 02:00 | ![]() |
HOUSTON ROCKETS | 110-104 | DENVER NUGGETS | ![]() |
36:25, 59:50, 85:79 | |||||
06/04 02:00 | ![]() |
MEMPHIS GRIZZLIES | 100-103 | OKLAHOMA CITY THUNDER | ![]() |
27:34, 50:57, 74:79 | |||||
06/04 02:30 | ![]() |
SAN ANTONIO SPURS | 95-102 | LOS ANGELES LAKERS | ![]() |
14:31, 41:53, 70:76 | |||||
06/04 04:00 | ![]() |
PHOENIX SUNS | 111-120 | GOLDEN STATE WARRIORS | ![]() |
18:41, 52:58, 78:91 | |||||
06/04 04:30 | ![]() |
LOS ANGELES CLIPPERS | 112-101 | DALLAS MAVERICKS | ![]() |
35:24, 62:49, 90:73 |
I Cavs vengono guidati, alla vittoria, come di consueto dai 36 punti (14-22 dal campo di cui 1-4 da tre e 7-7 dai liberi) di LeBron James, che alla fine ha aggiunto 10 rimbalzi, 6 assist, 2 stoppate e +32 di plus-minus.
i Denver Nuggets escono con le ossa rotte dal Toyota Center di Houston, incapaci di approfittare in maniera definitiva dei ripetuti passi falsi dei Blazers degli ultimi giorni e battuti dai 31 punti (8-19 dal campo di cui 4-10 da tre e 11-15 dai liberi), 10 rimbalzi e 7 assist di James Harden, tornato sul parquet dopo la gara saltata a causa dell’influenza.
Il tredicesimo successo consecutivo di Golden State coincide con il tredicesimo ko in fila per Phoenix (record negativo di franchigia eguagliato) e suggella la certezza dei californiani di avere ancora una volta – come successo negli ultimi due anni – il miglior record di lega, oltre all’ennesima stagione con almeno 65 vittorie (prima franchigia di sempre nella storia NBA a toccare tale traguardo). A dominare la partita di Phoenix uno Steph Curry ancora più incandescente del solito: per lui 23 punti nel solo primo quarto, 28 all’intervallo (miglior frazione della sua intera stagione) e 42 (15-26 dal campo di cui 8-13 da tre e 4-7 dai liberi) con 10 assist alla fine, solo la seconda partita di tutta la sua carriera con almeno 40 punti e 10 assist (la prima nel 2015 contro Portland).
E’ Goran Dragic a trascinare gli Heat alla vittoria. Dopo la sirena finale sono 33 i punti (13-21 dal campo di cui 5-9 da tre e 2-2 dai liberi) messi a referto dalla guardia slovena. Per la franchigia dello stato della Florida a fare la differenza infatti sono state le 21 triple mandate a bersaglio – pareggiato il record di triple subite dagli Hornets, mentre è primato per gli Heat non ne avevano mai realizzate così tante. La partita più importante della stagione degli Charlotte Hornets finisce come peggio non potrebbe per i padroni di casa, battuti da Miami in una partita a lungo dominata dagli ospiti e condannati definitivamente a restare fuori dalla post-season.
A parte superare Oscar Robertson per numero di triple doppie in stagione (i due sono appaiati a quota 41) non c’è nulla che Russell Westbrook non abbia fatto sul parquet del FedEx Forum di Memphis, nella sfida tra sesta (OKC) e settima (Memphis) forza a Ovest. Per il n°0 dei Thunder alla fine si contano 45 punti con 14-25 al tiro (17° quarantello stagionale), 8 triple a segno (compresa quella decisiva a 14 secondi dalla fine) su 13 tentativi con 9-12 dai liberi, 10 assist (ottava gara ad almeno 40+10, pareggiato James Harden) e 9 rimbalzi (più 7 palle perse). Cifre mostruose, che però lo vedono interrompere la sua striscia di 7 triple doppie consecutive e l’inseguimento alle 9 consecutive di Wilt Chamberlain del 1968.