Mosca, 18 aprile 2017 – La prima gara di questi Playoffs di Euroleague 2016-17 è dei campioni in carica del CSKA che battono in casa la “mina vagante” Baskonia Vitoria dopo un match intensissimo, dal livello qualitativo medio molto elevato ed incerto sino al termine, nonostante gli 8 punti di distacco tra le due squadre al 4° suono della sirena.
Come sempre capita, la prima gara in casa in una serie Playoffs può giocare brutti scherzi emotivamente parlando a chi gode del fattore campo ed in effetti per i ragazzi di Dimitris Itoudis, giunti secondi al termine della regular season, sparare nel cotone avversario ben 98 punti alla fine del match dovrebbe essere gratificante. Già, lo sarebbe senz’altro se non fosse però che i baschi del Vitoria hanno dato questa sera ampia prova di essere nella serie e, soprattutto, di non volersi far schiacciare come si sarebbe pensato alla vigilia, dimostrando una freschezza fisica e mentale non indifferente.
E paradossalmente, nonostante il punteggio reciti alla fine 98-90, non si creda che le difese siano state morbide o disattente, tutt’altro! Il merito di questi 188 punti complessivi è da ricercarsi nelle qualità delle giocate, sia singole che di squadre, che le due contendenti hanno messo in campo, regalando realmente pure momenti di grandissima pallacanestro.
Un esempio? Itoudis decideva fin da subito di mettere fuori gioco il pericolo pubblico n.ro, quel tipettino di Shane Larkin che poteva massacrare la sua difesa qualora avesse preso fuoco. Ed in effetti l’ex-Dallas Mavericks scomparirà per quasi 31′ di gioco facendo pensare al coach campione in carica di avergliela incartata. Ed allora cosa s’inventa dall’altra parte della barricata Sito Alonso? Nicola Laprovittola, secondo play nelle gerarchie attuali del roster balbetta per 34″ di gioco? Alonso lo escludeva senza pietà giocandosi il terzo play in campo, il jolly brasiliano Rafa Luz ed ecco che il team basco reggeva molto meglio l’urto dello squadrone rossoazzurro, considerando Larkin desaparecido di fatto.
Vitaly Fridzon aveva dato da poco il massimo vantaggio della serata all’8′ del primo periodo per i suoi (21-10), con una tripla delle sue, sino a quel momento l’attacco rossoverde era stato solo Rodrigue Beaubois (7 p.ti) e Capitan Hanga (3 p.ti), time-out del coach iberico e fiducia a Rafa Luz. Il Baskonia si scuoteva, grazie anche alla grande presenza fisico-atletica di Tornike Shengelia, riusceva a limitare i danni al primo suono della sirea sul 26-19, anche grazie ad un ottimo 2/2 del piccolo play carioca.
Ed al rientro in campo, la musica in campo cambiava radicalmente. Le sicurezze del magico duo Milos Teodosic–Nando De Colo per il CSKA si attenuavano grazie anche ad un ottimo Johannes Voitgmann e sempre con Rafa Luz in cattedra, mentre Kyle Hines si affannava più del solito (e con successo), a tamponare sia Diop che Budinger (assente il Mago Bargnani da oltre un mese le quattro torri basche dovevano avvicendarsi). Difese dure a dir poco e Vitoria che lentamente si avvicinava minacciosa, senza mai dilatare lo scarto tra le due squadre.
Anzi, prima il tedesco e subito dopo un’altra tripla di Beaubois regalava addirittura il sorpasso agli ospiti al culmine di un mini parziale da 0-8 che spingeva Itoudis a chiamare tempo sul 33-35 al 17′. Ma quando in campo gioca un certo De Colo ed uno dei migliori difensori del torneo come Hines, è facile comprendere che prima o poi i parziali avversari finiranno. E Milos Teodosic rassicurava il pubblico moscovita sul finale del 2° periodo infilando una tripla delle sue spedendo le squadre al riposo sul 44-40: attacco? Ok. Difese? Ok. Fisicità? Ok. Insomma un gran bella partita.
