Da una parte Marko Milic, idolo e capitano biancoblu, indimenticato giocatore della Scavolini dal 2003 al 2005, quando Pesaro giocava le coppe che contavano. Dall’altra Marco Cusin, che capitano biancoblu lo era la stagione passata, ma che ora veste la maglia delle Vuelle. Non sarà una partita qualsiasi quella che si giocherà domani a Cremona tra la Vanoli e la Scavo, fosse anche solo per il peso dei due ex che si affronteranno. Ad alzare la posta in gioco c’è anche una delle pochissime rivalità che Cremona può rivendicare ad un livello così alto, essendo relativamente nuova tra i professionisti: è dai tempi in cui Pesaro portava anche il nome Spar, quello della rinascita dalle proprie ceneri targata Vellucci, che le due squadre si affrontano, e piuttosto curiosamente condividono più o meno le stesse aspettative ed ambizioni, nonostante le categorie sempre diverse. Ai tempi della B1 – si chiamava ancora così – era la promozione, senza se e senza ma, raggiunta agilmente da entrambe, per due delle squadre più forti che si ricordino a quei livelli, avvicinate recentemente dalla Barcellona di Gramenzi e la Fortitudo di Finelli. Legadue di alto profilo gli anni successivi, con Pesaro che stacca immediatamente il biglietto per il piano superiore e la Vanoli che ci impiega un paio d’anni di più. In Serie A ormai per entrambe si punta ad una salvezza tranquilla, con un occhio ai playoff. Ed i venti punti equamente divisi tra le due squadre, dopo sole otto partite, qualcosina del valore dei due roster dovrebbe dirlo.
Cremona
Zacchetti ha svolto lavoro differenziato negli ultimi giorni, ma si tratta ormai di una consuetudine che si presenta ogni due settimane, mentre Perkovic dopo qualche allenamento svolto a singhiozzo è tornato a pieno regime insieme agli altri. Le vittorie consecutive sono diventate tre, cinque nelle ultime sei, considerando che nelle prime due giornate erano arrivate altrettante sconfitte. I precedenti, anche nelle serie minori, dicono che Pesaro a Cremona non vince mai, un dato statistico di buon auspicio per Cremona, mentre sotto il profilo tecnico Mahoric può contare su giocatori che sulla carta possono dare molto fastidio alle cosiddette punte di Pesaro, come Collins – che l’anno scorso contro la Vanoli perse malamente lo scontro diretto con Rowland in entrambe le occasioni – ed Hackett che si troverebbe di fronte uno dei pochissimi esterni più fisici di lui, Foster. Interessantissima sarà la sfida tra i centri Sekulic e Cusin, con il primo reduce da alcune prove dominanti ed il secondo che a Cremona ha lasciato sì un gran bel ricordo, ma che è riuscito a cancellare quasi del tutto negli ultimi mesi.
Pesaro
A Dalmonte non sembrerà vero di poter utilizzare tutti i giocatori acquistati in estate. Dopo Diaz è rientrato anche Aleksandrov e Cusin nonostante i continui problemi con cui deve fare i conti molto probabilmente sarà della partita. Bisognerà poi verificare quanto questi saranno in forma o nelle condizioni di poter dare il meglio, ma già poter contare su di loro rappresenta una buona notizia per i tifosi pesaresi. A Dalmonte il compito di risolvere l’enigma Cremona, i cui ingranaggi al limite della perfezione fino ad ora sono stati sciolti da poche squadre. Limitare le incursioni in post basso dell’ex Milic e di Sekulic sarà prioritario, controllando al contempo di non lasciare troppo spazio ai due esterni americani. La squadra dispone di centimetri e atletismo sufficienti per provare a farlo.
Precedenti
1-1 nel massimo campionato, con entrambe le vittorie arrivate davanti al pubblico amico. Pesaro conquistò la propria prima vittoria in campionato, dopo otto sconfitte, contro l’allora Vanoli di Stefano Cioppi, mentre il subentrato Attilio Caja vinse al ritorno dopo la bellezza di due supplementari
Arbitri
Fabio Facchini, Massimiliano Filippini e Gabriele Bettini.
Si gioca
Palaradi di Cremona, domenica 12 Dicembre ore 18.15