Nel terzo periodo non diminuiva per nulla l’intensità della gara, anzi!! Antonov piazzava una tripla che riconsegnava al CSKA un robusto +7 (49-42 al 23′), ma il Baskonia non mollava un solo millimetro, aspettando Larkin…Come quel pugile chiuso in un angolo che prende pugni difendendosi alle corde a capo chino, il Baskonia comunque ribatteva ora con Voitgmann, ora con Hanga e con il redivivo Budiger ma quando Cory Higgins riconsegnava la doppia cifra di vantaggio ai rossoazzurri (69-58), dopo un antisportivo sciocco di Diop su Nikita Kurbanov, arrivava il primo canestro di Larkin a suonare la carica per il Vitoria.
E che carica!! Chiuso il terzo parziale sul 72-62 e con la sensazione che il CSKA avesse avuto la meglio dovendo quindi solo gestire questa Gara 1 in scioltezza, il play del Baskonia iniziava a crivellare la retina russa dal primo possesso dell’ultimo periodo sfruttando un attimo di rilassetezza dei vari Kurbanov e Vorontsevicth, con una precisione ed un’intensità pazzesca facendo vedere i sorci verdi agli avversari. In un amen 72-69 grazie a sue, due triple ed al solito, preziosissimo Voitgmann. Aaron Jackson ed Higgins ricacciavano indietro i baschi ma quando Hanga ribadiva ed il solito Larkin segnava un’altra tripla, Itoudis non poteva che chiamare tempo sul 76-75 al 34′.
Iniziava un duello rusticano senza esclusione di colpi tecnici, non solo fisici, di rara bellezza stilistica. Ennesimo pareggio di Tillie dalla lunetta per il Baskonia sull’80-80 al 36′ ma la gara proseguiva con i suoi colpi di scena. Accadeva infatti che James Augustine, sino a quel momento quasi assente, iniziasse prima a sporcare qualche pallone interno vicino al proprio ferro ed a recuperare dopo palloni pesanti per il CSKA. Ma Shengelia rimetteva avanti il Vitoria di due lunghezze sbagliando un libero (86-88), Teodosic lo imitiva e dopo un altro bel canestro del centro georgiana in maglia bianca (88-90), Itoudis chiamava tempo a meno di 2 minuti dalla fine.
E chi poteva rimettere in sesto le cose per il CSKA? Milos Teodosic dalla lunga all’uscita del timeout, diamine!! De Colo ribadiva (93-90), ed il Vitoria non aveva più la forza nè la lucidità di farsi sotto agli avversari fermandosi proprio a quota 90, quando iniziavano a scorrere i titoli di coda grazie anche al decisivo apporto di James Augustine per il CSKA.
Finiva quì, una gara di una bellezza esemplare per intensità e qualità di gioco e se Gara 1 è stata questa, chissà cosa dovremmo attenderci in questa serie. Un dato lo conferma: CSKA 42% da tre vs il 44% dei baschi, quasi tutti tiri puliti e ben costruiti all’insegna del “Good to better!”, cioè riuscire a trovare un tiro in campo anche migliore di quello che sto per prendermi e che già andrebbe più che bene!
E’ lampante quindi, al termine di questo primo match, che i russi siano logicamente più che favoriti ma occhio a questo Baskonia, così gagliardo e tenace da mettere paura proprio ai campioni in carica, qualora si dovesse riprendere anche Bargnani allora per la corazzata moscovita non sarebbe per niente facile o scontato, a dopodomani per Gara2.
CSKA Moscow – Baskonia Vitoria 98-90
Parziali: 26-19; 18-21; 28-22; 26-28
Progressione: 26-19; 44-40; 72-62; 98-90
MVP: il duo Teodosic-De Colo si conferma un binomio mortifero per qualunque difesa, anche per quella organizzata e tosta del Vitoria.
WVP: Tillie buca la gara senza attenuanti ma che dire allora di Khryapa?
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto